La collezione personale

[giucos20]

Cercando di limitarsi inizio con alcuni parametri da analizzare :

1 - Numero GdT : meglio pochi ma buoni o tanti ? Tralasciamo un attimo il costo ma lo stipaggio nelle librerie e la rigiocabilita annua son cose importanti - personalmente 34 ma alcuni mai giocati (5/6)........

2 - Meccaniche diverse o gruppi di giochi similari ? cerco di diversificare ma in realtà son dei gruppetti (2-3 x tipologia)

3 - Grandi classici o ultime novità : personalmente vado sul collaudato (se riesco lo provo) - le novità di Essen le prendo l'anno dopo se meritano e resistono (BGG docet)

4 - Ambientazione conta molto ? per me sì se è ben riuscita - altrimente molto meglio un "vero" astratto (tipici i giochi da scacchiera)

5 - Complesso/Complicato : eviterei - Se il regolamento ha più di tot pagine e tante eccezioni e magari tot pagine di FAQ........L'optimum è GERDTS (di solito son 4 pagine chiare e con esempi), WALLACE dopo aver capito il regolamento di solito è buono.

6 - Profondità/strategia/tattica - ci vuole un giusto MIX senza bachi e con buona interazione

7 - Eleganza - malgrado la discussione in corso mi sfugge l'abbinamento coi GdT (Puerrto Rico va già BENISSIMO nei 6 punti sopracitati)

8 Altro ?

 

[Chironis]

Parlerò della mia, e non di come penso debba essere in generale, perché ho un'idea abbastanza chiusa di collezione e quindi sono poco indicato per discorsi sui massimi sistemi; infatti penso di completare a breve quella che nella mia mente è la mia collezione ideale.
Poi chiaramente solo i pazzi o gli stolti non cambiano mai idea... :grin:

1- secondo me pochi ma buoni. Ne ho un 40ina e penso già che siano tanti, perché in linea di principio se un gioco mi piace preferisco rigiocarlo molto.

2- beh, con alcune decine di titoli si possono fare entrambe le cose. Personalmente ho privilegiato varie "nicchie ecologiche" soprattutto in relazione al numero di giocatori e alla tipologia di gioco, più che alla meccanica vera e propria, ma anche così ho ottenuto una certa varietà. Certo, mancano completamente alcune categorie, perché mi sono tenuto lontano dai filler (non li amo, ho solo splendor per le emergenze) e dai giochi solo per 2 (eccezione: Hive).

3- grandi classici senza dubbio, PIU' qualche novità quando mi rendo conto che è vero amore (es. The lord of the Ice garden)

4- Si e no. Punto a giochi che si possano dire belli nel senso di ben riusciti, guardo spesso ai migliori del loro genere. Questo può voler dire ambientazione sentita (Battlestar Galactica) o viceversa perfino poco attraente ai miei occhi (Puerto Rico). Ad esempio amo alcuni giochi ibridi che probabilmente non brillano né in un senso né nell'altro, ma mi danno un'esperienza di gioco appagante (Specie Dominanti, o auspicabilmente il prossimo March of the Ants, anche se in quest'ultimo l'ambientazione effettivamente dovrebbe essere molto integrata)

5- tendenzialmente evito i giochi complicati, a favore di quelli complessi, ma anche qui non mi tiro indietro se c'è da mordere un bel boccone sugoso (Starcraft). Diciamo che accetto la complicazione solo se effettivamente il gioco vale la candela.

6- istintivamente amo la tattica e l'alta interazione, ma poi capita che apprezzi più spesso giochi strategici e profondi, quindi anche qui direi che è bene coprire varie nicchie

7- mah. qui non mi pronuncio, sarà perché è un concetto molto variabile qui in tana, ma comunque non mi indirizzo verso un gioco perché teoricamente elegante. Ripeto, a me interessa l'esperienza di gioco appagante, e questa la trovo anche in titoli meno eleganti. Quindi...

8- aggiungo solo che in collezione io cerco di avere solo titoli che mi piace giocare, e non titoli che servano esclusivamente per evangelizzare babbani. Infatti, man mano che proverò tutti i giochi che ancora non ho provato, la mia collezione potrebbe tranquillamente diminuire invece di aumentare.

 

[brother_aleppius]

io sono sempre alla ricerca del gioco definitivo, ovvero quello che ti porti avanti negli anni e principlamente giochi solo a quello, un pò come andare a lavorare!! :rotfl: :rotfl: :rotfl:
la mia collezione consta di una 20 di giochi (ma se non fosse per una mera questione monetaria nei avrei circa il quintuplo!); cerco però di scegliere giochi che possano soddisfare non solo le mie caratteristiche ma anche quelle delle persone con il quale gioco, ci sono solo 3-4 titoli presi appositamente per me da giocare in solitario. per le tipologie anche qui cerco di mixare, diciamo che una tipologia di gioco per gioco (max 2) bastano: es 1 german filler, 1 american, 1 gioco di carte, 1 wargame, ecc.... (possibilmente che non si ripetano troppo es le havre e agricola si: le havre e caverna e agricola no!)
l'ambientazione va di pari passo con la scelta del gioco che faccio per i motivi sopracitati, diciamo che un gestionale della polita durante la guerra fredda non lo porteri ad usa serata di coppie, per scarso interessa da una platea femminile.
sono invece contrario a quelle scelte che molti utenti fanno, ovvero quella di comprare la prima cosa che si è vista, magari solo perchè qualcuno ha scritto/detto che è una figata, farci 2-3 partite e poi affascinarsi all'ultimo gioco uscito dicendo che è una figata, dimenticando totalmente il penultimo. per me un gioco ha valore nel tempo e rigioco sempre volentieri a tutto quello che ho scelto ponderatamente.
poi ovviamente come hai detto, tu solo i pazzi e gli stolti non cambiano idea! :grin:

 

[kadaj]

1 - Numero GdT : meglio pochi ma buoni o tanti ? Tralasciamo un attimo il costo ma lo stipaggio nelle librerie e la rigiocabilita annua son cose importanti. Io prediligo averne tanti... Ma non perchè ne voglio tanti, ma perchè non mi piace rigiocare spesso allo stesso titolo, anche la sua rigiocabilità è considerata alta.

2 - Meccaniche diverse o gruppi di giochi similari ? Digerisco tutto, quindi meccaniche anche completamente diverse per me sono le benvenute... :grin:

3 - Grandi classici o ultime novità : entrambe le opzioni... Prediligo il nuovo ma ho alcuni titoli nel mirino decisamente più datati... :grin:

4 - Ambientazione conta molto ? Non particolarmente... Conta molto di più la grafica... Più bella è più la preferisco... Poi può anche essere attaccata con lo sputo al gioco in sè...

5 - Complesso/Complicato : a seconda del gruppo con cui gioco mi muovo da regolamenti molto complicati a regolamenti mono-facciata.

6 - Profondità/strategia/tattica - sempre apprezzata...

7 - Eleganza - possiamo anche giocare in pigiama per quel che mi riguarda

8 Altro ? No :grin:

 

[MoonElf]

1 - Numero GdT : meglio pochi ma buoni o tanti ?
Tutti in teoria concorderanno che meglio pochi ma buoni, ma quando poi di fronte a una libreria piena hai sempre voglia di giocare a quello che non hai, cambia il concetto di "pochi"...

2 - Meccaniche diverse o gruppi di giochi similari?
Certo non tutti di un tipo, a meno di monomania. Ma ciascuno ha le sue preferenze e in quella direzione è normale che se ne abbiano anche molti di più.
Per me è molto importante pensare a quando potrei giocarlo: Twilight Imperium 3 è un gran gioco ma ci farei una partita all'anno, e le persone con cui potrei giocarlo già ce l'hanno. I party game magari sono un po' ripetitivi, ma se a capodanno vado a casa di amici babbani quella è la scelta giusta.

3 - Grandi classici o ultime novità
Come in letteratura, i grandi classici sono quelli che tutti incensano ma alla fine in pochi giocano. Dove 'poco' intende che, con così tante uscite interessanti e nuovi giochi in circolazione, c'è sempre di bello.
E devo ammettere che poche cose sono soddisfacenti come scoprire un gioco eccezionale e totalmente inaspettato.

4 - Ambientazione conta molto ?
In teoria sì, ma sono DAVVERO in pochi ad averla efficace.

5 - Complesso/Complicato
Nella varietà c'è il mio piacere di gioco...

6 - Profondità/strategia/tattica
Se non ci sono è un party game, e lo gioco più per ridere con amici.

7 - Eleganza
Quando alla fine di una partita varia e originale si finisce tutti in un range di pochi punti, c'è anche il piacere di realizzare quanto ben equilibrato è stato il gioco.

 

[Capricornus]

Io ho quasi 30 titoli e malgrado non li gioco tutti mi informo sempre sulle ultime novità.
Cerco di non far aumentare di tanto la mia collezione perché se no la mia ragazza mi lascia e poi perché effettivamente mi piace scambiare alla ricerca del titolo perfetto.cerco di avere due tre titoli per ogni genere e ci sto riuscendo.per quanto riguarda i classici secondo me sono bellissimi,ma spesso hanno grafiche orribili e non riesco a dire adesso li compro...meglio i nuovi,più attuali e che incorporano e magari migliorano le meccaniche più interessanti.per esempio farò un bel pensierino alla linea euro Classic di fantasy Flight.l ambientazione non é necessaria ma la grafica del gioco si.
I titoli per me non devono essere inutilmente complicati ma devono offrire tanta sfida e magari interazione diretta.
Ultima cosa che non hai scritto é secondo me,la variabilità.
Ti faccio un es..i coloni di catan é un gioco semplice con due regole,ma che offre sempre una nuova sfida,non si gioca mai con la stessa mappa ed é pieno di bastardate.per me un gioco perfetto dovrebbe essere cosi

 

[wolframius]

Cercando di limitarsi inizio con alcuni parametri da analizzare :

1 - Numero GdT : meglio pochi ma buoni o tanti ? Tralasciamo un attimo il costo ma lo stipaggio nelle librerie e la rigiocabilita annua son cose importanti - personalmente 34 ma alcuni mai giocati (5/6)........

Meglio un numero tale che si giochino tutti con una certa regolarità. Il concetto di "regolarità" dipende dal gioco: high frontier lo giocherò magari una volta all'anno, ed è giusto così, mentre un filler se non supera le 10 partite forse è il caso di liberarsene. Eccezione per i giochi fuori produzione con basse probabilità di ristampa (es. per me, A study in emerald).

2 - Meccaniche diverse o gruppi di giochi similari ? cerco di diversificare ma in realtà son dei gruppetti (2-3 x tipologia)

Per me l'ideale massimo sarebbe almeno un gioco per tipologia e più giochi per le tipologie che mi piaccioni di più. Eccezione i wargames che data la loro natura storica difficilmente si riesce a tenerne pochi, se si vuole coprire il più possibile. Tutti devono essere giocabili in 2 giocatori e ho un occhio di riguardo per i giochi solo per 2, visto che è la modalità di gioco più frequente per me.

3 - Grandi classici o ultime novità : personalmente vado sul collaudato (se riesco lo provo) - le novità di Essen le prendo l'anno dopo se meritano e resistono (BGG docet)

Essendo entrato nel vortice da poco i grandi classici spesso sono difficili da reperire, quindi il grosso dei miei giochi è successivo al 2005.

4 - Ambientazione conta molto ? per me sì se è ben riuscita - altrimente molto meglio un "vero" astratto (tipici i giochi da scacchiera)

Se la meccanica e il feeling di gioco meritano, l'ambientazione e la freddezza passano in secondo piano (es, per me, Merkator)

5 - Complesso/Complicato : eviterei - Se il regolamento ha più di tot pagine e tante eccezioni e magari tot pagine di FAQ........L'optimum è GERDTS (di solito son 4 pagine chiare e con esempi), WALLACE dopo aver capito il regolamento di solito è buono.

Ho una certa predilezione per il complesso in tutte le sue forme. Eviterei a tutti i costi il complicato non complesso.

6 - Profondità/strategia/tattica - ci vuole un giusto MIX senza bachi e con buona interazione

Personalmente trovo difficilissimo trovare giochi con una componente strategica preponderante sull'aspetto tattico. Ultimamente il focus è molto più sulla tattica.

7 - Eleganza - malgrado la discussione in corso mi sfugge l'abbinamento coi GdT (Puerrto Rico va già BENISSIMO nei 6 punti sopracitati)

è un certo non-so-che che si percepisce giocando. Una specie di armonia tra le regole, l'ambientazione e quello che c'è da fare per vincere.

8 Altro ?

Il mio assetto attuale è la ricerca di un nucleo di giochi "per la vita" e una parte della collezione a rotazione in modo da prendere le nuove uscite senza aumentare a dismisura il numero di titoli posseduti.

 

[Icarus]

Io col punto 1 sono gia a quota 190, e mi viene da citare:

Tutti in teoria concorderanno che meglio pochi ma buoni, ma quando poi di fronte a una libreria piena hai sempre voglia di giocare a quello che non hai...

Vien da se che ho sputtanato le riposte a tutte le altre domande. Ma so che molti di voi ne hanno molti di piu.
Propendo per i german veloci (60-90 min) e per alcuni party game.
In generale quello che mi spinge all'acquisto è che mi piace avere sempre un gioco per ogni occasione, quindi tendo a coprire essenzialmente tutte le permutazioni dei fattori:
-numero di persone
-durata
-meccanica
-portabilità
-difficoltà
e quando ho finito infilo nell'ordine anche l'ultima cazzata del momento :sisi:

Se nella vita non avessi comprato Boardgame, fumetti e videogiochi probabilmente la casa la compravo senza mutuo...

 

[Mucillagine]

1 - Numero GdT : ne pochi ne tanti, quelli che mi piacciono. In genere cerco di evitare di giocare spesso agli stessi titoli, per mantenerne una rigiocabilità alta.

2 - Meccaniche diverse o gruppi di giochi similari ? Meglio se le meccaniche sono diverse.

3 - Grandi classici o ultime novità : non fa differenza.

4 - Ambientazione conta molto ? No, non per forza. Ciò che deve funzionare sono le meccaniche se quelle sono farraginose può essere ambientato finchè vuole ma nella mia libreria non troverà posto.

5 - Complesso/Complicato : teoricamente mi andrebbe bene qalunque cosa (anche titoli semplici o semplicissimi) ma ho in prevalenza titoli complessi e complicati.

6 - Profondità/strategia/tattica - sono molto importanti, quasi fondamentali.

7 - Eleganza - la apprezzo ma non la ricerco in modo particolare

8- Altro? Vorrei che le bustine protettive fossero incluse nelle confezioni, invece di infestare la libreria come finti soprammobili...

 

[insania]

1 - Numero GdT : Difficile rispondere, difficile capire quale sia il giusto!
Personalmente sono appena arrivato ad una 60ina e mi sto obbligando a fermarmi almeno per un anno. Perché? Perché ormai la prima voglia di scoprire questo fantastico mondo si è trasformata in acquisto compulsivo (coadiuvato sicuramente da tutto il business che c'è dietro) e fermandomi a guardare la libreria strapiena mi chiedo? ma a quanti ho giocato veramente e quanti ne padroneggio? E non sto parlando dei titoli minori o di seconda scelta, parlo di uan collezione pesata pezzo per pezzo.

2 - Meccaniche diverse o gruppi di giochi similari ? Ho diversificato, da sempre, anche se i german gestionali sono i più numerosi. Ma se ho descent tutto espanso che senso ha prendere altri giochi simili? Per il resto credo di avere qualsiasi genere (a parte gli astratti) in modo da poter approcciarmi al meglio ai giocatori che mi sitrovano davanti

3 - Grandi classici o ultime novità : grandi classici o anche giochi dimenticati o poco attenzionati( chi ha detto Ventura?), ma di cui si sa già molto. Poche volte ho preso le novità e generalmente sempre delusioni sono state.

4 - Ambientazione conta molto ? Beh, se per ambientazione intendiamo quella dei migliori gdr, allora può contare solo in alcuni tipi di giochi (gli american trash per eccellenza). Per il resto (vedi i german più duri) difficilmente si potrà avere una vera e propria ambientazione, ma quando questa c'è (e intendo giustificare le azioni che si fanno) allora è sicuramente un punto in più

5 - Complesso/Complicato : sono partito da "se non è complesso non lo compro", al mio ultimo ordine di fillerini. Preferisco sempre giochi complessi che mi diano modo di poterci lavorare sù come si deve. E per complesso non mi riferisco a complicato. Prendiamo Tash Kalar (o lo stesso Concordia): due regolette, ma giocarci è più delle due azioni descritte. Certo il massimo per me sono giochi come: Dungeon Lords, CO2, Polis. Non mi spaventano, ma bisogna avere i giusti avversari.

6 - Profondità/strategia/tattica - Concordo per il mix, ma non si può negare che molti giochi fanno del loro punto di forza anche solo uno di questi aspetti

7 - Eleganza - forse uno dei punti tanto osannati, ma poi poco attenzionati. Il più importante. Cito ancora Concordia: lisco pulito, giochi e rigiochi. A differenza di alcuni altri capolavori spesso rifiutati al tavolo non per la loro bellezza, ma per la loro macchinosità

8 Altro? SI! Il gruppo di gioco! E' il gruppo che influisce sulla nostra collezione più di tutti i punti sopracitati, inutile nasconderlo!

 

[mattia5]

Difficile rispondere perchè i sentimenti contrastano fortemente con la logica. Se però parliamo della collezione ideale per me dovrebbe seguire queste logiche...
1 la risposta sarebbe meglio tanti e con tanto tempo libero in modo da poterli giocare. Attualmente avrò quasi 400 titoli (senza contare le espansioni) dei quali circa un terzo mai giocati per mancanza di tempo.

2 Per le meccaniche credo che si debba cercare di coprirne il più possibile avendo poi diversi titoli delle meccaniche/autori che si preferiscono

3 I grandi classici non possono mancare in una collezione che si rispetti, ma non guasta nemmeno qualche buona novità o qualche perla poco conosciuta

4 L'ambientazione conta in alcune tipologie di gioco. Se gioco un german puro posso soprassedere (anche se è sempre ben accetta), più mi allontano da questa categoria più pretendo un ambientazione appagante e ben amalgamata con le meccaniche (cosa sarebbe mice & mystics senza ambientazione).

5 Anche qui io direi che in una buona collezione devono coesistere giochi complessi e giochi più semplici.

6 Io apprezzo maggiormente giochi profondi e strategici ma devo ammettere che ogni tanto un buon filler caciarone ci sta. Forse di filler ne bastano pochi in collezione mentre di giochi profondi ne preferisco avere di più in libreria.

7 L'eleganza, e qui come al solito si potrebbe discutere per ore di cosa si intenda per eleganza ludica, è sempre ben accetta in tutte le tipologie di gioco. Un gioco elegante è un gioco che evita inutili frustrazioni (provate voi a gestire le risorse di glass road senza le rotelle...) e riesce ad appagarti a pieno. Per me un gioco DEVE perseguire il più possible l'eleganza ludica (segno anche di un buon play test) sia che sia un cinghiale sia che sia un fillerino (ovviamente nel primo caso è molto più importante).

8 L'ultimo punto dell'analisi la lascio invece per la gestione di una collezione. Se attualmente io ritengo la mia collezione completa (rispetto ai punti sopra elencati) ha senso continuare a comprare giochi? e se si quanti giochi all'anno servirebbero per tenere "aggiornata e fresca" una collezione? Vi limitereste ai giochi innovativi o un (ad esempio) Aquasphere va comprato? Io sinceramente credo che a collezione finita il numero giusto per un corretto aggiornamento sia una decina di titoli l'anno.

 

[nakedape]

Non ho molti parametri, ma in generale penso che non esista il gioco definitivo.
Esistono insiemi ed eventualmente incroci di insiemi.
Vediamoli:
- Insieme per numero di giocatori. L'idea che i giochi siano tutti scalabili è fuori dalle mie corde. Il 95% dei giochi funziona al meglio in un numero preciso di giocatori. Pertanto tengo giochi da 2, da 3, da 4, da 5 e in su.
- Per macro area: party games, introduttivi/gateway, family, hard gaming.
- Per genere: skill games, gestionali, ameritrash, wargames, deduttivi...
- Per durata: filler, semifiller, cinghiale da serata, giocone da giornata intera.
Cerco di essere coperto su ciascuna delle categorie di cui sopra (e relativi incroci) con i giochi top (o che io ritengo tali) magari spalmati sulle occorrenze. Giochi da giornata me ne servono pochissimi, filler molti di più, per dire.
In sintesi non esiste il gioco definitivo, ma la ludoteca definitiva copre ogni genere di occasione.

 

[nakedape]

.doppio post

 

[giupmat]

Innanzitutto mi complimento per la discussione, tutt'altro che banale: molto spesso mi sono ritrovato a fare un ragionamento similare principalmente per unire il limite umano di giochi da tavolo in collezione alla completezza in termini di tipologie/meccaniche/stile. Ho anche provato a proporre questo "dilemma" ai miei amici giocatori (tra cui posso annoverare i misurati e scacchistici miragan e gizeh, il più fumantino domnik, il collezionista angiox) sperando di poter trovare con il loro aiuto la formula finale, ma (ovviamente) senza molti risultati.
Risponderò sinceramente fornendo la mia opinione:

1. Sono propenso a credere che dipenda anche dal tempo che vi si dedica (o vi si può dedicare): sappiamo tutti che l'arte del gioco non è amica della fretta e perde di significato se non la si condivide; avere un numero di giochi superiore alla trentina e riuscire a goderne (per esperienza) vuol dire avere anche un gruppo di gioco vario, attivo e perseverante. Personalmente sono vicino ai 40 giochi e sono convinto che siano diventati troppi. Lo dimostra il fatto che ben tre di questi giochi non sono mai stati usati (per ora).
2. Se ritrovo il ragionamento lo riposto qui (altro forum, altro momento): secondo me con la propria collezione bisogna coprire quanto più possibile vari aspetti del nostro fantastico hobby: meccaniche differenti, tematiche differenti, numero di giocatori richiesti, ecc.. Insomma un po' il ragionamento di nakedape.
3. I grandi classici, quando sono davvero tali hanno il loro perché, ma ovviamente anche nel mondo dei giochi da tavolo la novità gioca un ruolo importante, soprattutto perché prima o poi tutto invecchia e viene surclassato da qualcos'altro che lo migliora. Ergo ci vuole il giusto mix di classici e novità ...senza perdere di vista il numero!
4. Per me l'ambientazione conta molto e, proprio come te, voglio che sia ben riuscita e dia un feedback grasso e succulento.
5. Non sono tanto per la suddivisione dei giochi secondo lo schema semplice/contorto più che altro mi piacciono i giochi con un regolamento scritto bene...
6. Sulla sesta ti copio.
7. Sull'eleganza non commento: troppo soggettiva. Dopo che l'elegantissimo (per me) Shogun mi è stato criticato per via della torre...

 

[buppu]

1- pochi, tanti, non cambia...l'importante è giocarli! non concepisco i post del tipo "devo ancora aprire caylus, agricola, catan, semenza, quantum, hyperborea ma vorrei comprar un gioco nuovo, quale mi consigliate?". boh, l'accumulo fine a sè stesso snatura un pò il senso del nostro hobby...

2- per me ci sta aver un esponente di una certa meccanica ma nella misura in cui mi fa capire se (mi)piace o meno. il variare fa più parte del fatto che vorrei aver la possibilità di accontentare quanta piu gente possibile(me compreso) al tavolo! no ai cloni ma sì a meccaniche simili.

3- testa dice "vecchio", cuore dice "nuovo". portafoglio dice "niente". Però il nuovo deve meritare, basta "W IL NUOVO! perchè? PERCHè è NUOVO!"...

4- Bah più che l ambientazione è l'argomento che fa la differenza per me (e per la mia donzella che mi obbliga a chiamare cani i draghi e ragionieri i maghi...aiuto)

5- Veloce. questa è la parola d'ordine. in realtà per abbracciar un pubblico piu vasto possibile tendo ad aver titoli "medi", non perchè sia babbo natale ma far incontrar i gusti miei e del mio gruppo proprio per giocare. Se citadels piace solo a me non lo prendo, idem se piacesse solo agli altri.

6- esattamente come la vedi tu. mix di tutto e interazione.

7- elegante sono io quando esco a cena con la donzella. mi pare si stia un pò consumando questa parola!

8- longevità a gogo. non deve essere un petardo! elementi modulari e buona scalabilità.

8 e mezzo- materiali giusti. vuoi il mio denaro? lo avrai ma meritatelo. metti rubini veri come PV e gli umpa lumpa al posto dei meeples e vuoi millemila euro? manifesterò la mia contrarietà con sgarbo a maleducazione.

CIAOOOO!

 

[acidshampoo]

1 - Ne ho 463.
Troppi? Sicuramente. Però gioco tantissimo (quasi tutte le sere). E' anche vero che se potessi selezionarne un quarto sarei già contento. Mi do come scusa che sono molto attento alle offerte ed è spesso da lì che scelgo i giochi da comprare, dopo essermi accuratamente letto i regolamenti (sempre!). Che poi la qualità dei giochi da tavolo di oggi (i german, in particolare) è così alta che è difficile anche basarsi sulle recensioni. Difficilmente m'incaponisco su un titolo che devo avere a tutti i costi e a prescindere dal prezzo.

2 - Meccaniche diverse. All'inizio escludevo un sacco di generi, poi ho scoperto che alla fine c'è roba che m'interessa ovunque. Piazzamento lavoratori, aste, maggioranze, deduttivi, negoziazione, speculazione e corse restano i miei generi preferiti. Di certo preferisco di gran lunga i german agli american. A parte Talisman, che è un mio debole.

3 - Non mi tolgo il cappello in automatico di fronte ai classici. Anzi, a volte ne ho pure un po' di antipatia. Troppe chiacchiere solenni addosso ai soliti titoli che guai a parlarne male (da Agricola a Puero Rico agli Splotter) mi fanno sempre più disinteressare di quei titoli e sempre più incuriosire sui loro competitor. E fra quelle scelte meno ovvie, ho trovato giochi bellissimi.

4 - L'ambientazione mi conta relativamente. L'importante è la meccanica, è quella che mi fa la differenza. Ma non amo gli astratti puri, li gioco ma non li compro volentieri, mi ci vuole qualcosa che distragga l'occhio (meglio se quel qualcosa lo fa Michael Menzel). Ovviamente quando trovo un german che è pure un capolavoro di ambientazione, tipo K2, sono il primo a innamorarmene.

5 - Sfuggo il complicato (che per me vuol dire macchinoso, inelegante), ma più passa il tempo e più mi piacciono i giochi complessi. Anche se non disdegno i family, non a caso Knizia resta il mio game designer preferito (seguito da Gerdts).

6 - Mi piacciono sia la tattica che la strategia. Chiedo solo che il gioco sia un duro lavoro, non una festa di punti. Vado matto per i giochi in cui, per una scelta sbagliata, puoi rendere inutile tanto del lavoro fatto fino a lì. Non a caso mi piacciono anche i giochi di scommesse.

7 - L'eleganza m'interessa, ma sempre meno. Ci sono giochi che, se fossero eleganti, sarebbero molto meno belli.

8 - Ultimo punto: questo forum! Per me tutto quello che avviene qua, tutti i consigli, i racconti, le discussioni, le attese per un nuovo titolo, per me sono un metagioco che vale quanto i giochi stessi. Se non ci fosse questo forum così vivo, stimolante e accogliente, forse la mia passione per i giochi da tavolo sarebbe un terzo di quanto è oggi. Oggi è una vera e propria dipendenza, ma è anche la dipendenza più bella possibile.