Re: Ma il nuovo SPQRisiko?
Azz! Speravo in qualche impressione, ma non si lascia un goblin senza risposte.
Io di Risiko! non ho gran nostalgia, nè gran ricordi, però è una calamita acchiappababbani per cui non disdegno al 100%.
Anzi quelli che ho citato son belli, ma alzano l'asticella e qualche casual storce il naso. Premetto ho giocato al vanilla, a Futurisiko (il male assoluto), Risiko+, SPQRisiko vecchia versione e Risk Europe. Non conosco quindi LEgacy, Godstorm e tutti quelli "tematici" (chessò ... Skyrim e così via)
Questi ultimi due son bei giochi. Limano alcune magagne, introducono nuove meccaniche e sono più godibili.
SPQRisiko è il più ancorato al progenitore, sebbene l'ambientazione sia diversa. Si parla dell'impero romano nel periodo dell'anarchia militare. Siamo comandanti di legioni che puntano al trono (inteso come raggiungimento di un tot di punti). Quindi c'è un solo obiettivo comune: oltretutto è possibile tarare la durata della partita decidendo il n. di punti obiettivo. I punti si fanno avendo, all'inizio del proprio turno, il maggior impero (territori connessi), il maggior numero di province, il controllo del mare e il possesso di centri potere. Queste due innovazioni rispetto Risiko sono decisive: il mare è contendibile e permette attacchi anche dall'opposta sponda del Mediterraneo, se due province affacciano sullo stesso tratto di mare (non c'è più il beato isolamento di certi territori). I centri potere danno armate in più e PV, ma possono essere strappate agli avversari.
Altre innovazioni sono il numero minimo di armate che si possono lasciare in province di confine (2), per evitare il solito trucchetto del tira e molla per la carta; i tris di carte danno rinforzi con meno varianza; i rinforzi sono 3 fissi da 3a 11 territori, per cui la regola del 3 vale solo per alti numeri di territori/province; i giocatori sono al messimo 5, e se manca qualcuno si deve posizionare una forza neutrale rappresentata dai lagionari del colore non scelto da nessuno.
Rimane lo stesso il sistema di combattimento dadoso (con tre dadi difesa, se possibile), le carte da pescare; i rinforzi basati sul semplice numero delle province controllate, per cui queste sono tutte uguali, come risorse fornite (insomma non c'è nessuna gestione). Insomma la fortuna detta sempre legge
Risk Europe è qualcosa di diverso da quello che conosciamo. Innanzitutto è Risk, e non Risiko (che è roba leggermente diversa a causa delle idee di Albertarelli), per cui è roba in inglese (non c'è la versione italiana). Costa relativamente poco e ha buoni materiali. Si gioca al massimo in 4 e per selezionare le azioni ciascuno utilizza un sistema di otto carte (per tutti uguali) divise in due parti, per dare maggiori possibilità di scelta, e lasciare con un minimo di incertezza gli avversari su quello che si andrà a fare. Ci sono diversi tipi di truppe (fanti, arcieri, artiglieria, castelli) e il combattimento, seppur dadoso, si compone di varie fasi. L'obiettivo è raggiungere 7 corone (PV), cioè il controllo di 7 città. Alcune carte "missione" possono dare corone se completate. C'è una lieve asimmetria nelle città di partenza, così come nei territori (chi parte da Kiev può vincere facile se non contrastato). C'è una gestione dei territori, o comunque un diverso valore degli stessi, viste le città e il fatto che le armate si arruolano, per cui vanno tassati i territori che si hanno: non tutti ma solo quelli connessi tra loro. I territori sparsi o le aree minori non contano.
Scusa se te l'ho fatta lunga. Speriamo che arrivi qualcuno e ciparli della nuova versione di SPQRisiko, perchè dal banner si vede che hanno introdotto i pirati, i barbari, e altre carte, per cui c'è una differenza con la precedente versione.
Ciao