Le parole che non ti ho detto...e meno male

[computerman]

Dopo il topic sulla puntigliosità grammaticale passiamo a quello dei nostri strafalcioni...ci sono parole che sapete o non sapete che significato hanno eppure nella vostra testa vi dicono altro? :malato: Ok come sempre da un po di mesi a questa parte mi spiego come un dislessico
Una determinata parola che voi sapete significa "X" ma nella vostra testa suona "Y"...vi faccio un esempio:
"Guarda il cielo è terso", ecco per me fino a qualche anno fa, terso era sinonimo di brutto e non so neanche io il perchè, ora pur sapendo che terso è "bello" ovvero limpido, nella mia testa alla parola terso si accende l'immagine di un cielo nuvoloso.
O ancora, quando si parla di "prodigo" o della parabola del figliol prodigo, ecco, a me prodigo nella mia testa aveva sempre un accezione positiva...uno prodigo era uno che si dava da fare (nella mia testa) quando invece il reale significato è scialacquatore o spendaccione.

Insomma ci sono parole che sapete significare una cosa ma che a voi proprio suonano diverse? Condividetele con noi allora e ci facciamo un paio di risate

 

[odlos]

Ma lo sai che per molti anni ho pensato anch'io che terso fosse sinonimo di nuvoloso. :sisi: :embarassed:

Prodigo comunque può avere anche accezione positiva, per estensione può significare generoso.

 

[mistake89]

Io a scuola, in seconda liceo tipo, dissi che un tipo che lasciava correr tutto e che non si preoccupava di nulla era un tipo lascivo.
Ricordo ancora la risata fragorosa della mia professoressa.

inviato dalla mia scatoletta mobile

 

[eleanti]

Ogni tanto quando sono molto stanca il mio cervello si ingrippa e faccio degli strafalcioni allucinanti, sostituendo i termini corretti con termini a caso

La cosa che però ricordo con più simpatia riguarda la mia infanzia.
Ero molto piccola e stavo imparando a leggere e avevo l'abitudine di allenarmi leggendo tutto quello che vedevo per strada mentre andavo in giro in auto con i miei.
Un giorno lessi una scritta su un muro: "vietata l'affissione" e, ancora oggi non so per quale motivo, decisi che significava "vietato fissare"
Da quel momento, credo sia durata anni, tutte le volte che ero per strada e leggevo quella scritta sui muri, mi giravo immediatamente dall'altro lato e subito dopo controllavo che nessuno mi avesse visto mentre fissavo quel punto

 

[mistake89]

Ahah eleanti, questa ricorda molto una mia fissa di quando ero bambino.
Avevo imparato a leggere da poco e nel menù del bar avevo letto che la 'correzione' costava 1000 lire.

E quindi ogni volta che ordinavo qualcosa, soprattutto i gusti del gelato, mi concentravo tantissimo prima di parlare, perché se avessi sbagliato, avrei dovuto dovuto pagare un sovrapprezzo per la correzione, appunto.
Non vi dico cosa successe il giorno che sbaglia a dire un gusto del gelato... :-D

inviato dalla mia scatoletta mobile

 

[Sephion]

Ogni tanto quando sono molto stanca il mio cervello si ingrippa e faccio degli strafalcioni allucinanti, sostituendo i termini corretti con termini a caso

La cosa che però ricordo con più simpatia riguarda la mia infanzia.
Ero molto piccola e stavo imparando a leggere e avevo l'abitudine di allenarmi leggendo tutto quello che vedevo per strada mentre andavo in giro in auto con i miei.
Un giorno lessi una scritta su un muro: "vietata l'affissione" e, ancora oggi non so per quale motivo, decisi che significava "vietato fissare"
Da quel momento, credo sia durata anni, tutte le volte che ero per strada e leggevo quella scritta sui muri, mi giravo immediatamente dall'altro lato e subito dopo controllavo che nessuno mi avesse visto mentre fissavo quel punto

Ahah eleanti, questa ricorda molto una mia fissa di quando ero bambino.
Avevo imparato a leggere da poco e nel menù del bar avevo letto che la 'correzione' costava 1000 lire.

E quindi ogni volta che ordinavo qualcosa, soprattutto i gusti del gelato, mi concentravo tantissimo prima di parlare, perché se avessi sbagliato, avrei dovuto dovuto pagare un sovrapprezzo per la correzione, appunto.
Non vi dico cosa successe il giorno che sbaglia a dire un gusto del gelato... :-D

inviato dalla mia scatoletta mobile

:rotfl: :rotfl: :rotfl:

Al momento mi vengono in mente quelle di mia nonna, che mi chiede dov'ero ad Aulin (halloween) e mi dice che il pesto si fa con i pignoli (e mio padre rispondeva che solitamente sono i pignoli che "pestano", nel senso che schiacciano...)

 

[Morg]

Ah, di questo genere ne ho una fantastica.

Elementari, uno dei primi anni (prima?) ,si imparava la grammatica.
Verifica che chiedeva parole con la "gn". Io tranquillo vado sparato: gnomo, scrigno, mignotta...

Alla riconsegna, punto di domanda gigantesco a penna rossa della maestra. Incredulo chiedo a casa cosa non vada. Giorni e giorni di risate in famiglia.
Il fatto è che da piccoli (ma pure da grandi) coi miei fratelli guardavamo decine di volte "Le Comiche", di Villaggio-Pozzetto. Ebbene c'era una scena in cui Villaggio tastava, bendato su un cornicione, una statua dicendo "ma ci sta!", e Pozzetto di rimando gli diceva qualcosa tipo "ma va, è una mignotta!"
Da lì fino alla fatidica verifica sono stato convinto che mignotta volesse dire statua. :rotfl:



E pensare che adesso un ragazzino di quell'età di parole ne sa quanto me ora e più. A quel tempo suscitava stupore.


Ed ecco anche lo stralcio incriminato!! Da 00.58 per una decina di secondi. :rotfl: :rotfl: :rotfl:
[BBvideo 560,340:25ss0wby]https://www.youtube.com/watch?v=Luhp-8bAyT0[/BBvideo]

 

[jackal]

C'era una mia amica specializzata in "strafalcioni"... memorabili:
il cane razza Casanova
i gelati della Samsonite
il detto: abbiamo fatto 30 facciamo... 40!!!

 

[Jehuty]

:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

A me viene in mente solo una di quando andavo a scuola.
A quei tempi ascoltavo di brutto un nuovo album (in cassetta), dei Poison, il titolo era Flesh & Blood. Non essendo bravissimo in inglese (alle medie avevo fatto francese e la ps1 era ancora lontana dall'acquisto), chiesi a mio fratello cosa significasse e lui rispose: carne e sangue.
Così qualche giorno dopo, durante compito in classe di inglese alle superiori, non mi ricordavo come si diceva carne (meat), e Paul doveva farsi sto panino con la carne, quindi mi vennero in mente le parole di mio fratello, così scrissi che Paul si era fatto sto panino con la carne usando la parola flesh. La prof me lo segnò errore.
"Perché questo è segnato errore?" Chiesi. "Flesh significa carne!" Dissi convinto.
Sì, ma flesh significa carne umana!"
"Oh, ognuno ha i propri gusti prof!"
Niente, non mi tolse l'errore

 

[kadaj]

Una mia ex non so quante volte mi avrà detto: "Mettiamo i trattini sulle i"

Anche i cagnolini se vuoi, amo'... :rotfl:

 

[dad76]

Una volta una mia ex mi disse sottorifugio al posto di sotterfugio. Da allora ogni volta che qualcuno usa sotterfugio in una frase mi immagino sdraiato in un rifugio antiatomico

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[Gravesen]

Ok, ho appena deciso di spu***narmi davanti l'intera comunità goblin italiana.
Quanti siamo? 100? 1000? 5000? Troppi comunque.
Premessa n.1: ero un bambino, molto bambino.
Premessa n.2: appartengo al genere maschile.
I fatti.
Mia madre non si è mai fatta scrupoli di chiacchierare con mio padre, davanti agli occhi di suo figlio, di temi un pò più intimi.
E così a cena capitava che mia madre si lamentasse con mio padre: "ho mal di pancia, mi sa che mi stanno venendo le mestruazioni".
"Ho mal di pancia, mi sa che mi stanno venendo le mestruazioni"
1...
2...
3...
10...
Una sera intervengo io, fermi tutti, tocca a me... "mamma, papà, ho un pò di mal di denti, mi sa che mi stanno venendo le mestruazioni"...
Quella sera imparai che il dolore, generico, non è necessariamente associato al ciclo

 

[Morg]

Fantastica....

 

[eleanti]

 

[sava73]

:rotfl: :rotfl:

 

[massi_x]

"mamma, papà, ho un pò di mal di denti, mi sa che mi stanno venendo le mestruazioni"...

Questa se la gioca con quella di eleanti :rotfl:

 

[Sephion]

Mi sono ricordato un'altra (piano piano...)

Allora, scuole medie, lezione di tedesco. Una mia compagna di classe viene chiamata alla lavagna a tradurre in tedesco la seguente frase: "regalo a mio fratello per il compleanno un orologio".
La frase risultante è la seguente:
"Ich schenke mein Bruder zum Geburtstag ein Hur"
La professoressa la guarda con un sopracciglio alzato, poi le chiede:
"Ma bambina mia, lo sai cos'hai scritto?"
Un timido "No..." si leva dalla mia compagna.
"Hai appena scritto che per il suo compleanno regali a tuo fratello una prost**uta"

(Infatti Uhr = Orologio Hur = Prost**uta)

Inutile dire che il boato delle risate alzatosi in classe fu domato con mooolta fatica.....

 

[Simo4399]

Sto morendo dalle risate!
Non posso competere

 

[sava73]

fratello fortunato

 

[massi_x]

Sì, ma perché censurare "prostituta"? Mica è una parolaccia :look: