Indonesia: in realtà non è prettamente economico ma è talmente elegante che merita comunque la citazione...
Tulipmania: l'ho provato ad Essen l'anno in cui NON è uscito perché non avevano ricevuto le copie finite e non mi ha detto quasi nulla...
Black Friday: non l'ho ancora provato ma fonti MOLTO attendibili me ne parlano piuttosto bene e mi dicono che è decisamente meglio di Tulpmania...
Hab & Gut: buon gioco italiano (di Carlo Rossi) uscito un paio di anni fa, manipolazione delle azioni con informazioni parziali sull'andamento del mercato (ogni giocatore conosce solo parte delle carte che modificano l'andamento dei prezzi), ha anche il pregio di essere piuttosto snello...
Wealth of Nations: il regolamento 1.0 era molto molto statico e il gioco mi ha un po' deluso; mi dicono che la versione 2.0 lo migliora notevolmente; come Indonesia, però, non è prettamente un gioco azionario ma commerciale
Container: altro gioco commerciale, alcuni lo esaltano, altri lo detestano, io semplicemente lo trovo il gioco più brutto, arido e statico che abbia mai provato (o quasi)...
Greed Incorporated: forse la maggiore delusione dei miei acquisti degli ultimi anni, il gioco è molto confusionario e pressapochistico; l'impressione è che i ragazzi di Splotter, entusiasmati dal tema satirico e dal momento economico abbiano giocato qualche partita di playtest in meno di quanto necessario...
Master of Economy: per alcuni versi molto bello (la parte commerciale), per altri discreto ma un po' macchinoso (la parte economica) per altri ancora inutilmente complesso e un po' dilettantesco (tutto il contorno del gioco); merita comunque almeno una partita per farsene un'idea...
18XX: i classici sono molto interessanti per la parte azionaria, se si predilige la parte azionaria il più interessante è sicuramente 1870 che permette la protezione delle azioni e il riacquisto e reimmissione delle azioni da parte delle compagnie...
18C2C: follia artigianale che sostanzialmente accorpa tutte le mappe dei 18XX americani integrandole e tutte le regole sulla parte azionaria, permette anche la fusione delle compagnie; assolutamente da provare se si è invasati con i ferroviari e si hanno una 30 di ore di tempo libero e un tavolo da conferenze per la mappa (3 fogli A0)...
1817: pare sia in imminente (o quasi) uscita, esiste una versione PnP con regolamento ancora non definitivo; alla lettura del regolamento sembra il ferroviario definitivo per quanto riguarda la parte azionaria: compagnie con differente numero di azioni e la possibilità di vendere azioni allo scoperto (cioè sesnza possederle ma impegnandosi a comprarle in futuro) sono le due particolarità più ecclatanti rispetto agli altri; personalmente non vedo l'ora...
Questo è quello che mi è venuto in mente...
Lucio