mork
Onnisciente
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Fondamentalmente io penso una cosa che il gioco debba essere divertimento.
Ora questo vuol dire tutto e non vuol dire nulla perchè ciò che per alcuni può esere divertenete può non esserlo per altri.
Il gioco di ruolo, però , agiunge un tassello all'insieme, è un gioco "cooperativo" o meglio molto spesso lo è, dove si collabora per un fine comune.
Da questo discorso occorre estrapolare un concetto: io nel Gdr preferisco inpersonare ruoli molto distanti dalla mia mentalità e comportamento usuali per provare il gusto di essere un qualcosa di diverso ed agire, pensare e comporarmi in modo diverso. Quindi io penso, cosa del tutto personale, che il gusto sia nell'impersonare un personaggio agli antitpoti di ciò che siamo e non uguale al nostro io veritiero.
Questa però è unìinterpretazione personale, ma si serve ad introdurre il secondo concetto.
Se vale il primo assioma allora è pur vero che ci sarà, necessariamente nel gruppo, colui che vorrà comportarsi da traditore preoccupandosi di colpire alle spalle un suo compagno nel momento peggiore possibile.
Cosa fare in questi casi? Beh io ho giocato con Master che assolutamente lo impedivano, creando situazioni così paradossali in cui il cattivo si comportava in modo retto perchè guarda caso aveva un suo tornaconto; vicevers ho giocato con master che davano il massimo della libertà creando però il caso nel gruppo dopo che le cattive azioni erano state svolte.
Dunque, la formula magica non l'avevano entrambi, ma diversamente da loro io penso che la verità sia nel mezzo. Se da un lato è vero che non si può impedire costantemente ai personaggi dei giocatori di seguire le loro inclinazioni se queste volgono indissolubilmente verso il male; vicersa si dovrebbe cercare di fare in modo che anche gli altri giocatori possano divertirsi, trovare un motivo per mantenere intatto il gruppo e continuare la storia.
Percè parliamosi chiaro se il giocatore di un cattivissimo si può anche divertire a colpire alle spalle i compagni, anche questi, dopo l'ennesimo episodio, possono trovare il medesimo gusto nello spiaccicarlo a terra e ridurlo in una poltiglia sanguinolenta. Risultato un nuovo personaggio.
Trovare invece una formula che diverta tutti è la cosa migliore, poi io non so dire quale sia, ma in molti ci hanno provato e penso che qualcuno ci sia anche riconosciuto.
"The blooy blade singer"
Ora questo vuol dire tutto e non vuol dire nulla perchè ciò che per alcuni può esere divertenete può non esserlo per altri.
Il gioco di ruolo, però , agiunge un tassello all'insieme, è un gioco "cooperativo" o meglio molto spesso lo è, dove si collabora per un fine comune.
Da questo discorso occorre estrapolare un concetto: io nel Gdr preferisco inpersonare ruoli molto distanti dalla mia mentalità e comportamento usuali per provare il gusto di essere un qualcosa di diverso ed agire, pensare e comporarmi in modo diverso. Quindi io penso, cosa del tutto personale, che il gusto sia nell'impersonare un personaggio agli antitpoti di ciò che siamo e non uguale al nostro io veritiero.
Questa però è unìinterpretazione personale, ma si serve ad introdurre il secondo concetto.
Se vale il primo assioma allora è pur vero che ci sarà, necessariamente nel gruppo, colui che vorrà comportarsi da traditore preoccupandosi di colpire alle spalle un suo compagno nel momento peggiore possibile.
Cosa fare in questi casi? Beh io ho giocato con Master che assolutamente lo impedivano, creando situazioni così paradossali in cui il cattivo si comportava in modo retto perchè guarda caso aveva un suo tornaconto; vicevers ho giocato con master che davano il massimo della libertà creando però il caso nel gruppo dopo che le cattive azioni erano state svolte.
Dunque, la formula magica non l'avevano entrambi, ma diversamente da loro io penso che la verità sia nel mezzo. Se da un lato è vero che non si può impedire costantemente ai personaggi dei giocatori di seguire le loro inclinazioni se queste volgono indissolubilmente verso il male; vicersa si dovrebbe cercare di fare in modo che anche gli altri giocatori possano divertirsi, trovare un motivo per mantenere intatto il gruppo e continuare la storia.
Percè parliamosi chiaro se il giocatore di un cattivissimo si può anche divertire a colpire alle spalle i compagni, anche questi, dopo l'ennesimo episodio, possono trovare il medesimo gusto nello spiaccicarlo a terra e ridurlo in una poltiglia sanguinolenta. Risultato un nuovo personaggio.
Trovare invece una formula che diverta tutti è la cosa migliore, poi io non so dire quale sia, ma in molti ci hanno provato e penso che qualcuno ci sia anche riconosciuto.
"The blooy blade singer"