AAA Cercasi strizzacervelli tra i followers
Quando si è un po' dottori, non si sogna mai a caso (Semicit.)
Personaggi ricorrenti nei miei sogni: Il Biennio universitario
C'è un solo evento, nella mia vita, in grado di sfidare il trauma subito di recente con la morte di mia madre: l'infelice periodo in cui cercai di acquisire la laurea magistrale.
Fu il periodo in cui caddi in depressione e ingrassai, cadendo in un circolo vizioso dal quale sto uscendo solo ora (ironicamente, "aiutato" anche dall'assenza di mia madre. Per esempio, non sono mai stato socievole e desideroso di socializzare con gli altri in vita mia, paradossalmente)
Ma torniamo a noi: se dovessi descrivervi come alla fine riuscii ad ottenere la laurea in chiave wargame, la mia fu indubbiamente una vittoria Pirrica: tre anni fuori corso che per poco non divennero quattro. Quindi si: questa che faccio è anche una sorta di ammenda pubblica e si: me ne vergogno molto e, col senno di poi, poteva essere tutto infinitamente più semplice...
Fatto sta che, ciclicamente, l'ambiente universitario torna a perseguitarmi nei sogni.
Questi sogni sono sottilmente inquietanti: spesso sono ambientati all'università, immensamente più grande e dall'architettura impossibile. A differenza di altri edifici finora descritti, l'università è pulita e ben illuminata, e gremita di gente; eppure, ciò non la rende meno inquietante e, come tutti gli edifici dei miei sogni, è impossibile uscirne.
Ciò che rende questi sogni tremendi, tuttavia, è l'ombra degli esami e le soffocanti scadenze, sia didattiche che finanziarie, che aleggiano su di me: qualunque cosa io faccia nel sogno, la testa è bombardata da liste di esami ai quali non sono preparato, tasse che non sono in grado di pagare e, ovviamente, l'angoscia che deriva da tanta impotenza.
Da un certo punto di vista, questi sogni sono persino più inquietanti del Male; perché anche quando mi sveglio, mi lasciano con il dubbio che io abbia lasciato qualcosa in sospeso o di non risolto, che io abbia ancora questo peso addosso...
Piccola curiosità: l'unica sogno vagamente positivo riguardante l'università ha a che fare proprio con la serie di sogni in cui il Male stava prendendo il sopravvento in tutto il mondo: negli ultimi giorni di vita di mia madre, Napoli stava cominciando ad essere divorata da una devastazione immane: non un solo centimetro di terra stava venendo lasciato integro da una potenza distruttrice che sembrava quella di migliaia di bombe.
Soltanto due luoghi resistevano: la stazione centrale... E l'università. Quest'ultima ridotta in macerie, ma ancora relativamente integra.
Vi erano barricati (o, per meglio dire, imprigionati) migliaia e migliaia di studenti; tutti in fila alla segreteria, ansiosi di ottenere un salvacondotto che avrebbe permesso loro di scappare da quell'edificio, prossimo alla distruzione come il resto della città, per trovare salvezza alla stazione.
Io ovviamente ero tra gli ultimi, e nemmeno speravo di uscire da lì dentro..