Ale Friend
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Concettualmente d'accordissimo con questi ultimi spunti. Eppure qualcosa non mi torna. Nel senso che un simile bagaglio di conoscenze e competenze non si sviluppa molto agevolmente: la statistica a livelli più strutturati che l'infarinatura base base gravita solo negli indirizzi matematici/scientifici. Lo sguardo filologico e interpretativo più a indirizzi artistici / letterari. E poi sarebbe interessante anche l'aspetto dell'Estetica e della Psicologia...
Ci vorrebbe come già detto una accademia di critica e design per mettere insieme un tale bagaglio. Sbavo solo a immaginarla. Ma non ci sono gli interessi commerciali e socioculturali per concepirla al momento, e restando all'autoapprendimento quante possibilità ci saranno di avere figure che racchiudano tanto bene sia una vena matematica che una umanistica?
Si ritorna al discorso che con questo contesto è (forse?) impossibile.
Da cui si ritorna al discorso che si possa dunque agire dal basso, auspicando che la persona si aggiorni continuamente (dove con "si aggiorni" intendo vada a studiare proprio quello fra i due rami che non conosce. Matematica/statistica se umanista, psicologia e scienze umane se matematico.)
Auguriamoci dunque la migliore onestà intellettuale, a volte ci sarà a volte no, consapevoli che al momento non si possono avanzare pretese né ci si possano aspettare cose che non hanno plausibilità. Altrimenti restiamo al "mancano tali presupposti" senza rispondere al "ok quindi che si fa?"
E questo sarebbe a mio avviso un andare fuori fuoco se vogliamo vedere a che punto sta la critica e come potrebbe migliorare
Ci vorrebbe come già detto una accademia di critica e design per mettere insieme un tale bagaglio. Sbavo solo a immaginarla. Ma non ci sono gli interessi commerciali e socioculturali per concepirla al momento, e restando all'autoapprendimento quante possibilità ci saranno di avere figure che racchiudano tanto bene sia una vena matematica che una umanistica?
Si ritorna al discorso che con questo contesto è (forse?) impossibile.
Da cui si ritorna al discorso che si possa dunque agire dal basso, auspicando che la persona si aggiorni continuamente (dove con "si aggiorni" intendo vada a studiare proprio quello fra i due rami che non conosce. Matematica/statistica se umanista, psicologia e scienze umane se matematico.)
Auguriamoci dunque la migliore onestà intellettuale, a volte ci sarà a volte no, consapevoli che al momento non si possono avanzare pretese né ci si possano aspettare cose che non hanno plausibilità. Altrimenti restiamo al "mancano tali presupposti" senza rispondere al "ok quindi che si fa?"
E questo sarebbe a mio avviso un andare fuori fuoco se vogliamo vedere a che punto sta la critica e come potrebbe migliorare