Generale Grandi autori corrisponde a grandi giochi?

[Locompetitivo]

Ciao, oggi ho visto l'annuncio di un gioco di Knizia che passa da 49 euro a 17...


L'anno scorso ho provato Millefiori, sempre di Knizia, e mi ha deluso (ovviamente gusti personali).

Mi sono chiesto ha ancora senso aspettarsi dai grandi autori protagonisti degli anni 90 e della prima decade degli anni 2000 un capolavoro?

Ho citato Knizia perché mi pare quello che produce di più e che punta molto sul nome per vendere, basta guardare la copertina del gioco... Potrei citare Kramer, Cathala, Wallace, Friese o Konieczka o Rosemberg...

A volte penso quasi di scansarli, sono prevenuto... Voi cosa ne pensate?

 

[linx]

I grandi autori hanno grande esperienza e raramente "sbagliano" il gioco.
L'esperienza li porta ad una maggiore sensibilità verso i giochi per il grande pubblico. Anche l'eta in realtà porta a farsi piacere giochi dove l'intelletto non viene stimolato da utili ma poco divertenti calcoli in favore di miglior flusso di gioco.
Acquisisci poi col tempo la tendenza a risolvere certi "problemi" in modo simile e ad accontentarti di spingere su una o due variazione a gioco.
I giovani autori non hanno questi vantaggi e questi "limiti".

Quindi dipende cosa consideri "capolavori". Nei giochi da tavolo a parer mio dovrebbero essere giochi con un setup, scarso, spiegazioni rapide e una profondità tale da non stufare senza incappare in paralisi da analisi.

 

[MMGrizzly]

Pensa che Knizia ha fatto anche Mlem
Mi sembra normale che se lo stesso autore fa 20 giochi in un anno non possano essere tutti e 20 capolavori. Una volta si facevano giochi che dovevano durare il più possibile. Oggi c'è un "mordi e fuggi" anche in questo settore. Si cerca sempre il gioco nuovo.
Ormai escono giochi a ritmi esagerati...

 

[mistake89]

Ciao, oggi ho visto l'annuncio di un gioco di Knizia che passa da 49 euro a 17...

Questo non c'entra nulla con l'aspetto ludico né di game design. È mercato.


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[Locompetitivo]

Questo non c'entra nulla con l'aspetto ludico né di game design. È mercato.


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Si scusami, mi ha fatto pensare a questa cosa perché ad esempio a Terraforming Mars una svalutazione del genere non sarebbe mai accaduta... Ne deriva che è un gioco poco ricercato altrimenti non avrebbe cali... Concordo però che questo è mercato

 

[Naki85]

L'anno scorso aveva subito la stessa super svalutazione Alone che ora è esaurito e fuori produzione.

Immagino che anche questo farà la stessa fine una volta esaurite le scorte.

Mi pare di capire che Ghenos faccia questa manovra commerciale in vista di ModenaPlay probabilmente per svuotare i magazzini di titoli che hanno poco mercato.

 

[Francesco Rimini]

Ho citato Knizia perché mi pare quello che produce di più e che punta molto sul nome per vendere, basta guardare la copertina del gioco... Potrei citare Kramer, Cathala, Wallace, Friese o Konieczka o Rosemberg...

A volte penso quasi di scansarli, sono prevenuto... Voi cosa ne pensate?

Knizia è il mio autore preferito, e dico serenamente che gran parte dei suoi giochi sono tranquillamente evitabili. Quello però che puoi aspettarti da lui (e dagli altri citati) è solidità, sono grandi autori che non lasciano nulla al caso e difficilmente i loro titoli avranno problemi o sbilanciamenti. Aggiungo che puntando sui nomi classici potrai trovare dei pattern che possono adattarsi o meno ai tuoi gusti ludici. In un gioco di Knizia cercherai soprattutto gestione del rischio, tensione nelle singole mosse, interazione e semplicità di regolamento.
Secondo me l'assedio di Runedar tra l'altro è un ottimo gioco (inquadrato nel suo genere e peso) e vale ben più di quei 15€ richiesti

 

[Lagoon]

I grandi autori hanno grande esperienza

E grandi mutui

 

[pomilius]

Sinceramente io non ho questa smania ossessiva che porta alla continua ricerca di capolavori.
Personalmente ho smesso pensare a questa caratteristica ma vado alla ricerca di un buon gioco, la cui valutazione è e sarà sempre soggettiva.
Non possono uscrire sempre giochi che rimarranno nella memoria, credo invece sia fondamentale ritrovare qualcosa in un gioco che lo caratterizza e distingue dagli altri, pure se hanno ad esempio la stessa meccanica; e credo che ogni gioco, anche il più semplice, sia comunque diverso dagli altri giochi semplici.
E, come diceva qualcuno prima, i grandi autori ci mettono sempre qualcosa in più.

 

[Jibril]

Come per ogni cosa dipende. Ci sono autori che stanno al passo con le innovazioni, altri che continuano a fare le loro cose. C'è chi perde il tocco e chi lo mantiene.
In ogni caso se un autore è considerato bene, o lo è stato, sicuramente è giusto avere curiosità e interesse. E poi con tutta sta cultura dell'hype iper tossica anzi attendere due-tre giochi buoni ma magari non eccezionali che mille di m