Balder
Esperto
1 anno con i Goblins!
Necroposting
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
15 anni con i goblins!
Mamma mia che confusione!!! :-x
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Certo, in un senso molto banale, tutti i giochi hanno i. strategica: "il mio gioco influisce sul tuo gioco, infatti se io vinco tu perdi".
Ma se pensiamo all'interazione in un modo meno banale, e cioè non come l'inevitabile influenza che la mossa di un giocatore ha sull'intera partita, e quindi sulle successive mosse degli avversari, ma come la possibilità di influenzare intenzionalmente le strategie degli avversari, è chiaro che non tutti i giochi hanno interazione strategica.
Per esempio nel Machiavelli (quello giocato con le carte francesi), è quasi del tutto impossibile capire che carte hanno in mano gli avversari, e dunque ostacolarli a bella posta. Il gioco consiste in una "gara combinatoria" in cui ogni giocatore gioca per sè e contro nessuno (se non implicitamente, banalmente).
Nel Ramino, invece, un giocatore vince non solo cercando di avanzare nella "gara combinatoria", ma anche provvedendo a far sì che gli avversari rimangano indietro (in verità, solo l'avversario alla sua sinistra): e in questo caso può farlo, perchè conosce alcune delle carte che gli avversari hanno in mano (a meno che questi non peschino sempre e solo dal tallone - il che comunque sarebbe uno svantaggio per loro).
Come vedi, Galdor, oltre al gioco citato dal goblin (che io purtroppo non conosco), ce ne sono altri che fanno eccezione a ciò che hai detto: oltre al Machiavelli, c'è una variante di Minipoker in cui i due giocatori giocano ognuno in solitario, e vince chi alla fine fa più punti (cioè, chi ha giocato meglio per conto suo); e sono pronto a scommettere che esistono altri giochi di questo tipo (che potremmo chiamare "solitari a 2 (o più) giocatori").
Se si obbietta che queste sono solo delle eccezioni "strane", posso rispondere che comunque l'interazione strategica non banale può essere maggiore o minore a seconda del gioco: per esempio, è assente al 100% nei solitari a 2 giocatori, al 99% nel Machiavelli, un po' meno nel Ramino, meno ancora nel Tressette, per niente nei giochi [/i]a informazione perfetta, come Scacchi, Backgammon, etc.
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8-O Non mi sembra che il goblin sostenesse l'equazione interazione diretta=interazione sociale:romendil":38x15yv0 ha scritto:- Alcuni giochi hanno interazione diretta (sociale, se preferisci);
Suggerisco piuttosto di distinguere tra interazione strategica (che si suddivide a sua volta in i. diretta ed i. indiretta come definite dal re - anche se questa distinzione è a volte troppo sfumata, per es. se si considerano mosse con più di uno scopo) ed interazione dialettica (quella che voi chiamate i. sociale). La prima può esserci anche senza che i giocatori parlarino, la seconda no.the_goblin":38x15yv0 ha scritto:Evidentemente, il combattimento tipico dei giochi di stampo classico e comunque americano è un esempio di interazione diretta, in quanto un giocatore va ad alterare direttamente il gioco di un altro con questo tipo di scelta.
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No. O, comunque, la cosa può avere diverse gradazioni.Galdor":38x15yv0 ha scritto:Mah, nonostante la lucida analisi del Sommo Goblin continuo a pensarla piuttosto diversamente: se con interazione si intendesse (come lui suggerisce) l'interazione tra giocatori in generale, nel senso che le mosse di uno interagiscono con quelle degli altri, beh, allora tutti i giochi avrebbero la caratteristica dell'interazione!! 8-O
A parte infatti l'eccezione da lui citata (Industria) in tutti i giochi la mossa di un giocatore si ripercuote sulle scelte degli altri! )
Certo, in un senso molto banale, tutti i giochi hanno i. strategica: "il mio gioco influisce sul tuo gioco, infatti se io vinco tu perdi".
Ma se pensiamo all'interazione in un modo meno banale, e cioè non come l'inevitabile influenza che la mossa di un giocatore ha sull'intera partita, e quindi sulle successive mosse degli avversari, ma come la possibilità di influenzare intenzionalmente le strategie degli avversari, è chiaro che non tutti i giochi hanno interazione strategica.
Per esempio nel Machiavelli (quello giocato con le carte francesi), è quasi del tutto impossibile capire che carte hanno in mano gli avversari, e dunque ostacolarli a bella posta. Il gioco consiste in una "gara combinatoria" in cui ogni giocatore gioca per sè e contro nessuno (se non implicitamente, banalmente).
Nel Ramino, invece, un giocatore vince non solo cercando di avanzare nella "gara combinatoria", ma anche provvedendo a far sì che gli avversari rimangano indietro (in verità, solo l'avversario alla sua sinistra): e in questo caso può farlo, perchè conosce alcune delle carte che gli avversari hanno in mano (a meno che questi non peschino sempre e solo dal tallone - il che comunque sarebbe uno svantaggio per loro).
Come vedi, Galdor, oltre al gioco citato dal goblin (che io purtroppo non conosco), ce ne sono altri che fanno eccezione a ciò che hai detto: oltre al Machiavelli, c'è una variante di Minipoker in cui i due giocatori giocano ognuno in solitario, e vince chi alla fine fa più punti (cioè, chi ha giocato meglio per conto suo); e sono pronto a scommettere che esistono altri giochi di questo tipo (che potremmo chiamare "solitari a 2 (o più) giocatori").
Se si obbietta che queste sono solo delle eccezioni "strane", posso rispondere che comunque l'interazione strategica non banale può essere maggiore o minore a seconda del gioco: per esempio, è assente al 100% nei solitari a 2 giocatori, al 99% nel Machiavelli, un po' meno nel Ramino, meno ancora nel Tressette, per niente nei giochi [/i]a informazione perfetta, come Scacchi, Backgammon, etc.