..Jeri nei tradizionali quattro campi modulari Manoeuvriani hanno cominciato a scaldarsi gli animi, in vista del prossimo Torneo che si profila vicino all'orizzonte.
E non può essere che con soddisfazione notare la determinazione che si staglia chiaro, sullo sfondo di una apparente "amichevolezza" di una partita di allenamento; perché non vedo mancare cattiverie, ostinazione ai limiti se non del suicidio, di pesanti sacrifici; innocenti movimenti trasformarsi d'improvviso in cocenti, costosi, scottanti accerchiamenti.
Pietà non vedo, e sconti non vedo: perché non se ne fanno.
Forse le dosi di malizia non sono ancora del tutto presenti nei corpi dei più recenti praticanti, ma il completamento sarà presto fatto, nei prossimi numeri di addestramento prima della competizione.
Lo spirito è quello giusto, perché si sa che in quelle intense otto ore, sarà tutto amplificato.
Jeri quindi due tavoli, quattro dei pretendenti al futuro primo posto del 9 Giugno.
Il "sior" Messi Inglese contro General Zebmac Russo,
L'entusiasta Alrlen Francese contro il preparato (al peggio) Diegoista Prussiano.
Queste, quindi, le scelte di posizione per la serata.
C'è da dire che Il Zebmac sarà dolorosamente assente all'appuntamento Giugnino; grave perdita visto il ruolo di colonna portante nella pratica dei questo gioco in tutti questi mesi, dall'inizio dell'anno a questa parte.
In compenso, forse, proprio per questo l'attenzione all'addestramento per preparare non rimpiazzi, ma controparti decisamente consce, egregiamente intenzionate a far bella mostra.
E jeri ce ne siam davvero date, sul serio divertìti.
Comincio col dire quello che mi sembrava l'andamento al tavolo a fianco, dalla mia postazione, per quegli sguardi che ad intermittenza potevo dedicare; e piccole considerazioni da quello che anche sentivo.
Il Messi era al comando degli orgogliosi Inglesi.
Da quello che sentivo, comincia a padroneggiare bene i sotterfugi e le malizie necessarie. Non credo sia solo fortuna, quella che Zebmac con dolore e stizza lamentava e soffriva nel suo colorato Rosso avversario.
A quanto pare il suo periodo roseo coi dadi continua, (certamente nulla con quello che è accaduto contemporaneamente, sul finale, al Francese) ma se l'è cavata bene e dalla mia direzione ad un certo punto tra lamentele e recriminazioni e lanci di carte, (!

)notavo che il Russo aveva perso 4 reggimenti, l'Inglese 1.
Generalmente io sono per l'esercito messo meno meglio, per quello che perde, tendenzialmente per il giocatore meno esperto; ma quando ho visto quello stato di cose ho esortato il Russo.
"Orsù", "resisti", se si faceva un'altra vittima la partita si poteva dire riaperta. Ma continuando comunque col soffrire.
Ne ho viste, di analoghe, con sublimi ribaltamenti.
Ma gli Inglesi sono sempre Inglesi, il Messi sempre il Messi, e l'esperienza di Zebmac non è bastata, non ce la fa e non regge.
Dopo esserci stata l'evocata seconda perdita Inglese, alle pesanti 4 verdi arriva la 5a che mette fine allo scontro.
Sul versante Franco-Prussiano il Diegoista si era scelto una fazione non proprio all'altezza avversaria, ben quattro livelli più giù di divario, per non rendere troppo possibile una vittoria agevole e forse frustrante.
L'Alrlen, con mio sommo piacere, mi sembra davvero già calato nel gioco, incertezze da piccolezze di regolamento quasi scomparse, e si muove bene sul campo da gioco.
Gioca bene le carte, pur, naturalmente, non conoscendo io le sue mani di gioco.
Conscio delle assicurate difficoltà, il Prussiano è determinato e mette in campo tutto quello che sa, tutto quello che può, tutto ciò che può offrire.
Da dire che nelle prime frazioni di gioco, vigono scambi violenti di colpi ma senza produrre morti; i ripristini sono pronti e immediati e le perdite avvengono solo verso metà partita.
Ad una mia perdita, si pareggiano subito i conti, arrivando poi a due pari per ciascuno.
Per cercare di agevolarsi la vita, il Prussiano vuole sfruttare al massimo le possibilità che gli danno le sue marce forzate.
Il Francese Alrlen è già bravo, temibile, ma non immune a sprazzi di ingeniutà che illuminano il grigio nord-europeo, che pratica lietamente accerchiamenti repentini, per levare di mezzo prima possibile le unità blu, facenti sempre paura, sempre vicine e presenti, quasi tutte a ridosso alla linea mediana del campo.
Scontri molto duri.
La sua fortissima guardia Imperiale ad un tratto è quasi persa, attaccata addirittura da 3 lati, ma si salva quasi per miracolo grazie alla provvidenziale carta difensiva che la fa sopravvivere.
Il Blu subisce più accerchiamenti; la tattica funziona; perde unità.
Anche il Prussiano a un tratto non ha dove muovere, proprio con il suo pezzo forte, ma fortificato e con carta pronta alla mano, può permettersi di dedicarsi un attimo ad altre priorità.
Gli scontri continuano, cruenti; imperversa fastidioso e imperterrito il primo corazzieri Francese, tosto, in difficoltà un pajo di volte, ma non muore, anche se incalzato, e ferito, sul fondo campo da un'altra mia cavalleria.
Ma il Francese ha delle risorse non indifferenti, e queste diventano notevoli se sopraggiungono nel momento del più esigente bisogno.
Rifornimenti pronti, ma la Guerriglia Grigia è destinata ad arrivare solo verso fine partita..
Poi? Il Prussiano soffre anche il tardo arrivo dei Comandanti.
Se la cava, ma sarebbe andata molto meglio senza aver avuto la carenza iniziale.
Poi? c'è da dire che il Francese, nonostante impari bene e sia già un duro, con un po' di ingenuità, nei momenti fatidici aveva un ajuto dalla fortuna da far disperare.
Roba che normalmente non si tenta, considerando le possibilità offerte dal dado.
A causa di questi momentacci, il Prussiano perde la Scorta Reale diventata una mera spina del fianco Francese, in fondo alla sua linea di partenza a causa di un fortunoso bombardamento con un d10, ferito e poi subito dopo tolto di mezzo.
Ma l'incredibile viene dopo.
Il Prussiano non molla, tiene i colpi, i suoi ha cura di farli sentire, sentire, sentire e sentire e bene accusare.
Con l'ausilio di accorgimenti più biechi possibili, e prevenendo più possibile.
Dopo, cominciano ad arrivare i Comandanti, che ajutano.
Come finisce?
siamo a 3 perdite subite francesi e 3 Prussiane, botte volate dappertutto per il controllo del centro. Qualcuna è sopravanzata.
Sul finale di partita i calcoli sono fatti a braccetto coi movimenti, contando di volta in volta i punti, col Zebmac che essendosi disimpegnato dal suo partitone, nonostante continue esortazioni, non riesce a trattenersi dal dare blandi suggerimenti e indicazioni al Francese.
Ma cosa succede?
Ultimo turno Francese, scarta e prende le ultime carte (5, in una pesca disperata) mentre il Grigio aveva già rimischiato da tempo.
Siamo a punti 12 Prussiani, 9 Francesi.
La sfacciata fortuna dell'iniziato si fa sentire, si materializza non soavemente, ma con un lampo abbacinante: anche recuperando i punti che lo separano dal pareggio, il Francese ha un ferito in più; determinante nello spareggio, visto che anche in morti sono pari.
Ed anche a parità feriti, subentrerebbe l'ultimo, di spareggio. Il più forte che vien punito con la sconfitta per aver fatto non di meglio.
Succede l'imprevedibile.
La nuova pesca di carte per il Francese è ultra fortunata: giunge un'apposita, pronta Marcia Forzata a fagiolo, che più non si sarebbe potuto chiedere, per allontanarsi il più possibile con la cavalleria dai quadratini sotto il controllo nemico.
Ma anche se più non si poteva chiedere, il più, appunto, opportunamente vien dato.
La nuova mano di carte gli dà anche un Comandante, e col suo valore di Rally, proverà a ripristinare proprio quella unità di cavalleria ferita, per la quale aveva scelto per sua fortuna il ferimento, invece dell'arretramento.
Quale scelta felice e azzeccataaaaaa!
Grazie allo sbocco rimasto si muove, si allontana, guadagna 3 punti in più.
Con l'ultimo attacco di bombardamento con un d10, supera 6 ed ha successo (!).
Un ferito pari. (!!)
Infine tira il dado da 6 offerto dal comandante per il tentativo di ripristino unità ferita;
1-3 fascia utile.
50/50 di possibilità.
Risultato, 1, ce l'ha fatta (!!!).
Vittoria Francese per un semplice ferito.
Incredibile.
Mai successo prima.
Il Prussiano non se l'aspettava, pregustava già l'eroica vittoria, ma l'ultima pesca del francese così fortunosa non è stata un semplice ajuto, una combinazione, un ausilio inaspettato, un vantaggio imprevisto...
Ma una vera e propria arma divenuta materiale.
Beh, complimenti all'audacia di Alrlen-Francese.
La partita di dopo Diegoista si rifà con gli Austriaci contro gli Spagnoli, sfiorando l'attrito e vincendo ai punti.
Però, i tiri fortunati del Luigi non finivano.
Su tre lanci con il dado da dieci, tre 10..
Tutto questo mi fa pensare..
Se mantiene questa condotta, il Torneo è suo..
Non vedo l'ora di fare una partita seria invece col Messi.
Agli altri tavoli ho visto un Bizantium, un King of Tokyo, un.. ?
Era il compleanno del nostro presidente, come è andata la partita premio per il suo compleanno?
