Sir_Alric_Farrow
Iniziato
Love Love Love!
5 anni con i Goblins!
1 anno con i Goblins!
Like a Ninja
First reaction SHOCK!
Introduzione (non sintetica)
(se non vuoi leggere un'appassionante introduzione e non vuoi informazioni generiche su Mythic Battles Pantheon, Pandora's Box, Atlas e cenni su Ragnarok, puoi andare subito all'indice delle descrizioni dedicate ad ogni espansione ed accessorio o alla sezione che tratta i temi e i quesiti ricorrenti riguardanti Pantheon).
Se invece sei ancora qui:
Introduzione (sempre quella di prima, ovvero non sintetica)
Il quarto mese dell’Anno del Signore (Supremo) 2021 presenta scelte complicate ai giocatori che vogliano investire saggiamente i propri sacchi d’oro e d’argento. Dubbi atroci.
Che fare? Recuperare qualche gioco classico, emozionante, magari quello che permette adrenalinicamente di gestire tante centrali elettriche, tra aste mozzafiato e black-out il giorno del derby tra cavaliere del lupo e quello dell’aquilotto? Partecipare al kickstarter del tizio scappato lontano dai parenti e dalla ex consorte, su un’isola deserta, dilettandosi con la mitica capanna e lo steccato Playmobil? Porre rimedio al precedente mancato acquisto del gioco degli uccellini, tutti carini ed educati, per osservarli, ricercarli, catalogarli e imparare qual è il dolce e soave habitat più adatto a ciascuno, in armonia con la natura e col creato? Non lo vuoi in collezione il giochino degli uccellini? Preferisci i puzzilli? Vuoi lavorare di testa e concentrazione per mandare a lavorare qualche lavoratore nei pochi momenti in cui non sei costretto tu stesso a lavorare per vivere?
Oppure…
Oppure puoi capire che aprile non è un mese come gli altri. Aprile è il mese segnato dalla croce di ghiaccio del Destino. L’inverno è finito? Sì, ogni inverno. E’ giunta la fine di ogni inverno. E’ arrivato l’inferno. E’ arrivato il Ragnarok.
Gonfia i muscoli e i polmoni temprati dai duri allenamenti, quelli in cui sollevavi contemporaneamente le scatole-sarcofago del primo Descent e del primo Runewars, quelli in cui corri sulla collina e intanto ripassi in audio le lezioni di Alkyla e Agzaroth, quelli in cui con una mano tenevi le carte e con l’altra alternavi tiri di dado e sorsi di birra. Inspira. Alza gli occhi al cielo, osserva quelle nubi, pregusta il rimbombo del tuono e grida: “Mena il tuo colpo più duro, non mi fai paura”.
Come tutti i veri guerrieri, le indomite amazzoni e in definitiva chiunque abbia un cuore coraggioso sa bene, siamo a pochi giorni dalla chiusura del Kickstarter Fine di Mondo, ovvero Mythic Battles Ragnarok. Niente alberelli (se non quelli che si possono sradicare dal terreno e lanciare contro i nemici durante le battaglie ed è tutto regolamentato), niente centrali elettriche (ma folgori da invocare perché cadano dalle nubi su chi ti si oppone), niente lavoratori da piazzare (ma legioni di guerrieri da scatenare): Mythic Battles Ragnarok mette in campo lo scenario più epico che si possa immaginare.
Vichinghi, Divinità che pensano alla guerra pure mentre fanno colazione, creature che sono più cattive della vostra donna quando vuole farvi saltare la partita di 12 ore con i compagni d’arme per andare a sincerarsi che i parenti, dopo mesi di pranzi domenicali strategicamente evitati, si ricordino i vostri nomi.
Altro che universali diluvi un po’ umidi e maledizioni al massimo secolari. Il Ragnarok. La fine di tutto.
Il nonno di Sir Alric diceva sempre al Cavaliere Nero "Presentati con forza, stringi la mano in maniera salda, pronuncia il tuo nome con sicurezza".
Wingspan* (cinguettante). Puerto ricco* (incerto pure nel titolo). RRRAGNAROKKK!
Sentite come suona diverso?
* Questa discussione non vuole dileggiare minimante gli amanti degli uccellini e dell'indaco. Sir Alric ama moltissimole miniature spostare i lavoratori dentro un cassetto e chiuderlo, adora decapitare i puzzilli, i cubetti per stabilizzare un tavolo che balla, e il fagiano alla cacciatora.
Ovviamente di tale campagna crowfunding su kickstarter si parla nella sezione omonima, nel topic dedicato. Ma tale campagna concede ai sostenitori un’occasione imperdibile: quella di recuperare il gioiello precedente, ovvero Mythic Battles Pantheon, con praticamente tutte le espansioni disponibili e in ristampa.
Pantheon. Miti e battaglie, direttamente dall’Antica Grecia, giocabili in maniera indipendente, in campagne brevi, in campagne lunghe, in crossover con Conan della Monolith (sfruttando la presenza di Corinthia nel regno del cimmero e utilizzando solo gli elementi compatibili per flavour) e in crossover pure con lo stesso Ragnarok. Achille contro Ercole? Sigfrido contro Ragnar? Zeus e Ares? Odino e Thor? Fenrir contro il Leone di Nemea? In Ade? Ai piedi delle rovine dell’Olimpo? Nella Forgia dell’Etna? Al baluardo dell’ultimo conflitto? E’ davvero possibile?
In un momento così particolare impazzano sulla rete le domande e i quesiti dei tanti giocatori interessati a recuperare Pantheon, ma bisognosi di chiarirsi dubbi specifici sulla pletora di espansioni ed elementi di gioco recuperabili.
La Tana del Goblin è un riferimento per i giocatori da tavolo del nostro regno. Per questo ma anche su richiesta di alcuni appassionati e per rispondere ai quesiti di vari goblin sull’argomento, ma non ultimo per accontentare un amico, l’inesorabile Sir Alric ha pensato di aprire questo topic di INFORMAZIONI sulle diverse espansioni di Pantheon, anche le piccole, e sui vari accessori.
Fine introduzione (molto breve, bravo, molto sintetico, bravo Alarico...)
DISCUSSIONE INFORMATIVA
(ovvero tesa a informarvi su come spendere epicamente tutti i vostri sacchi d’oro)
Non un topic dedicato alle partite, poiché c’è già Impressioni. Non di risposte su quesiti tecnici, perché c’è già Dubbi. Ma una discussione informativa dedicata ai vari prodotti della linea, in modo da supportare anche coloro che prossimamente si troveranno ad affrontare i giorni micidiali di Pledge Manager o a voler ampliare in futuro la propria dotazione di espansioni.
Ovviamente integrando nei primi post della discussione anche gli interventi degli altri goblin esperti del gioco (Sir Alric conta sul vostro aiuto, eroi di mythic, soprattutto in questi giorni di campagna e poi in quelli di pledge manager, i nostri compagni guerrieri ne hanno bisogno), poiché ho letto che qui ce ne sono molti che lo possiedono e lo hanno giocato tantissimo.
Mythic Battles Pantheon è stato uno dei giochi più presenti sulla tavola d’onore di Castel Farrow negli ultimi anni. Godendo del favore di Ares, Nume del Conflitto, ho la fortuna di ritrovarmi ben tre fratelli di spada che lo apprezzano. Per questo lo si è visto sul tavolo ogni mese e Sir Alric è arrivato a giocare quasi tutti gli scenari singoli (tranne due, poi vedremo perché), tutte le campagne (anche quelle delle 4 espansioni grandi) e tutto ciò che proponeva il Compendium. Poi gli scenari più premiati tra quelli proposti dai fan e quelli pubblicate sui vari numeri della rivista house organ della Monolith, The Overlord Magazine. So che qualche membro bilingue dei cugini d'Oltralpe della community The Overlord, potenti e ipertrofici come pochi altri giocatori con cui mi sono confrontato, legge il forum della Tana. Approfitto per salutarlo e recare a lui e alla sua armata l'attestato di stima di uno dei più grandi guerrieri del regno italico e di coloro che amano i giochi della Monolith.
Oltre alle tante partite degli ultimi anni, il tenebroso Sir Alric aveva conosciuto la meccanica primordiale che sta alla base di Pantheon e Ragnarok poiché, già nel 2012, si era impossessato del gioco progenitore:
La dinamica matematica ™ di Pantheon è così efficace poiché era stata già testata per anni in un gioco più semplice, allora privo di Divinità su campo ma ispiratrici di armate, privo anche di miniature ma corredato di truppe token-gettoni che si muovevano su piccole mappe a quadretti. Lì nacquero però i concetti di statistiche che variano con le ferite e quel tipo peculiare di tiro d’attacco. Tutto era focalizzato sul conflitto tra Athena ed Ade, in una campagna dalla qualità altalenante, ma in cui è possibile intravedere le primigenie energie seminali di quello che sarebbe divenuto un autentico fenomeno nel mondo dei giochi da tavolo nati in Europa.
Parliamo di Pantheon.
Gioco di battaglie a sfondo mitologico diciamo su scala schermaglia (ma dipende dai punti reclutamento dello scenario giocato), competitivo (anche se esistono scenari giocabili in modalità cooperativa e singola), che normalmente supporta dai 2 ai 4 giocatori (anche 3 in partite singole o in campagne dedicate).
"Regnava la pace sull’Olimpo dopo che ogni male era stato debellato e gli Dei vivevano in armonia con gli uomini. Ma Hera, umiliata dall’ennesimo tradimento passionale di Zeus, perde temporaneamente la ragione e libera i Titani dal Tartaro, scatenandoli contro l’Olimpo. La definitiva Titanomachia vede purtroppo l’invocazione contemporanea di diversi poteri supremi da parte di Dei e Titani: ne consegue una conflagrazione senza precedenti. Gli Dei più deboli vengono quasi polverizzati, ridotti a piccoli frammenti di potere che costituivano il loro essere".
"I Numi più forti sono stati in grado di resistere all'annientamento totale ma anche il loro potere prodigioso non è riuscito a salvarli del tutto. Quando i sopravvissuti caddero dalla montagna distrutta, i frammenti della loro essenza divina e i resti di coloro che non sopravvissero furono dispersi ai quattro angoli di un mondo ormai spezzato". "
Al risveglio, ogni Dio si scoprì ad essere solo l'ombra di se stesso. Erano ancora potenti, più forti di qualsiasi eroe mortale che ancora camminava, ma non come prima e, ancor peggio, non più immortali. Ognuno poteva percepire vagamente la presenza e la distanza dei frammenti di potere che ora erano caduti sulla Terra, e comprendeva che raccogliendoli avrebbero potuto forse riguadagnare la propria antica grandezza. Il Dio che fosse riuscito ad impossessarsi di questi frammenti, gli omphalos, accumulando anche quelli in passato appartenuti ad altri Numi sopravvissuti o estinti, avrebbe potuto divenire la guida assoluta di un nuovo Pantheon, modellato a propria somiglianza e concezione".
"Il mondo che li circonda ha sofferto tanto quanto loro; il potere sprigionato durante l'epica battaglia aveva generato un cataclisma che ha ridotto la ridente terra della Grecia a una landa sanguinante. Atene brucia, Creta è parzialmente sprofondata sotto le onde dei mari agitati e l'immane monte Olimpo è ora un relitto ricoperto delle ceneri del suo antico splendore. Tuttavia, parte della razza umana, era sopravvissuta…"
"Ma questo evento non ha influenzato solo i regni mortali. Ade, avendo perso la maggior parte del suo potere, non domina più gli Inferi. Le porte dell'inferno sono aperte e anche se il fiume Stige impedisce alle anime più deboli di riconquistare il mondo mortale, i guerrieri più forti, gli eroi più potenti ei mostri più feroci sono riusciti a tornare in superficie. In vita. Di nuovo. Achille. Ercole. Ulisse. Il Minotauro. L’Idra. I campioni spartani. Le amazzoni discendenti di Artemide. Tutti i più potenti. Nessuno escluso. Ed ora, ispirati dagli Dei caduti e al loro fianco, combattono per la supremazia, per la gloria, per la vendetta, lungo il filo di una seconda esistenza che Le Parche in ogni momento potrebbero decidere di recidere".
Quindi, tipicamente (senza considerare eccezioni) un singolo giocatore si trova a controllare una sua armata costituita da una Divinità e i suoi seguaci tra famosi eroi, temibili mostri e piccoli distaccamenti di truppe scelte, umane e sovrannaturali. Nella singola partita, senza particolari regole di scenario o campagne, vince il giocatore che per primo riesce a rimanere l’unico con una Divinità sopravvissuta in gioco oppure che riesce a far assorbire dalla propria Divinità un determinato numero di frammenti di potere, gli omphalos. Ovviamente poi quasi tutti gli scenari tematici hanno le loro regole e condizioni di vittoria dedicati.
Per una disamina del gioco rimando al pregevole elaborato del goblin @infernofury (nella sezione recensioni del sito). Nemmeno l’imponente Sir Alric avrebbe saputo fare di meglio.
L’inizio per cominciare è ovviamente il GIOCO BASE unitamente al PANDORA’S BOX, ovvero la scatola ricolma (è proprio il caso di dirlo) di tutti gli stretch goals di una campagna che visse un cammino trionfale. Venne sbloccato davvero di tutto. Questa coppia è quasi sempre accompagnata dal titano Atlante (i titani in Mythic Battles sono creature costosissime in termini di punti reclutamento ma più potenti rispetto alle singole Divinità cadute).
Il trittico Gioco Base, Pandora’s Box e Atlas prende attualmente il nome di Greek God Pledge:
Ecco un’idea dei contenuti:
E non sono pezzi di plastica venduti tanto al grammo come in altri kickstarter. Ogni Divinità, ogni truppa, ogni mostro, ogni eroe presenta statistiche, capacità, poteri e ruoli tattici unici e peculiari, frutto di anni di correzioni e ribilanciamenti ottenuti grazie al lavoro di concerto della casa editrice e della comunità francese The Overlord, che si è data con un’abnegazione con pochi precedenti nella storia del gioco da tavolo mondiale su Conan della Monolith e su Pantheon. E la casa produttrice non ha fatto uscire un reboot con una seconda edizione che si è sovrapposta alla precedente, ma prodotto un kit sostitutivo per i possessori del kickstarter originale, con correzioni e limature anche su dettagli secondari delle schede, grazie alla migliaia di rapporti di gioco dei moschettieri di Overlord.
Il Pandora’s Box garantisce veramente molta varietà e longevità. Si può discutere della necessità delle espansioni, degli scenari, degli accessori (ma sono fantastici). Ma non vedo un solo motivo per non suggerire a qualcuno che ami giocare da tavolo il Greek God Pledge. Non vi piace combattere? Non amate la mitologia greca? Volete solo i cubetti? Odiate dadi, carte e miniature? Vi piace dare da mangiare agli animali nelle fattorie? Bene, se qualcosa può ancora salvarvi dall’Inferno degli Ignavi e dalle segrete dei Farrow, probabilmente è Mythic Battles Pantheon.
Le dodici case degli Dei sull’Olimpo e i dodici giochi nella sala degli Eroi di Castel Farrow
Se l’imperturbabile Sir Alric fosse costretto a tenere solo dodici dei suoi giochi da tavolo, la sua collezione di Pantheon farebbe sicuramente parte dell’epica dozzina.
Pregi e difetti
Il difetto più problematico? La gestione dei componenti. Ma per quello l’impressionante Sir Alric darà più avanti un consiglio fondamentale come un ariete quando devi portare avanti un assedio. Poi? Lo sbilanciamento di alcuni scenari e di una delle campagne lunghe. Anche per questo il famigerato Sir Alric dispenserà verità e distruzione. Infine lo spazio che richiede avere in casa il gioco con tutte le espansioni. E’ evidente come la vita sia una questione di priorità. Il figliuolo ha compiuto già 7 anni? Allora è pronto ad affrontare il mondo: invialo pure eroicamente altrove, in un differente continente di sua scelta, in modo da trasformare la sua stanza nel forziere degli Dei. Oppure mica vorrai veramente far credere alla tua signora che la cabina armadio sia adibita a contenere solo scarpe, schinieri, vestiario e corazze? Rivendica con forza la tua metà dello spazio e non aver nemmeno timore di spostare la sua collezione di action figure di Sailor Moon dalla bacheca in un luogo più idoneo, ovvero le scuderie. Insomma, basta la volontà e la chiarezza di intenti.
Il suo pregio maggiore? Il poter giocare tanto uno scenario terra terra, un Dio e massimo una o due altre unità per parte, con un casual gamer, insegnandogli il gioco e facendolo appassionare, senza infierire, quanto una delle campagne più complesse e articolate, senza quartiere e con pieno entusiasmo, contro i vostri fratelli di spada, con in entrambi i casi un buon compromesso tra complessità, immediatezza e soddisfazione tattica. Già dal draft delle truppe, con mosse e contromosse nel reclutamento, comincia una sfida nella sfida.
E il fatto che ogni capacità speciale apparentemente onnipotente possa essere arginata con qualche contromossa incarnata da un’altra unità, che un’unità apparentemente inutile riesca a farti vincere la battaglia finale in determinati condizioni territoriali o tattiche. Infine che la potenza conta molto, ma quanto la mobilità, l'imprevedibilità e la strategia.
Se sei un giocatore da tavolo indomito e coraggioso, ma non hai nemmeno (!) la scatola base di Mythic Battles Pantheon nella tua collezione, i motivi possono essere tanti ma a Sir Alric ne viene in mente solo uno: non lo hai ancora provato.
Quando una meccanica di base gira bene, come dico anche per Conan della Monolith, poi bisogna solo capire a che contesto di complessità, eccezioni e particolarità associarla a seconda di come volete usarla. Oppure, nel caso di Pantheon, scatenarla.
Unisciti al mitologico Sir Alric e a tanti altri guerrieri.
Entra nel mito.
Comincia da Pantheon.
(se non vuoi leggere un'appassionante introduzione e non vuoi informazioni generiche su Mythic Battles Pantheon, Pandora's Box, Atlas e cenni su Ragnarok, puoi andare subito all'indice delle descrizioni dedicate ad ogni espansione ed accessorio o alla sezione che tratta i temi e i quesiti ricorrenti riguardanti Pantheon).
Se invece sei ancora qui:
Introduzione (sempre quella di prima, ovvero non sintetica)
Il quarto mese dell’Anno del Signore (Supremo) 2021 presenta scelte complicate ai giocatori che vogliano investire saggiamente i propri sacchi d’oro e d’argento. Dubbi atroci.
Che fare? Recuperare qualche gioco classico, emozionante, magari quello che permette adrenalinicamente di gestire tante centrali elettriche, tra aste mozzafiato e black-out il giorno del derby tra cavaliere del lupo e quello dell’aquilotto? Partecipare al kickstarter del tizio scappato lontano dai parenti e dalla ex consorte, su un’isola deserta, dilettandosi con la mitica capanna e lo steccato Playmobil? Porre rimedio al precedente mancato acquisto del gioco degli uccellini, tutti carini ed educati, per osservarli, ricercarli, catalogarli e imparare qual è il dolce e soave habitat più adatto a ciascuno, in armonia con la natura e col creato? Non lo vuoi in collezione il giochino degli uccellini? Preferisci i puzzilli? Vuoi lavorare di testa e concentrazione per mandare a lavorare qualche lavoratore nei pochi momenti in cui non sei costretto tu stesso a lavorare per vivere?
Oppure…
Oppure puoi capire che aprile non è un mese come gli altri. Aprile è il mese segnato dalla croce di ghiaccio del Destino. L’inverno è finito? Sì, ogni inverno. E’ giunta la fine di ogni inverno. E’ arrivato l’inferno. E’ arrivato il Ragnarok.
Gonfia i muscoli e i polmoni temprati dai duri allenamenti, quelli in cui sollevavi contemporaneamente le scatole-sarcofago del primo Descent e del primo Runewars, quelli in cui corri sulla collina e intanto ripassi in audio le lezioni di Alkyla e Agzaroth, quelli in cui con una mano tenevi le carte e con l’altra alternavi tiri di dado e sorsi di birra. Inspira. Alza gli occhi al cielo, osserva quelle nubi, pregusta il rimbombo del tuono e grida: “Mena il tuo colpo più duro, non mi fai paura”.
Come tutti i veri guerrieri, le indomite amazzoni e in definitiva chiunque abbia un cuore coraggioso sa bene, siamo a pochi giorni dalla chiusura del Kickstarter Fine di Mondo, ovvero Mythic Battles Ragnarok. Niente alberelli (se non quelli che si possono sradicare dal terreno e lanciare contro i nemici durante le battaglie ed è tutto regolamentato), niente centrali elettriche (ma folgori da invocare perché cadano dalle nubi su chi ti si oppone), niente lavoratori da piazzare (ma legioni di guerrieri da scatenare): Mythic Battles Ragnarok mette in campo lo scenario più epico che si possa immaginare.
Vichinghi, Divinità che pensano alla guerra pure mentre fanno colazione, creature che sono più cattive della vostra donna quando vuole farvi saltare la partita di 12 ore con i compagni d’arme per andare a sincerarsi che i parenti, dopo mesi di pranzi domenicali strategicamente evitati, si ricordino i vostri nomi.
Altro che universali diluvi un po’ umidi e maledizioni al massimo secolari. Il Ragnarok. La fine di tutto.
Il nonno di Sir Alric diceva sempre al Cavaliere Nero "Presentati con forza, stringi la mano in maniera salda, pronuncia il tuo nome con sicurezza".
Wingspan* (cinguettante). Puerto ricco* (incerto pure nel titolo). RRRAGNAROKKK!
Sentite come suona diverso?
* Questa discussione non vuole dileggiare minimante gli amanti degli uccellini e dell'indaco. Sir Alric ama moltissimo
Ovviamente di tale campagna crowfunding su kickstarter si parla nella sezione omonima, nel topic dedicato. Ma tale campagna concede ai sostenitori un’occasione imperdibile: quella di recuperare il gioiello precedente, ovvero Mythic Battles Pantheon, con praticamente tutte le espansioni disponibili e in ristampa.
Pantheon. Miti e battaglie, direttamente dall’Antica Grecia, giocabili in maniera indipendente, in campagne brevi, in campagne lunghe, in crossover con Conan della Monolith (sfruttando la presenza di Corinthia nel regno del cimmero e utilizzando solo gli elementi compatibili per flavour) e in crossover pure con lo stesso Ragnarok. Achille contro Ercole? Sigfrido contro Ragnar? Zeus e Ares? Odino e Thor? Fenrir contro il Leone di Nemea? In Ade? Ai piedi delle rovine dell’Olimpo? Nella Forgia dell’Etna? Al baluardo dell’ultimo conflitto? E’ davvero possibile?
In un momento così particolare impazzano sulla rete le domande e i quesiti dei tanti giocatori interessati a recuperare Pantheon, ma bisognosi di chiarirsi dubbi specifici sulla pletora di espansioni ed elementi di gioco recuperabili.
La Tana del Goblin è un riferimento per i giocatori da tavolo del nostro regno. Per questo ma anche su richiesta di alcuni appassionati e per rispondere ai quesiti di vari goblin sull’argomento, ma non ultimo per accontentare un amico, l’inesorabile Sir Alric ha pensato di aprire questo topic di INFORMAZIONI sulle diverse espansioni di Pantheon, anche le piccole, e sui vari accessori.
Fine introduzione (molto breve, bravo, molto sintetico, bravo Alarico...)
DISCUSSIONE INFORMATIVA
(ovvero tesa a informarvi su come spendere epicamente tutti i vostri sacchi d’oro)
Non un topic dedicato alle partite, poiché c’è già Impressioni. Non di risposte su quesiti tecnici, perché c’è già Dubbi. Ma una discussione informativa dedicata ai vari prodotti della linea, in modo da supportare anche coloro che prossimamente si troveranno ad affrontare i giorni micidiali di Pledge Manager o a voler ampliare in futuro la propria dotazione di espansioni.
Ovviamente integrando nei primi post della discussione anche gli interventi degli altri goblin esperti del gioco (Sir Alric conta sul vostro aiuto, eroi di mythic, soprattutto in questi giorni di campagna e poi in quelli di pledge manager, i nostri compagni guerrieri ne hanno bisogno), poiché ho letto che qui ce ne sono molti che lo possiedono e lo hanno giocato tantissimo.
Mythic Battles Pantheon è stato uno dei giochi più presenti sulla tavola d’onore di Castel Farrow negli ultimi anni. Godendo del favore di Ares, Nume del Conflitto, ho la fortuna di ritrovarmi ben tre fratelli di spada che lo apprezzano. Per questo lo si è visto sul tavolo ogni mese e Sir Alric è arrivato a giocare quasi tutti gli scenari singoli (tranne due, poi vedremo perché), tutte le campagne (anche quelle delle 4 espansioni grandi) e tutto ciò che proponeva il Compendium. Poi gli scenari più premiati tra quelli proposti dai fan e quelli pubblicate sui vari numeri della rivista house organ della Monolith, The Overlord Magazine. So che qualche membro bilingue dei cugini d'Oltralpe della community The Overlord, potenti e ipertrofici come pochi altri giocatori con cui mi sono confrontato, legge il forum della Tana. Approfitto per salutarlo e recare a lui e alla sua armata l'attestato di stima di uno dei più grandi guerrieri del regno italico e di coloro che amano i giochi della Monolith.
Oltre alle tante partite degli ultimi anni, il tenebroso Sir Alric aveva conosciuto la meccanica primordiale che sta alla base di Pantheon e Ragnarok poiché, già nel 2012, si era impossessato del gioco progenitore:
La dinamica matematica ™ di Pantheon è così efficace poiché era stata già testata per anni in un gioco più semplice, allora privo di Divinità su campo ma ispiratrici di armate, privo anche di miniature ma corredato di truppe token-gettoni che si muovevano su piccole mappe a quadretti. Lì nacquero però i concetti di statistiche che variano con le ferite e quel tipo peculiare di tiro d’attacco. Tutto era focalizzato sul conflitto tra Athena ed Ade, in una campagna dalla qualità altalenante, ma in cui è possibile intravedere le primigenie energie seminali di quello che sarebbe divenuto un autentico fenomeno nel mondo dei giochi da tavolo nati in Europa.
Parliamo di Pantheon.
Gioco di battaglie a sfondo mitologico diciamo su scala schermaglia (ma dipende dai punti reclutamento dello scenario giocato), competitivo (anche se esistono scenari giocabili in modalità cooperativa e singola), che normalmente supporta dai 2 ai 4 giocatori (anche 3 in partite singole o in campagne dedicate).
"Regnava la pace sull’Olimpo dopo che ogni male era stato debellato e gli Dei vivevano in armonia con gli uomini. Ma Hera, umiliata dall’ennesimo tradimento passionale di Zeus, perde temporaneamente la ragione e libera i Titani dal Tartaro, scatenandoli contro l’Olimpo. La definitiva Titanomachia vede purtroppo l’invocazione contemporanea di diversi poteri supremi da parte di Dei e Titani: ne consegue una conflagrazione senza precedenti. Gli Dei più deboli vengono quasi polverizzati, ridotti a piccoli frammenti di potere che costituivano il loro essere".
"I Numi più forti sono stati in grado di resistere all'annientamento totale ma anche il loro potere prodigioso non è riuscito a salvarli del tutto. Quando i sopravvissuti caddero dalla montagna distrutta, i frammenti della loro essenza divina e i resti di coloro che non sopravvissero furono dispersi ai quattro angoli di un mondo ormai spezzato". "
Al risveglio, ogni Dio si scoprì ad essere solo l'ombra di se stesso. Erano ancora potenti, più forti di qualsiasi eroe mortale che ancora camminava, ma non come prima e, ancor peggio, non più immortali. Ognuno poteva percepire vagamente la presenza e la distanza dei frammenti di potere che ora erano caduti sulla Terra, e comprendeva che raccogliendoli avrebbero potuto forse riguadagnare la propria antica grandezza. Il Dio che fosse riuscito ad impossessarsi di questi frammenti, gli omphalos, accumulando anche quelli in passato appartenuti ad altri Numi sopravvissuti o estinti, avrebbe potuto divenire la guida assoluta di un nuovo Pantheon, modellato a propria somiglianza e concezione".
"Il mondo che li circonda ha sofferto tanto quanto loro; il potere sprigionato durante l'epica battaglia aveva generato un cataclisma che ha ridotto la ridente terra della Grecia a una landa sanguinante. Atene brucia, Creta è parzialmente sprofondata sotto le onde dei mari agitati e l'immane monte Olimpo è ora un relitto ricoperto delle ceneri del suo antico splendore. Tuttavia, parte della razza umana, era sopravvissuta…"
"Ma questo evento non ha influenzato solo i regni mortali. Ade, avendo perso la maggior parte del suo potere, non domina più gli Inferi. Le porte dell'inferno sono aperte e anche se il fiume Stige impedisce alle anime più deboli di riconquistare il mondo mortale, i guerrieri più forti, gli eroi più potenti ei mostri più feroci sono riusciti a tornare in superficie. In vita. Di nuovo. Achille. Ercole. Ulisse. Il Minotauro. L’Idra. I campioni spartani. Le amazzoni discendenti di Artemide. Tutti i più potenti. Nessuno escluso. Ed ora, ispirati dagli Dei caduti e al loro fianco, combattono per la supremazia, per la gloria, per la vendetta, lungo il filo di una seconda esistenza che Le Parche in ogni momento potrebbero decidere di recidere".
Quindi, tipicamente (senza considerare eccezioni) un singolo giocatore si trova a controllare una sua armata costituita da una Divinità e i suoi seguaci tra famosi eroi, temibili mostri e piccoli distaccamenti di truppe scelte, umane e sovrannaturali. Nella singola partita, senza particolari regole di scenario o campagne, vince il giocatore che per primo riesce a rimanere l’unico con una Divinità sopravvissuta in gioco oppure che riesce a far assorbire dalla propria Divinità un determinato numero di frammenti di potere, gli omphalos. Ovviamente poi quasi tutti gli scenari tematici hanno le loro regole e condizioni di vittoria dedicati.
Per una disamina del gioco rimando al pregevole elaborato del goblin @infernofury (nella sezione recensioni del sito). Nemmeno l’imponente Sir Alric avrebbe saputo fare di meglio.
L’inizio per cominciare è ovviamente il GIOCO BASE unitamente al PANDORA’S BOX, ovvero la scatola ricolma (è proprio il caso di dirlo) di tutti gli stretch goals di una campagna che visse un cammino trionfale. Venne sbloccato davvero di tutto. Questa coppia è quasi sempre accompagnata dal titano Atlante (i titani in Mythic Battles sono creature costosissime in termini di punti reclutamento ma più potenti rispetto alle singole Divinità cadute).
Il trittico Gioco Base, Pandora’s Box e Atlas prende attualmente il nome di Greek God Pledge:
Ecco un’idea dei contenuti:
E non sono pezzi di plastica venduti tanto al grammo come in altri kickstarter. Ogni Divinità, ogni truppa, ogni mostro, ogni eroe presenta statistiche, capacità, poteri e ruoli tattici unici e peculiari, frutto di anni di correzioni e ribilanciamenti ottenuti grazie al lavoro di concerto della casa editrice e della comunità francese The Overlord, che si è data con un’abnegazione con pochi precedenti nella storia del gioco da tavolo mondiale su Conan della Monolith e su Pantheon. E la casa produttrice non ha fatto uscire un reboot con una seconda edizione che si è sovrapposta alla precedente, ma prodotto un kit sostitutivo per i possessori del kickstarter originale, con correzioni e limature anche su dettagli secondari delle schede, grazie alla migliaia di rapporti di gioco dei moschettieri di Overlord.
Il Pandora’s Box garantisce veramente molta varietà e longevità. Si può discutere della necessità delle espansioni, degli scenari, degli accessori (ma sono fantastici). Ma non vedo un solo motivo per non suggerire a qualcuno che ami giocare da tavolo il Greek God Pledge. Non vi piace combattere? Non amate la mitologia greca? Volete solo i cubetti? Odiate dadi, carte e miniature? Vi piace dare da mangiare agli animali nelle fattorie? Bene, se qualcosa può ancora salvarvi dall’Inferno degli Ignavi e dalle segrete dei Farrow, probabilmente è Mythic Battles Pantheon.
Le dodici case degli Dei sull’Olimpo e i dodici giochi nella sala degli Eroi di Castel Farrow
Se l’imperturbabile Sir Alric fosse costretto a tenere solo dodici dei suoi giochi da tavolo, la sua collezione di Pantheon farebbe sicuramente parte dell’epica dozzina.
Pregi e difetti
Il difetto più problematico? La gestione dei componenti. Ma per quello l’impressionante Sir Alric darà più avanti un consiglio fondamentale come un ariete quando devi portare avanti un assedio. Poi? Lo sbilanciamento di alcuni scenari e di una delle campagne lunghe. Anche per questo il famigerato Sir Alric dispenserà verità e distruzione. Infine lo spazio che richiede avere in casa il gioco con tutte le espansioni. E’ evidente come la vita sia una questione di priorità. Il figliuolo ha compiuto già 7 anni? Allora è pronto ad affrontare il mondo: invialo pure eroicamente altrove, in un differente continente di sua scelta, in modo da trasformare la sua stanza nel forziere degli Dei. Oppure mica vorrai veramente far credere alla tua signora che la cabina armadio sia adibita a contenere solo scarpe, schinieri, vestiario e corazze? Rivendica con forza la tua metà dello spazio e non aver nemmeno timore di spostare la sua collezione di action figure di Sailor Moon dalla bacheca in un luogo più idoneo, ovvero le scuderie. Insomma, basta la volontà e la chiarezza di intenti.
Il suo pregio maggiore? Il poter giocare tanto uno scenario terra terra, un Dio e massimo una o due altre unità per parte, con un casual gamer, insegnandogli il gioco e facendolo appassionare, senza infierire, quanto una delle campagne più complesse e articolate, senza quartiere e con pieno entusiasmo, contro i vostri fratelli di spada, con in entrambi i casi un buon compromesso tra complessità, immediatezza e soddisfazione tattica. Già dal draft delle truppe, con mosse e contromosse nel reclutamento, comincia una sfida nella sfida.
E il fatto che ogni capacità speciale apparentemente onnipotente possa essere arginata con qualche contromossa incarnata da un’altra unità, che un’unità apparentemente inutile riesca a farti vincere la battaglia finale in determinati condizioni territoriali o tattiche. Infine che la potenza conta molto, ma quanto la mobilità, l'imprevedibilità e la strategia.
Se sei un giocatore da tavolo indomito e coraggioso, ma non hai nemmeno (!) la scatola base di Mythic Battles Pantheon nella tua collezione, i motivi possono essere tanti ma a Sir Alric ne viene in mente solo uno: non lo hai ancora provato.
Quando una meccanica di base gira bene, come dico anche per Conan della Monolith, poi bisogna solo capire a che contesto di complessità, eccezioni e particolarità associarla a seconda di come volete usarla. Oppure, nel caso di Pantheon, scatenarla.
Unisciti al mitologico Sir Alric e a tanti altri guerrieri.
Entra nel mito.
Comincia da Pantheon.
Ultima modifica: