Scelta abbastanza difficile, poichè entrambi i titoli attirano facilmente giudizi agli antipodi: amore o odio.
Dando un'occhiata ai voti ed ai commenti in Tana, risulta un generale apprezzamento maggiore per il Castello, mentre Saboteur riesce a rifarsi tramite l'espansione che però ti premetto di non aver provato.
Parti prima di tutto dal presupposto che sono entrambi giochi che necessitano di un numero minimo di persone per girare bene: il Castello ti consiglio di evitarlo in meno di 6, mentre Saboteur l'ho sempre giocato dai 7 in su, quindi non so dirti se funzioni adeguatamente con meno persone.
Per il numero di giocatori ammessi, Saboteur arriva a 10 (12 con l'espansione), mentre il Castello del Diavolo, se acquistato nell'edizione italiana, arriva fino ad 8 (il numero di giocatori sulla recensione è fuorviante e fa riferimento alla versione tedesca del gioco, che comunque è bilingue e presenta anche testo inglese sulle carte).
Hanno un livello di difficoltà di spiegazione differente: Saboteur si apprende abbastanza facilmente mentre il CdD, almeno per la mia esperienza di "spiegatore" (parola che credo di essermi inventato, ma il concetto resta chiaro
), risulta un tantino più complesso e non immediato, per quanto in realtà nello svolgimento sia lineare ed abbastanza semplice.
La durata di gioco non è brevissima in nessuno dei due casi: Saboteur prevede la presenza di almeno tre manches e quindi si dilunga abbastanza, il CdD a volte entra in situazione di semi-stallo e si trascina stancamente.
Impressioni personali: prevedendo entrambi i titoli ruoli segreti, ovviamente risultano essere più intriganti rispetto ad altri giochi di carte.
Nel dettaglio:
1) Saboteur è un titolo che dipende MOLTISSIMO dalle persone intorno al tavolo, essendo basato soprattutto su una componente di bluff e sulla capacità (o esperienza) dei sabotatori: c'è chi proprio non riesce a mentire o a restare nell'ombra e viene castigato immediatamente. Insomma, ci vuole una certa poker face.. In quanto sabotatore, ti tocca decidere se uscire subito allo scoperto o attendere il momento giusto per rompere le scatole. L'esito della partita dipende anche molto dalla disposizione intorno al tavolo, poichè avere sabotatori seduti vicini che giochino consecutivamente rende tutto più difficile. Il sistema punteggio per attribuire la vittoria è a mio parere assurdo.
2) Il CdD ha un meccanismo molto interessante e spesso rende tutto davvero incerto fino alla fine. Ha certamente il difetto di rischiare di essere troppo lungo o troppo corto a seconda delle carte degli altri giocatori che riesci a vedere . Riesco comunque a trovargli un numero di difetti minore rispetto a Saboteur, poichè lo trovo più longevo e soprattutto leggermente più profondo. Anch'esso dipende molto dai giocatori al tavolo ma, al contrario di Saboteur, solo per un problema di lunghezza.
In conclusione, preferisco sicuramente il CdD. Tuttavia, nel tuo caso, consiglierei invece Saboteur (colpo di scena... :lol: ).
Trovo quest'ultimo più immediato per giocatori abituati a titoli leggeri e soprattutto più veloce nello svolgimento. Non ho mai trovato persone che si annoiassero NEL CORSO di una partita a Saboteur, mentre mi è capitato l'opposto per il CdD. Ti premetto, però, che Saboteur è uno di quei classici giochi che, almeno per la mia esperienza, rischia di perdere facilmente il suo appeal dopo aver fatto alcune partite.
Insomma: Saboteur più veloce ed immediato, ma meno longevo. Ideale per gruppi light.
CdD più difficile da spiegare e da padroneggiare per neofiti, più appesantito e lento nello svolgimento, ma se ti piacerà è più longevo.
Se ne hai la possibilità, puoi provare Saboteur on-line su Boardgamearena. E' il modo migliore per farsi un'idea.
Stando a ciò che hai richiesto consiglio comunque Saboteur.