Posso chiederti cosa non ti è piaciuto?
Non mi è sembrato un PbtA ben fatto.
Fondamentalmente mi è sembrato mantenere un approccio più tradizionale.
Questo credo si rifletta anche sui libretti, che sono di stampo classico e non puntano a sviscerare nessuna tematica particolare.
Avendolo giocato con dei libretti "plain", per inserire solo in un secondo momento vantaggi e svantaggi, la cosa ha un po' messo in evidenza il fatto che le mosse base del gioco sono un po' troppo generiche e non spingono verso particolari tematiche.
Ad ogni modo il gioco è saturo di libretti (mi resta da comprendere l'effettivo valore di ognuno...) e una interminabile lista di "vantaggi e svantaggi", alcune di queste mosse le ho trovate interessanti, altre del tutto banali e/o simili l'una all'altra.
A me personalmente ha dato anche molto fastidio il fatto di ritrovarmi il personaggio con 10 attributi, trovo la cosa del tutto superflua.
Credo ci sia anche un vasto capitolo con una ricca presenza di elementi simulativi, con le statistiche dettagliate per le armi... l'ho saltato di netto.
Dal punto di vista dell'ambientazione, non mi ha particolarmente colpito.
Kult tratta temi maturi come l'orrore personale, le esperienze traumatiche, l'abuso, il suicidio e la religione. Questa esplorazione della psiche umana e dei suoi lati più oscuri è sicuramente un elemento che molti giocatori trovano stimolante e coinvolgente. Tuttavia, personalmente, il modo in cui queste tematiche vengono affrontate non ha suscitato il mio interesse. Sebbene la natura illusoria della realtà sia un aspetto molto interessante, elementi come la cabala ebraica, il dark goth, la magia nera e le atmosfere cupe si allontanano dal mio immaginario personale.
Ma immagino sia questa la principale attrattiva al gioco.