giovanni81
Iniziato





Tralasciando per un attimo le griglie a esagoni e a quadretti i giochi con le miniature usano tipicamente i metri a nastro o supporti rigidi di lunghezza fissa. (measuring sticks)
Partire da una default che usi tali supporti è la scelta più naturale per chiunque voglia creare un gioco 'agnostico': al solito Deth Wizards, Space Station Zero e Majestic 13 lo fanno e sono giochi miniature agnostic di successo.
Regole opzionali per convertire da measuring sticks a griglie con esagoni o con quadretti sono molto semplici da scrivere.
C'è però una quarta forma di movimento mai usata da nessun wargame (che io sappia almeno) e secondo me molto interessante: è stata introdotta da FATE (un GdR) ed è presente in un suo derivato fantasy (Legends Of Anglerre) ... le zone
Ho pensato molto a come adattarla ai wargame perché mi piacerebbe offrila come quarta opzione. Ve la trascrivo chissà non vi venga in mente qualche wargame che la usa o qualche difetto intrinseco che mi sfugge.
L'adattamento funzionerebbe cosi:
si divide l'area di gioco di 'casellone' quadrate 20 cm di lato .... volendo si possono fare un poco più grandi, un poco più piccole o rettangolari per adattarsi a aree di gioco rettangolari.
Esempio: una superficie 60 cm x 80 cm potrebbe diventare un griglia 3 x 4. Una 40 cm x 40 cm una griglia 2 x 2 e cosi via.
Con un movimento un'unità può:
* spostarsi in un qualsiasi punto della casellona in cui già si trova.
* spostarsi dal punto in cui si trova al punto 'corrispondente' in una delle 4 casellone adiacenti (sopra, sotto, destra e sinistra => no a movimenti diagonali)
[se avete giocato uno Zombicide questi concetti vi verranno probabilmente naturali]
Linee di tiro e aree di incantesimi/armi a spargimento funzionerebbero esattamente come nel gioco originale.
Perché tutto questo?
secondo me le zone, oltre ad essere molto user friendly e a non richiedere supporti vari, sono adattissime ad un librogame che sfrutti il wargame per esempio. Per ogni combattimento basta un disegno dell'area dello scontro già divisa in zone e il lettore/giocatore ci scrive sopra con una matita.
Partire da una default che usi tali supporti è la scelta più naturale per chiunque voglia creare un gioco 'agnostico': al solito Deth Wizards, Space Station Zero e Majestic 13 lo fanno e sono giochi miniature agnostic di successo.
Regole opzionali per convertire da measuring sticks a griglie con esagoni o con quadretti sono molto semplici da scrivere.
C'è però una quarta forma di movimento mai usata da nessun wargame (che io sappia almeno) e secondo me molto interessante: è stata introdotta da FATE (un GdR) ed è presente in un suo derivato fantasy (Legends Of Anglerre) ... le zone
Ho pensato molto a come adattarla ai wargame perché mi piacerebbe offrila come quarta opzione. Ve la trascrivo chissà non vi venga in mente qualche wargame che la usa o qualche difetto intrinseco che mi sfugge.
L'adattamento funzionerebbe cosi:
si divide l'area di gioco di 'casellone' quadrate 20 cm di lato .... volendo si possono fare un poco più grandi, un poco più piccole o rettangolari per adattarsi a aree di gioco rettangolari.
Esempio: una superficie 60 cm x 80 cm potrebbe diventare un griglia 3 x 4. Una 40 cm x 40 cm una griglia 2 x 2 e cosi via.
Con un movimento un'unità può:
* spostarsi in un qualsiasi punto della casellona in cui già si trova.
* spostarsi dal punto in cui si trova al punto 'corrispondente' in una delle 4 casellone adiacenti (sopra, sotto, destra e sinistra => no a movimenti diagonali)
[se avete giocato uno Zombicide questi concetti vi verranno probabilmente naturali]
Linee di tiro e aree di incantesimi/armi a spargimento funzionerebbero esattamente come nel gioco originale.
Perché tutto questo?
secondo me le zone, oltre ad essere molto user friendly e a non richiedere supporti vari, sono adattissime ad un librogame che sfrutti il wargame per esempio. Per ogni combattimento basta un disegno dell'area dello scontro già divisa in zone e il lettore/giocatore ci scrive sopra con una matita.
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