Lovecraft

Juda

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La grandezza di Lovecraft è quella di pochi altri che hanno saputo parlare di se stessi spinti dal coraggio. Ciò che muove la penna del solitario di Providence è però un sentimento diametralmente opposto. Citando le sue stesse parole di apertura ad un saggio sull'orrore nella letteratura è <<il più antico sentimento del genere umano>>: è la paura.

In realtà non capico se secondo te, con i suoi racconti, Lovecraft parli più di se stesso o cerchi invece di parlare più in generle dell' essere umano e della limitatezza delle sue facoltà conoscitive. Quale delle due è prevalente, nonostante entrambe siano presenti?
 

IlProfessore

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Juda":2x2soh6d ha scritto:
La grandezza di Lovecraft è quella di pochi altri che hanno saputo parlare di se stessi spinti dal coraggio. Ciò che muove la penna del solitario di Providence è però un sentimento diametralmente opposto. Citando le sue stesse parole di apertura ad un saggio sull'orrore nella letteratura è <<il più antico sentimento del genere umano>>: è la paura.

In realtà non capico se secondo te, con i suoi racconti, Lovecraft parli più di se stesso o cerchi invece di parlare più in generle dell' essere umano e della limitatezza delle sue facoltà conoscitive. Quale delle due è prevalente, nonostante entrambe siano presenti?

L'orrore cosmico di lovecraft è un orrore prevalentemente interiore, che egli ricava da se stesso e che traspone sul mondo. Quando Lovecraft parla dei limiti dell'uomo e dell'impotenza che deriva dalla parziale comprensione dell'esistenza, ci racconta se stesso e lo fa in maniera confusa come confuse e caotiche sono le entità di cui parla, sembra distrutto dal disagio di vivere senza afferrare alcuna essenza di ciò che è vita ed è la precarietà che genera il terrore di un'esistenza non posseduta, per questo la vita diviene ai limiti qualcosa di mostruoso di informe di putrido viscido e repellente ed oltretutto eterno perchè eternamente impossibile a definirsi.Ma parlando di questo mi pare che Lovecraft non faccia altro che mostrare se stesso e tenderei a dire in maniera non del tutto volontaria
 

Juda

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Per ora ho letto solo un' antologia i racconti ma non sono del tutto sicuro che Lovecraft sia così fortemente autobiografico. Leggerò qualcosa in più e poi saprò dire... per ora parlo solo per impressioni. ;)
 

Juda

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Ho finito il primo volume di racconti ( dal 1897 a 1922) comprendente anche i racconti giovanili. Ovviamente in questa prima parte le influenze autobiografiche sono molte, tuttavia ho l' ipressione che più ci si avvicini ai racconti maturi, più questo elemento venga meno ( pur rimanendo presente).
 
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