Ad una "puntata" dalla fine della campagna di DungeonWorld giocata con mia figlia butto giu' qualche impressione sul gioco. :grin:
Innanzi tutto: perche' proprio DungeonWorld?
Mi serviva un sistema superleggero e con calcoli minimi/nulli che mi consentisse di giocare in un' ambientazione familiare: ho reputato che il sistema di DW (tirare 2d6 aggiungendo al massimo qualche numeretto) potesse andare bene e, a ben guardare, e' stata una buona scelta.
Inoltre, l' idea poi di dare ai giocatori (mia moglie e mia figlia) qualche autorita' in piu' sulla narrazione non mi dispiaceva affatto.
La campagna, ahime', e' durata tantissimo, con poche giocate molto irregolari: un po' per la scuola, un po' perche' si puo' giocare solo quando la figlia ne ha voglia. :sisi:
Si e' persa, quindi, la continuita' che solitamente si cerca tra adulti ma, considerando l' eta' (6) ci puo' stare.
Il problema e' sempre lo stesso: la soglia di attenzione dei piu' piccoli e' molto bassa e spesso si aggira intorno all' ora/ora e mezza: quando l' interesse viene meno, meglio sospendere anche se non si e' fatto molto. Poco ma buono.
La storia di partenza era molto semplice, tuttavia quello che ne e' uscito e' stato un misto fra le mie premesse (costruite con il metodo indicato nel manuale) e gli input dei giocatori. Anzi, a dirla tutta, un' intera sottotrama della campagna ha avuto origine proprio da alcuni elementi introdotti da mia figlia durante il processo di creazione del PG.
Le cose sono piu' o meno andate cosi' (cerchero' di essere il piu' breve e conciso possibile).
Il bosco attorno al villaggio dei PG viene invaso da una tribu' di Goblin. Gli elfi (che abitano nella foresta) e gli umani (del villaggio) devono collaborare seppur malvolentieri. Mi piaceva inserire una punta di razzismo e pregiudizio tra le varie culture per vedere come avrebbe reagito mia figlia.
Ripulito il bosco (e ripristinata la serenita' dello Spirito Guardiano della Foresta), i PG scoprono che i Goblin erano in combutta con un misterioso mago, Corvin, che in cambio di alcuni servigi aveva promesso loro un tesoro che avrebbero trovato presso un dimenticato Tempio della Luna, a Nord, oltre le Montagne. I PG si recano quindi al Tempio della Luna, trovano il tesoro e tornano in paese. Tornati al villaggio scoprono che un Lupo Mannaro sta mangiando tutte le pecore e le capre degli allevatori e sara' solo questione di tempo prima che qualcuno si faccia male sul serio.
Nel frattempo i PG fanno la conoscenza di qualche PNG (utile piu' che altro per integrare le loro scarse abilita' di combattimento) e risolvono il problema del Lupo Mannaro.
Responsabile della maledizione della Licantropia e' uno degli elfi del bosco. L' elfo rinnegato odia gli umani e con l' aiuto della misteriosa Strega delle Steppe e' riuscito a distillare una Pozione della Licantropia che ha poi somministato ad un povero contadino. Aiutato il contadino e fatto arrestare l' elfo, i due PG fanno una visitina alla Strega delle Steppe. La Strega si rivela pero' una semplice venditrice di pozioni e ingredienti magici, anche piuttosto simpatica. Risultato: la Straga viene graziata. Terminata la sottoquest della Licantropia, non rimane altro che andare a sconfiggere Corvin, cosa che avverra' nella prossima ultima sessione di DW.
Qualche considerazione sul gioco in se'.
La fase di creazione del personaggio e' stata molto piacevole. Le regole sono proprio due in croce e il metodo "a questionario" ha aiutato parecchio a definire i PG. Mia figlia ha optato per un' elfa Ranger accompagnata da un lupo. L' elfa era chiaramente ispirata a Tauriel dello Hobbit, il Lupo e' stato "importato" da Zelda and the Twilight Princess. Mia moglie ha scelto una Maga Umana.
La parte meno interessante paradossalmente sono stati i legami fra i personaggi. Probabilmente con gruppi piu' eterogenei e piu' numerosi i Legami riescono a fornire molti spunti di gioco. Nella nostra campagna sono stati piuttosto statici e un po' forzati. In effetti, a ben guardare, non c'e' molta scelta.
La meccanica, come immaginavo, e' risultata perfetta: semplice ed intuitiva. I momenti di gioco piu' interessanti sono stati quando l' azione proseguiva dopo un bel "successo parziale" coi dadi. Le domande che ho fatto ai giocatori per tutto il tempo hanno dato anche numerosi spunti che sono stati poi integrati nella campagna vera e propria (tutta la storia della Licantropia, un paio di PNG, alcuni momenti sparsi qua e la').
La fantasia dei bambini e' una spanna sopra a quella degli adulti e, mi tocca dirlo, credo giochino meglio di tanti "grandi".
Alcune situazioni di gioco hanno poi regalato momenti interessanti legati sopratutto al diverso modo di ragionare di adulti e bambini: cosa facciamo del goblin catturato? Lo facciamo fuori o no? E se avverte gli altri? Perche' quel tizio ci fa delle domande sospette? Dobbiamo mentirgli o gli raccontiamo la verita'? La Strega delle Steppe e' buona? E' cattiva? Aiuto il compagno in difficolta' o provo ad eliminare il mostro rischiando la sua vita? Per aiutare un contadino devo separarmi di un tesoro che ho faticato ad ottenere. Me lo tengo? Aiuto il contadino? Insomma tutti momenti gustosi in cui il diverso modo di approcciarsi a situazioni gia' vissute mille volte nei gdr e' stato parecchio interessante.
Per finire, un paio di note negative su DW: PNG e mostri.
I PNG sono veramente minimali. Se da un lato si puo' apprezzare la cosa quando ti serve al volo "qualcuno", dall' altro risultano davvero di difficile gestione nel gioco, lasciando al master troppo discrezionalita' su cio' che fanno/non fanno/subiscono. Stesso discorso per i mostri. Sicuramente i tag aiutano a creare degli scontri molto dinamici ed avvincenti, ma i valori numerici sono di difficile integrazione (Si', ho letto i vari articoli sul drago con 12 PF etc) e mi chiedo se non siano perfino inutili: per avere dei PF farlocchi (alla fine sono solo poco piu' di un countdown per quando far terminare lo scontro) non sarebbe allora meglio toglierli e sostituirli con una meccanica prettamente narrativa? Non so', c'e' qualcosa in loro che mi ricorda i TS del vecchio D&D.... :evil1:
Concludendo, direi che e' stata una bella esperienza. Avrei voluto piu' continuita' ma, chissa', magari in futuro...
Ora devo cercare un sistema/ambientazione per la prossima giocata. :caffe:
Ciaociao
--Krell
Innanzi tutto: perche' proprio DungeonWorld?
Mi serviva un sistema superleggero e con calcoli minimi/nulli che mi consentisse di giocare in un' ambientazione familiare: ho reputato che il sistema di DW (tirare 2d6 aggiungendo al massimo qualche numeretto) potesse andare bene e, a ben guardare, e' stata una buona scelta.
Inoltre, l' idea poi di dare ai giocatori (mia moglie e mia figlia) qualche autorita' in piu' sulla narrazione non mi dispiaceva affatto.
La campagna, ahime', e' durata tantissimo, con poche giocate molto irregolari: un po' per la scuola, un po' perche' si puo' giocare solo quando la figlia ne ha voglia. :sisi:
Si e' persa, quindi, la continuita' che solitamente si cerca tra adulti ma, considerando l' eta' (6) ci puo' stare.
Il problema e' sempre lo stesso: la soglia di attenzione dei piu' piccoli e' molto bassa e spesso si aggira intorno all' ora/ora e mezza: quando l' interesse viene meno, meglio sospendere anche se non si e' fatto molto. Poco ma buono.
La storia di partenza era molto semplice, tuttavia quello che ne e' uscito e' stato un misto fra le mie premesse (costruite con il metodo indicato nel manuale) e gli input dei giocatori. Anzi, a dirla tutta, un' intera sottotrama della campagna ha avuto origine proprio da alcuni elementi introdotti da mia figlia durante il processo di creazione del PG.
Le cose sono piu' o meno andate cosi' (cerchero' di essere il piu' breve e conciso possibile).
Il bosco attorno al villaggio dei PG viene invaso da una tribu' di Goblin. Gli elfi (che abitano nella foresta) e gli umani (del villaggio) devono collaborare seppur malvolentieri. Mi piaceva inserire una punta di razzismo e pregiudizio tra le varie culture per vedere come avrebbe reagito mia figlia.
Ripulito il bosco (e ripristinata la serenita' dello Spirito Guardiano della Foresta), i PG scoprono che i Goblin erano in combutta con un misterioso mago, Corvin, che in cambio di alcuni servigi aveva promesso loro un tesoro che avrebbero trovato presso un dimenticato Tempio della Luna, a Nord, oltre le Montagne. I PG si recano quindi al Tempio della Luna, trovano il tesoro e tornano in paese. Tornati al villaggio scoprono che un Lupo Mannaro sta mangiando tutte le pecore e le capre degli allevatori e sara' solo questione di tempo prima che qualcuno si faccia male sul serio.
Nel frattempo i PG fanno la conoscenza di qualche PNG (utile piu' che altro per integrare le loro scarse abilita' di combattimento) e risolvono il problema del Lupo Mannaro.
Responsabile della maledizione della Licantropia e' uno degli elfi del bosco. L' elfo rinnegato odia gli umani e con l' aiuto della misteriosa Strega delle Steppe e' riuscito a distillare una Pozione della Licantropia che ha poi somministato ad un povero contadino. Aiutato il contadino e fatto arrestare l' elfo, i due PG fanno una visitina alla Strega delle Steppe. La Strega si rivela pero' una semplice venditrice di pozioni e ingredienti magici, anche piuttosto simpatica. Risultato: la Straga viene graziata. Terminata la sottoquest della Licantropia, non rimane altro che andare a sconfiggere Corvin, cosa che avverra' nella prossima ultima sessione di DW.
Qualche considerazione sul gioco in se'.
La fase di creazione del personaggio e' stata molto piacevole. Le regole sono proprio due in croce e il metodo "a questionario" ha aiutato parecchio a definire i PG. Mia figlia ha optato per un' elfa Ranger accompagnata da un lupo. L' elfa era chiaramente ispirata a Tauriel dello Hobbit, il Lupo e' stato "importato" da Zelda and the Twilight Princess. Mia moglie ha scelto una Maga Umana.
La parte meno interessante paradossalmente sono stati i legami fra i personaggi. Probabilmente con gruppi piu' eterogenei e piu' numerosi i Legami riescono a fornire molti spunti di gioco. Nella nostra campagna sono stati piuttosto statici e un po' forzati. In effetti, a ben guardare, non c'e' molta scelta.
La meccanica, come immaginavo, e' risultata perfetta: semplice ed intuitiva. I momenti di gioco piu' interessanti sono stati quando l' azione proseguiva dopo un bel "successo parziale" coi dadi. Le domande che ho fatto ai giocatori per tutto il tempo hanno dato anche numerosi spunti che sono stati poi integrati nella campagna vera e propria (tutta la storia della Licantropia, un paio di PNG, alcuni momenti sparsi qua e la').
La fantasia dei bambini e' una spanna sopra a quella degli adulti e, mi tocca dirlo, credo giochino meglio di tanti "grandi".
Alcune situazioni di gioco hanno poi regalato momenti interessanti legati sopratutto al diverso modo di ragionare di adulti e bambini: cosa facciamo del goblin catturato? Lo facciamo fuori o no? E se avverte gli altri? Perche' quel tizio ci fa delle domande sospette? Dobbiamo mentirgli o gli raccontiamo la verita'? La Strega delle Steppe e' buona? E' cattiva? Aiuto il compagno in difficolta' o provo ad eliminare il mostro rischiando la sua vita? Per aiutare un contadino devo separarmi di un tesoro che ho faticato ad ottenere. Me lo tengo? Aiuto il contadino? Insomma tutti momenti gustosi in cui il diverso modo di approcciarsi a situazioni gia' vissute mille volte nei gdr e' stato parecchio interessante.
Per finire, un paio di note negative su DW: PNG e mostri.
I PNG sono veramente minimali. Se da un lato si puo' apprezzare la cosa quando ti serve al volo "qualcuno", dall' altro risultano davvero di difficile gestione nel gioco, lasciando al master troppo discrezionalita' su cio' che fanno/non fanno/subiscono. Stesso discorso per i mostri. Sicuramente i tag aiutano a creare degli scontri molto dinamici ed avvincenti, ma i valori numerici sono di difficile integrazione (Si', ho letto i vari articoli sul drago con 12 PF etc) e mi chiedo se non siano perfino inutili: per avere dei PF farlocchi (alla fine sono solo poco piu' di un countdown per quando far terminare lo scontro) non sarebbe allora meglio toglierli e sostituirli con una meccanica prettamente narrativa? Non so', c'e' qualcosa in loro che mi ricorda i TS del vecchio D&D.... :evil1:
Concludendo, direi che e' stata una bella esperienza. Avrei voluto piu' continuita' ma, chissa', magari in futuro...
Ora devo cercare un sistema/ambientazione per la prossima giocata. :caffe:
Ciaociao
--Krell