Oggi ho fatto una partita, primo scenario, spero di non sbagliare i nomi Kragis (lui) vs Lausjan (io). Mi sono divertito moltissimo davvero un ottimo gioco complimenti a Piero Cioni e allo staff. Ho perso ma c'era da aspettarselo, l'altro giocatore è un ottimo stratega e in più sapeva cosa doveva fare, io sono rimasto in difesa pensando che fosse lo sbarco in Normandia e quando mi sono accorto che le posizioni erano invertite ero già bruciacchiato. Le magie di internet....
Mi sono divertito moltissimo tuttavia mi sono rimaste alcune perplessità. Com'è possibile che al costo di 70-80 euro ci siano dei materiali così economici? Plastica e cartoncino non sono dei migliori, capisco che lo sviluppo abbia richiesto spese, ma non è eccessivo? Se in Francia costasse davvero 40 euro penso che andrei in vacanza a Marsiglia a comprarlo, mi sembra inverosimile che in Italia (un gioco disegnato da un italiano per di più) debba subire questo "dazio". Il tabellone un po' traballante inoltre mi fa uscire un po' dall'atmosfera, è una questione personale, ma dopo l'acquisto penserei seriamente ad una scansione e ristampa senza pensarci due volte.
Le meccaniche del gioco sono spettacolari, il sistema per far girare il mana non so se è già presente in altri titoli, ma qui è inserito nel sistema con molta eleganza e questo fa la differenza. Leggendo il post ho capito che le battaglie sembrano essere simulate, nel senso che si gestisce la grande battaglia, ma non i singoli scontri. Infatti le unità di arcieri per esempio servono a dare più iniziativa, simulando che sparano e frecce, ma non andremo mai a posizionarli per farli sparare. Questo un po' mi manca, ma capisco che non è l'intenzione del gioco e mi guardo bene da considerarlo un difetto, tutt'al più è un gusto personale e, nonostante sia prassi comune considerarla una cosa oggettiva, non dovrebbe esserlo.
Forse Galdor è stato un po' troppo lapidario nel paragonare il sistema di guerra ad un foglio di exel, ma c'è qualcosa di vero. Ho trovato un po' frustrante dover cercare la strategia nel tenere a mente numeri su numeri delle unità che vedevo per organizzare al meglio l'attacco successivo, e mi sto chiedendo se non ci fosse un modo "meno numerico" per agire. Solo che dobbiamo capire il fatto che i singoli scontri dentro l'esagono sono semplicemente relegati in favore di un ottica più ampia e il fatto dei numeri è anch'esso personale. Voglio dire: c'è a chi non piace vincere o perdere per influenza dei dadi, c'è a chi non piace vincere o perdere per influenza mnemonica o di calcolatrice. Prima di criticare dovremmo rendercene conto e rispettare entrambe le posizioni.
Nonostante le critiche sul determinismo che si fanno ad alcuni titoli strategici in cui le prime mosse sono obbligate, be'... direi che
anche qui le prime mosse in un modo o nell'altro sono obbligate, e la simmetria tanto bramata da molti non è per nulla presente, io aggiungo per fortuna, ovviamente ci sono molti scenari da provare e questo è un vantaggio.
Per il momento non voglio aggiungere altro, se è intelligente capirne le caratteristiche e condividere i pareri, non lo è bollarlo in tutto e per tutto alle prime partite. Nonostante questo il costo eccessivo di 70-80 euro è un dato di fatto, così come è oggettivo un forse eccessivo uso di carte e valori nella battaglia, e non si tratta della solita polemica sui dadi.[/b]