Impressioni Imperial 2030. Qualche impressione?

[Flatulo]

Non avendo trovato nessuna notizia ufficiale sulla Tana, chiedevo informazioni spicciole a qualche goblin di buona volontà che magari si è imbattuto nella versione futuristica di Imperial.
Premetto che non ho mai giocato al gioco originale, ma che mi ha sempre attratto molto, anche sulla base dei tanti commenti entusiasti.
Poi ecco che vedo la trasposizione nel 2030.
E' una ciofeca o è, come sembra, una interessante declinazione del tema?
Quanto stravolge il sistema originale di Imperial?

Cose così...

 

[El-DoX]

Re: Imperial 2030. Qualche impressione?

E' una ciofeca o è, come sembra, una interessante declinazione del tema?
Quanto stravolge il sistema originale di Imperial?

sulla seconda la risposta totale la trovi qui: http://www.boardgamegeek.com/thread/466879

per quanto concerne la prima può essere una ottima occasione per mettere le mani su un signor gioco, con tema e meccaniche leggermente diverse dall'originale.

 

[N3MO]

Re: Imperial 2030. Qualche impressione?

A quanto pare sembrerebbe una versione migliorata del vecchio Imperial, diciamo riveduta e corretta, con in più una nuova mappa al posto della vecchia.
L'ho ordinato, vedrò di persona.

 

[Tanelorn]

L'ho giocato ieri sera, è sempre bello ma preferisco la vecchia versione. Le nuove dinamiche di gioco (meno territori per nazione, più territori neutrali, diverso sistema di tassazione e pagamento per muoversi più di 3 sulla rondella) fanno sì che il gioco protenda verso il wargame allontanandosi un po' dalla gestione degli investimenti (che comunque rivestono un ruolo importante). Questa è la sensazione che hanno avuto tutti i giocatori (e che ho letto anche in giro su internet), ognuno tende a investire nella propria nazione e a farla crescere (economicamente e militarmente), mentre nel vecchio l'attenzione era incentrata di più sugli investimeni (cosa che si nota col fatto che mentre prima investor e taxation erano le due azioni principali, ora si fanno un sacco, ma proprio un sacco, di productione e manoveur).

 

[Flatulo]

Quindi chi volesse un gioco più "movimentato" e di appeal per noti guerrafondai, potrebbe trovare anche la cosa migliorativa? Lo dico perchè stavo cercando di scegliere quale dei due acquistare sulla base del mio gruppo...
Sempre giocabile in lingua?

 

[Galdor]

Quindi chi volesse un gioco più "movimentato" e di appeal per noti guerrafondai, potrebbe trovare anche la cosa migliorativa?

Con queste esigenze potreste prendere Antike!
E' come Imperial, ma senza investimenti.. :idea:

 

[N3MO]

L'ho giocato ieri sera, è sempre bello ma preferisco la vecchia versione. Le nuove dinamiche di gioco (meno territori per nazione, più territori neutrali, diverso sistema di tassazione e pagamento per muoversi più di 3 sulla rondella) fanno sì che il gioco protenda verso il wargame allontanandosi un po' dalla gestione degli investimenti (che comunque rivestono un ruolo importante). Questa è la sensazione che hanno avuto tutti i giocatori (e che ho letto anche in giro su internet), ognuno tende a investire nella propria nazione e a farla crescere (economicamente e militarmente), mentre nel vecchio l'attenzione era incentrata di più sugli investimeni (cosa che si nota col fatto che mentre prima investor e taxation erano le due azioni principali, ora si fanno un sacco, ma proprio un sacco, di productione e manoveur).

Invece quel che ho letto io sulla rete, un po' ovunque, è che questa nuova versione va a migliorare il vecchio gioco, affinandolo. Evidentemente abbiamo fatto letture diverse e. probabilmente, alla fine è questione di gusti personali. Personalmente invece non ho avuto ancora modo di provarlo.

 

[Richard]

Quindi chi volesse un gioco più "movimentato" e di appeal per noti guerrafondai, potrebbe trovare anche la cosa migliorativa?

Con queste esigenze potreste prendere Antike!
E' come Imperial, ma senza investimenti.. :idea:

Beh, Antike "movimentato" e "per noti guerrafondai" mi sembra una battuta... con le regole originali è parecchio scacchistico, e le guerre si fanno solo "one shot" su singoli obiettivi per accaparrarsi i punti finali.
Usando i dadi diventa si "movimentato", ma si tratta di una variante molto pesante per lo spirito di partenza.

Interessante invece la maggior interazione tra stati del nuovo Imperial, spero di giocarci prima o poi.

 

[Tanelorn]

Dipende da quelli che si considerano difetti del gioco base.
Come prima cosa io lo gioco sempre senza investor card, il che è un fattore da considerare.
Nel gioco base molti si lamentavano che:
1) la parte di guerra era poco importante
2) alla fine del gioco c'era un'accelerazione fatta di taxation/investor
Se questi due elementi erano considerati difetti, allora il 2030 migliora il base, se questi due elementi piacevano (come a me, io li considero caratteristici del gioco) allora il 2030 è peggio.
In sostanza le azioni taxation/investor ora sono meno importanti mentre spesso si fanno entrambe le azioni produzione/moviment sulla rondella ad ogni giro (cosa che prima non succedeva, di solito si faceva una sola produzione ed un solo movimento ad ogni giro). Questo porta ad avere meno soldi e a dare più importanza alla posizione sulla mappa, inoltre il nuovo modo di tassare (una volta che una nazione è grossa se continui a tassare prendi sempre il bonus, prima lo prendevi solo quando miglioravi la tassazione) si aggiunge a tutto ciò, col risultato che ogni giocatore tende a legarsi ad una nazione e farla crescere.
Sono curioso di provarlo con l'investor card, forse in questo caso l'immissione di denaro nel gioco (ogni volta che si attiva sono due milioni immessi nel gioco "gratuitamente) può migliorarlo, tanto anche giocando senza investor card di cambi mano delle nazioni non se ne vedevano tanti...
E' questione di gusti, ma per quello che io apprezzavo del gioco base (uno dei miei preferiti di sempre), il 2030 non è un miglioramento.

Per quanto riguarda Antike, direi che anche quello non è esattamente un wargame, tanto che se uno fa molto oro e compra le conoscenze e gli altri lo lasciano fare... vince lui anche senza nessuna guerra.

 

[Flatulo]

Vi risparmio discussioni in merito ad Antike, se state parlando In Topic: l'abbiamo già, ed è parso molto crucco, nell'appeal grafico e meccanico.
L'ambientazione di 2030 mi sembrava (rondella a parte) un po' più "pop".
Se invece si è aperta una questione teologica su Antike, assisto volentieri...

 

[Tanelorn]

Concordo, Antike è molto tedesco sia nell'aspetto, sia nelle meccaniche.
In questo senso Imperial secondo me è più tedesco di Imperial 2030. Fermo restando che anche in Imperial 2030 di tedescume ce n'è a pacchi e non è assolutamente un ameritrash (non lo definirei "pop", anche se la grafica sicuramente è meno germanica).

 

[N3MO]

Dipende da quelli che si considerano difetti del gioco base.
Come prima cosa io lo gioco sempre senza investor card, il che è un fattore da considerare.
Nel gioco base molti si lamentavano che:
1) la parte di guerra era poco importante
2) alla fine del gioco c'era un'accelerazione fatta di taxation/investor
Se questi due elementi erano considerati difetti, allora il 2030 migliora il base, se questi due elementi piacevano (come a me, io li considero caratteristici del gioco) allora il 2030 è peggio.
In sostanza le azioni taxation/investor ora sono meno importanti mentre spesso si fanno entrambe le azioni produzione/moviment sulla rondella ad ogni giro (cosa che prima non succedeva, di solito si faceva una sola produzione ed un solo movimento ad ogni giro). Questo porta ad avere meno soldi e a dare più importanza alla posizione sulla mappa, inoltre il nuovo modo di tassare (una volta che una nazione è grossa se continui a tassare prendi sempre il bonus, prima lo prendevi solo quando miglioravi la tassazione) si aggiunge a tutto ciò, col risultato che ogni giocatore tende a legarsi ad una nazione e farla crescere.
Sono curioso di provarlo con l'investor card, forse in questo caso l'immissione di denaro nel gioco (ogni volta che si attiva sono due milioni immessi nel gioco "gratuitamente) può migliorarlo, tanto anche giocando senza investor card di cambi mano delle nazioni non se ne vedevano tanti...
E' questione di gusti, ma per quello che io apprezzavo del gioco base (uno dei miei preferiti di sempre), il 2030 non è un miglioramento.

Per quanto riguarda Antike, direi che anche quello non è esattamente un wargame, tanto che se uno fa molto oro e compra le conoscenze e gli altri lo lasciano fare... vince lui anche senza nessuna guerra.

mi ha fatto piacere leggere il tuo parere, sei stato molto chiaro.

 

[Tanelorn]

 

[ZetaZeta]

Mi inserisco per riporre il quesito da un altro punto di vista.

Io ho giocato un paio di partite ad Imperial e l'ho trovato un gioco molto bello ma abbastanza impegnativo poiché le conseguenze delle azioni sono difficili da apprezzare appieno per me novizio.

Vorrei compralo per proporlo anche ad un tavolo che ha giocato per anni a Risiko. In questa ottica la versione 2030 mi pare più facile se è vero che c'e' più guerra e un poco meno economia.

Giusto?

 

[Tanelorn]

E' sicuramente più facile che un giocatore di Risiko si avvicini a Imperial 2030 che ad Imperial. Nel 2030 è più facile rimanere legati ad una nazione e fare il guerrafondaio rispetto all'Imperial originale. Questo non toglie che rimanga comunque fondamentalmente un gioco diverso, in cui la parte economica è importantissima.

 

[ditadinchiostro]

Riprendo il topic per chiedere, dopo un pò di tempo che è sugli scaffali, se Imperial 2030 è in definitiva migliore del precedente, oppure se le modifiche apportate non sono state migliorie e il precedente Imperial rimane insuperato.

Insomma volendo comprare uno dei due, quale dovrei prendere? Sono di diversi livelli di difficoltà?

Grazie!

 

[PaoloCol]

Riprendo il topic per chiedere, dopo un pò di tempo che è sugli scaffali, se Imperial 2030 è in definitiva migliore del precedente, oppure se le modifiche apportate non sono state migliorie e il precedente Imperial rimane insuperato.

Insomma volendo comprare uno dei due, quale dovrei prendere? Sono di diversi livelli di difficoltà?

Ho giocato poco, ma ad entrambi.

Come ti hanno scritto, le differenze sostanziali di regolamento sono la difficoltà a "girare lungo la ruota" di oltre tre caselle se stai gestendo uno stato grosso e il bonus che prendi ad ogni Taxation anche se non migliori lo stato.
Un'altra grossa differenza è che la mappa è circolare, quindi non puoi rintanarti in un angolo.

Se non conosci bene il gioco, allora butta la tua scelta sull'ambientazione. Ti piace l'inizio 900 prendi Imperial, se ti piace un'ambinetazione un po' futuristica Imperial 2030.

ciao,
Paolo

 

[renard]

Io preferisco il base, ma dipende da cosa cerchi. Se vuoi più guerra prendi il 2030, altrimenti l'altro. Eppoi rileggi il commento all'inizio del thread di tanelorn che spiega chiaramente le differenze.

 

[luca67]

ho sentito dire che in imperial 2030 c'è una regola che disincentiva dall'effettuare nel finale di partita la scontata combinazione taxation-investor, e che consiste nell'applicare il moltiplicatore dei punti vittoria al prezzo da pagare per saltare oltre il terzo spazio della rondella....ora, mi chiedo: secondo voi è possibile limitarsi a trasporre "paro paro" questo correttivo (più la variante Swiis Bank) all'Imperial classico giocando per il resto con mappa e regole e distribuzione di denaro iniziale "originali"...?...o ne risulterebbe stravolto qualche meccanismo...?

 

[Tanelorn]

Parte della strategia del gioco originale sta nell'accumulare soldi e capire quando iniziare a far partire il giro "taxation"/"investor" per chiudere la partita. Devi farlo sapendo che per farlo spenderai dei soldi (che a fine partita sono punti, quindi sono punti persi), inoltre mentre fai questa cosa gli altri stanno giocando. Io, e molti altri giocatori, consideriamo questa componente una parte del gioco, qualcuno invece pensa che sia un bug del fine partita. Nulla vieta di portare nel gioco vecchio quella regola, ma secondo me si perde una caratteristica (come ho già scritto, non apprezzo troppo quella regola nemmeno nel 2030).
Vorrei comunque sottolineare ancora come sia tutt'altro che banale far partire quella "chiusura di partita".