Balder
Esperto
1 anno con i Goblins!
Necroposting
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
15 anni con i goblins!
Uhm... sembra che questo forum stia languendo (a parte le subcitazioni)... Quindi... -cough cough- scusate la presunzione, ma (come dice Freddie Krueger) sono tornato!
8-O
Dunque, beccatevi st'indovinello (i cervelli dei Goblin devono prepararsi per la ModCon... o no?)! E non vi preoccupate, non sarà come Willy (mi riabiliterò, mi riabiliterò...)!
:arrow: Com'è noto, tornando da Escalon Lancillotto s'imbattè nella Valle dei Falsi Amanti, detta anche Valle Senza Ritorno. Particolarità del luogo è l'impossibilità di uscirne, a meno che non si possieda una fedeltà totale (anima e corpo) verso la propria donna. Il che è dovuto ad un incantesimo di Morgana che, trovandovi il proprio amante Guiomar affaccendato in amorose questioni con un'altra donzella, circondò la valle con un muro d'aria che impedisse l'uscita, ma non l'entrata, dei cavalieri infedeli che con la scusa del Graal cercano illecite avventure amorose in giro per le terre di Bretagna.
E di tali cavalieri, al momento dell'arrivo di Lancillotto, ce n'erano ben 254 (di cui alcuni anche della Tavola rotonda), ognuno con la propria amante che, grazie all'incantesimo, poteva tenersi l'amato tutto per sè.
Ciò che è meno noto, se non affatto ignoto, è che anche Guiomar se ne intendeva di magia (c'è chi sostiene che lui e Guingamor, signore di Avalon, sono la stessa persona), e ne approfittò per lanciare a sua volta un'incantesimo sulla gente della Valle.
Egli notò che le donzelle, una volta ottenuta la certezza della fedeltà dei propri amanti, non perdevano occasione di uscire dalla Valle senza Ritorno (loro potevano farlo, come pure potevano gli scudieri dei cavalieri imprigionati) e di intrattenersi con altri cavalieri erranti ragionando d'amore, ma più con le membra che con la favella.
:arrow: Così decise di aiutare i cavalieri della Valle dei Falsi Amanti (e, a questo punto, anche delle False Amanti) facendo sì che sulla testa di ciascun cavaliere tradito dalla propria damigella fosse visibile un bel paio di corna.
Purtroppo l'incantesimo non riuscì benissimo, infatti le corna di ciascun cavaliere erano visibili a tutti tranne che a lui stesso, cosicchè l'importante informazione era alla mercè del pettegolezzo di tutti, ma non a disposizione del diretto interessato.
A nulla valeva, poi, domandare agli altri, poichè chiunque, per tema di ferir l'orgoglio altrui (o, piuttosto, onde non esser coinvolto in sanguinosi duelli), era sempre pronto a rispondere con un immediato diniego ai cornuti che gli domandassero se per caso non vedesse traccia di corna sulle loro teste.
Ma il paese è piccolo - figuriamoci la Valle - e, si sa, la gente mormora. Così in poco tempo tutti sapevano che c'erano dei cornuti, ma nessuno sapeva se lui stesso fosse nel novero o meno.
Fu Lancillotto, l'amante dall'impeccabile fedeltà, ed altrettanto impeccabilmente lesto nell'occuparsi delle infedeltà altrui (tranne di quella della sposa di un tale sovrano di Logres), ad escogitare un modo per porre fine alla situazione incresciosa.
Orbene, seguendo i suoi consigli Guiomar dispose che tutti i cavalieri della Valle delle False Amanti si disponessero in cerchio, ognuno avendo affianco a sè la propria dama, e che sguainassero le proprie spade.
:arrow: Quando tutti furono pronti, così parlò Guiomar: «Cavalieri della Valle Senza Ritorno, oggi vi sarà data l'opportunità di vendicarvi dell'infedeltà delle vostre amanti! Dei valletti rulleranno i loro tamburi varie volte, facendo una pausa tra un rullo e l'altro. Chi, dopo un rullo di tamburi, ha la piena certezza di avere le corna, passi immediatamente la propria donna a fil di spada!»
Dopo 28 rulli di tamburi, nella Valle risuonarono le grida delle infedeli che, come i Cavalieri imprigionati, senza dubbio mai faranno ritorno dal terribile luogo incantato.
:?: Quanti erano i cornuti?
:roll: :roll: :roll:
:idea: Aggiungerò ora alcuni dati necessari per non banalizzare il problema.
1) Ogni cavaliere, se fosse certo di avere le corna, ucciderebbe senza esitare la propria donna.
2) Tutti i cavalieri sono dei logici perfetti, e tra loro sanno di esserlo.
3) La disposizione in cerchio dei cavalieri è tale che ognuno può vedere le teste di tutti gli altri.
4) I cavalieri non si parlano tra loro.
5) Le donne non intervengono in nessun modo (nessuna mostra segni di paura, etc.)
6) Lo ripeto (in una forma più chiara): tutti sanno che tra i cavalieri ce n'è qualcuno (quindi, almeno uno) con le corna.
7) Ovviamente le corna sono visibili, ma intangibili.
8-O
Dunque, beccatevi st'indovinello (i cervelli dei Goblin devono prepararsi per la ModCon... o no?)! E non vi preoccupate, non sarà come Willy (mi riabiliterò, mi riabiliterò...)!
:arrow: Com'è noto, tornando da Escalon Lancillotto s'imbattè nella Valle dei Falsi Amanti, detta anche Valle Senza Ritorno. Particolarità del luogo è l'impossibilità di uscirne, a meno che non si possieda una fedeltà totale (anima e corpo) verso la propria donna. Il che è dovuto ad un incantesimo di Morgana che, trovandovi il proprio amante Guiomar affaccendato in amorose questioni con un'altra donzella, circondò la valle con un muro d'aria che impedisse l'uscita, ma non l'entrata, dei cavalieri infedeli che con la scusa del Graal cercano illecite avventure amorose in giro per le terre di Bretagna.
E di tali cavalieri, al momento dell'arrivo di Lancillotto, ce n'erano ben 254 (di cui alcuni anche della Tavola rotonda), ognuno con la propria amante che, grazie all'incantesimo, poteva tenersi l'amato tutto per sè.
Ciò che è meno noto, se non affatto ignoto, è che anche Guiomar se ne intendeva di magia (c'è chi sostiene che lui e Guingamor, signore di Avalon, sono la stessa persona), e ne approfittò per lanciare a sua volta un'incantesimo sulla gente della Valle.
Egli notò che le donzelle, una volta ottenuta la certezza della fedeltà dei propri amanti, non perdevano occasione di uscire dalla Valle senza Ritorno (loro potevano farlo, come pure potevano gli scudieri dei cavalieri imprigionati) e di intrattenersi con altri cavalieri erranti ragionando d'amore, ma più con le membra che con la favella.
:arrow: Così decise di aiutare i cavalieri della Valle dei Falsi Amanti (e, a questo punto, anche delle False Amanti) facendo sì che sulla testa di ciascun cavaliere tradito dalla propria damigella fosse visibile un bel paio di corna.
Purtroppo l'incantesimo non riuscì benissimo, infatti le corna di ciascun cavaliere erano visibili a tutti tranne che a lui stesso, cosicchè l'importante informazione era alla mercè del pettegolezzo di tutti, ma non a disposizione del diretto interessato.
A nulla valeva, poi, domandare agli altri, poichè chiunque, per tema di ferir l'orgoglio altrui (o, piuttosto, onde non esser coinvolto in sanguinosi duelli), era sempre pronto a rispondere con un immediato diniego ai cornuti che gli domandassero se per caso non vedesse traccia di corna sulle loro teste.
Ma il paese è piccolo - figuriamoci la Valle - e, si sa, la gente mormora. Così in poco tempo tutti sapevano che c'erano dei cornuti, ma nessuno sapeva se lui stesso fosse nel novero o meno.
Fu Lancillotto, l'amante dall'impeccabile fedeltà, ed altrettanto impeccabilmente lesto nell'occuparsi delle infedeltà altrui (tranne di quella della sposa di un tale sovrano di Logres), ad escogitare un modo per porre fine alla situazione incresciosa.
Orbene, seguendo i suoi consigli Guiomar dispose che tutti i cavalieri della Valle delle False Amanti si disponessero in cerchio, ognuno avendo affianco a sè la propria dama, e che sguainassero le proprie spade.
:arrow: Quando tutti furono pronti, così parlò Guiomar: «Cavalieri della Valle Senza Ritorno, oggi vi sarà data l'opportunità di vendicarvi dell'infedeltà delle vostre amanti! Dei valletti rulleranno i loro tamburi varie volte, facendo una pausa tra un rullo e l'altro. Chi, dopo un rullo di tamburi, ha la piena certezza di avere le corna, passi immediatamente la propria donna a fil di spada!»
Dopo 28 rulli di tamburi, nella Valle risuonarono le grida delle infedeli che, come i Cavalieri imprigionati, senza dubbio mai faranno ritorno dal terribile luogo incantato.
:?: Quanti erano i cornuti?
:roll: :roll: :roll:
:idea: Aggiungerò ora alcuni dati necessari per non banalizzare il problema.
1) Ogni cavaliere, se fosse certo di avere le corna, ucciderebbe senza esitare la propria donna.
2) Tutti i cavalieri sono dei logici perfetti, e tra loro sanno di esserlo.
3) La disposizione in cerchio dei cavalieri è tale che ognuno può vedere le teste di tutti gli altri.
4) I cavalieri non si parlano tra loro.
5) Le donne non intervengono in nessun modo (nessuna mostra segni di paura, etc.)
6) Lo ripeto (in una forma più chiara): tutti sanno che tra i cavalieri ce n'è qualcuno (quindi, almeno uno) con le corna.
7) Ovviamente le corna sono visibili, ma intangibili.