Il mondo ludico è bello perché molto vario (esistono capolavori, giochi fatti bene, giochi dove ti accontenti ma anche esperienze meno interessanti).
Sabato sera, approfittando di una mezz'ora, mi incontro in ludoteca con un amico
Mi propone due giochi molto semplici ma, ahimè, assai deludenti.
Il primo della serata è Shards of Infinity.
Per chi non lo conosce è un clone (poco riuscito) di Star Realms
Deck building con tematica fantasy (un mazzetto di carte e una plancia fazione).
Il gioco è un classico scontro 1VS1, dove vince chi azzera la forza dell'avversario.
Rispetto al suo predecessore è inferiore per queste considerazioni (assolutamente personali):
1. Tematica fantasy non evocata dalle meccaniche.
2. Assenza di strumenti di contrasto dell'avversario. In Star Realms, le basi e le ammiraglie frapponevano un ostacolo e andavano distrutte prima di procurare danni al giocatore; qui, l'equivalente sono "i Campioni" che attribuiscono piccoli vantaggi se giocati in combinazione tra loro ma che possono essere ignorati dall'avversario che continuerà a farti danni senza curarsi della loro presenza.
3. Sinergia tra carte della stessa classe/colore è assai blanda, salvo casi rari, e, sicuramente, meno incisiva di Star Realms, in cui l'efficacia combinatoria delle carte era maggior gratificante e proficua.
4. Permanenza: una risorsa che consente di acquisire sia uno dei due boss di fazione o di accresce la forza di qualche carta, ma niente di così rilevante.
5. Ergonomia discutibile: a differenza di Star Realms che ha, in dotazione, carte segnare i punti, se proprio non si voglia utilizzare l'ottima app, in Shards of Infinity, i punti sono segnati in un incavo della plancia fazione, praticamente invisibile all'avversario: ho dovuto chiedere continuamente al mio amico quale fosse il suo punteggio, rendendomi tutto assai fastidioso e poco emozionate.
6. Lentezza, macchinosità, poca varietà degli effetti delle carte.
Un'esperienza poco gratificante che non mi ha dato neppure l'interesse a impegnarmi più di tanto e, infatti, ho subito due sonore sconfitte.
Pensavo di essere soddisfatto per quanto accaduto: nel senso è andata, peggio non si può e invece il mio amico esce dal cilindro un altro fantastico gioco: SETUP.
Il gioco è stato rovinato da una frettolosa consultazione del regolamento per la foga del mio amico di provare questo gioco che, evidentemente, giaceva inutilizzato da quando lo aveva improvvidamente acquistato.
Si tratta di un set - collection, nel quale si fanno punti, realizzando scale o sequenze di numeri uguali, come nel poker, ramino, scala 40, ecc. ma utilizzando le carte, ma piazzando tessere all'interno di una plancia centrale nella quale tutte le caselle sono collegate tra loro.
La strategia praticamente non esiste: ci si trova delle tessere e bisogna piazzarle, cercando di fare quanto di meglio possibile.
Dispiace ma, al di là delle meccaniche, il gioco è stato poco divertente, privo di varietà strategica e mi ha dato l'impressione di scarsa longevità.
L'esperienza del sabato, dal punto ludico, non è stata delle migliori ma è giusto provare tutto e valutare, criticamente (nel senso più ampio del termine), cosa possa piacere e cosa non vada più giocato.
La serata è stata, in ogni caso, defaticante e rilassante ed è quello che, poi, conta davvero.
Alla prossima!