giochi da tavolo.. devo pensare quindi evito!!

[LordDrachen]

Personalmente non riuscirei a stare con una persona che non rispetta e/o non capisce l'importanza dei miei interessi.
E' sempre bene non essere l'unico interesse di una persona e non essere funzionale ai suoi interessi.

Si stigmatizza spesso l'improduttività dell'attività ludica, dimostrando ignoranza, superficialità e conformismo. Augh. Senza offesa per nessuno.

 

[mattia5]

Io francamente ho in soggiorno in bella vista tutti i miei 183 giochi (ben impilati sopra le librerie, sono così belli che la mia compagna li ha accettati come "complemento di arredo") e faccio in modo che chiunque entri in casa non possa non vederli. Purtroppo in italia l'ignoranza ludica ed il "bigottismo" sono ai massimi livelli e chiunque non si uniformi agli interessi "accettati" è etichettato come anormale.
Difficile capire come uscire ad ubriacarsi e tornare a casa in macchina alle 3.00 di notte rischiando il ritiro della patente e la propria incolumità sia accettabile per un 30enne mentre ritrovarsi in una ludoteca con amici sia da immaturi, ma così è.
Le persone che entrano in casa mia hanno sempre lo stesso sguardo misto di incredulità, disappunto e compatimento alla vista dei giochi, ma io mi comporto in maniera del tutto normale e non tocco l'argomento a meno che non siano loro a farlo.
La verità è che le persone vanno "educate" al gioco. Nessuno si preoccuperebbe o direbbe nulla nel vedere una bella scacchiera o un set da poker perchè sono ormai "accettati".
Il modo migliore che abbiamo per farci "capire" e magari suscitare interesse è quello di andare fieri delle nostre passioni e di mostrarle il più possibile senza il timore dei giudizi.
Vi posso garantire che da quando i giochi sono in bella vista il numero delle volte che sono riuscito a proporli è aumentato enormemente perchè a fronte di qualche domanda o battuta sono riuscito a suscitare l'interesse, poi se qualcuno proprio non vuole capire chiudo la discussione con un po' di autoironia e facendo passare per santa la mia donna che accetta questa mia infantilità.
Le parole magiche restano comunque sempre "5 minuti" questo è il tempo che chiedo ai babbani criticoni per provare un gioco che è proprio lì a portata di mano (di solito dixit, coloretto, survive, dobble, fantascatti, jungle speed, perudo, carcassonne, ticket to ride, lettere da WC oppure qwirkle).
Se posso dare un consiglio non sforzate mai i babbani a provare un gioco e fate in modo che la curiosità nasca spontanea in loro (per esperienza se non c'è un minimo di curiosità di base non reggeranno nemmeno la spiegazione del regolamento di coloretto).
Ormai i miei giochi sono diventati così "normali" nella mia vita che nemmeno la mia compagna si preoccupa più degli sguardi altrui e, anche se non condivide con me questa passione, ogni tanto qualche partita la fa.

 

[MassyET]

Io mi reputo abbastanza fortunato.
La mia ragazza si è avvicinata ai gdt tramite ticket to ride e carcassone, ed ora giochiamo a catan (carte), letters from whitechapel, puerto rico, i coloni di catan, citadels, e qualcun altro.
Ad oggi guardando ticket to ride mi ha detto "sai, che non lo trovo più soddisfacente oggi?" (LA AMO!!).
A casa dei miei propongo sempre qualche giochino e il risultato è stato:
i coloni di catan (+ espansione marinai) se lo sono comprato e ci giocano una sera si e una no (età media 55 anni);
si sono comprati dixit (con partite esilaranti);
hanno preso dobble;
hanno giocato con entusiasmo a 6 ninnmt! (o come si scrive).
Hanno anche ricomprato il vecchio Monopoly, presi dalla nostalgia e dal ricordo piacevole nel giocarlo 30 anni fa... ma l'hanno trovato noiosissimo!!!

Tutto sta nel capire chi hai di fronte e tirare fuori il giusto gioco

 

[MaMart]

Io francamente ho in soggiorno in bella vista tutti i miei 183 giochi (ben impilati sopra le librerie, sono così belli che la mia compagna li ha accettati come "complemento di arredo") e faccio in modo che chiunque entri in casa non possa non vederli. Purtroppo in italia l'ignoranza ludica ed il "bigottismo" sono ai massimi livelli e chiunque non si uniformi agli interessi "accettati" è etichettato come anormale.

Stessa tecnica! :grin:
Comunque io vivo la cosa in maniera mooooolto tranquilla.
Lessi in un fumetto ( :grin: ) questa definizione che ho imparato a memoria: "La normalità è solo una questione numerica, ovvero è la maggioranza dei comportamenti selezionati entro uno spazio e tempo definiti".
Ne ho fatto un mantra....e vale per quasi tutti i mei hobby.
A qualcuno piace spendere 30€ per andare a vedere 22 tizi che corrono dietro ad un pallone, io magari li spendo per una raccolta di Frank Miller.
A qualcun'altro piace farsi venire l'epilessia per giocare a iper-mega-sparatutto sulla Console X, io sto mettendo insieme da anni tutti i giochi che non arrivavano a pesare 1MB e che si, erano Arte!
E' così...loro non capiscono me, io non capisco loro.
Ma non ci perdo un minuto di sonno.
Non la metterei neanche sul piano "intellettuale"....perché vi giuro che se mi mettono in mano un Joypad della PS3 ci metto 1 settimana solo per imparare i tasti.
Raramente mi è capitato di scontrarmi con gente che veramente per pura e semplice ignoranza tentava di ridicolizzare un mio hobby.
Ma che gli vuoi dire ad uno che ti sfotte perché vede un fumetto sul divano!?
Niente...se non che era MAUS....che ha vinto lo Special Award del Premio Pulitzer.
Oppure ad uno che fa "l'adulto" perché tu hai "Twilight Struggle" sul tavolo e lui pensa che sia sul film dei vampiri....
Non posso fare di un tuo limite un mio problema.
Se trovo con chi giocare bene, sennò di giochi in solitario ne ho una marea e tendo a stare piuttosto bene con me stesso o, al limite, con la mia ragazza.
Vivo in un "paesotto"...quindi ho imparato da tempo ad acquistare solo giochi dal solitario in su o da 2 in su.

 

[Agzaroth]

Non posso fare di un tuo limite un mio problema.

grande Mamart, questa me la segno.

 

[Aibindrye]

MaMart sembra di leggere.. me!
Fumetti, abandonware, piccolo paese e quant'altro..

E sia: "Non posso fare di un tuo limite, un mio problema".

FANTASTICA :grin:

 

[scalper]

Penso che come per la maggior parte degli hobby (vedi modellismo, fumetti ecc..)
C'è sempre qualcuno che storce il naso. Io non ho nulla contro i tifosi se non contro quelli che se si trovano in gruppo parlano esclusivamente di calcio per ore...non capisco cosa ci sia di costruttivo..
Almeno giocare a calcio è un momento di socializzazione così come i gdt.
Se devo giocare da solo preferisco leggere un libro.
Comunque io sono riuscito a far giocare chiunque con Dixit e Dobble...gli altri sono già molto impegnativi per chi non ha voglia di digerire regole su regole.
Purtroppo a me divertono tutti i gdt ma adoro cose più complesse vedasi Bora Bora, Puerto rico e co.

 

[MaMart]

grande Mamart, questa me la segno.

E sia....

ahahahhaahha :grin:

Non ne abusate che vi assicuro che chi la riceve in cambio di una battuta "fastidiosa" non ci rimane affatto bene!

 

[Elijah]

dove sbaglio? troppo difficili? cervellotici? roba da vecchi? gente poco adatta?

In linea di massima reputo che sia più difficile convertire qualcuno all'hobby del gioco da tavolo che trovare nuove persone con la propria passione (nuove amicizie si creano con interessi comuni).

Voler modellare a proprio piacimento amici che si conoscono da tempo e che non hanno mai giocato, lo trovo un po' discutibile (quelle amicizie non si basano sul gioco, bensì probabilmente su altri interessi in comune).
Proporre va bene, insistere quando si vede che non c'è interesse, un po' meno.

Se proprio deve essere, è meglio iniziare con giochi leggeri che con giochi pesanti. Chi è predisposto giocherà in seguito anche ai giochi pesanti. Chi invece quelli pesanti non li vuole vedere, potrà forse godersi almeno quelli leggeri.
Esempi di giochi leggeri:

- Riff Raff (2-4, 30 min) - gioco di destrezza, componenti belli e attraenti
- Lo Chef Pasticcione (2-4, 30 min) - gioco di destrezza, componenti belli e attraenti
- King of Tokyo (2-6, 30 min) - gioco tematico light
- L'Isola Proibita (2-4, 30 min) - cooperativo light
- Pinguin Pescatore (2-4, 20 min) - gioco di strategia light, componenti belli
- Augustus (2-6, 30 min) - tombola con elementi tattici
- Dixit Odyssey (3-12, 30 min) - gioco di creatività
- The Resistance (5-10, 30 min) - gioco di bluff
- Skull & Roses (3-6, 30 min) - gioco di bluff
- Hanabi (2-5, 25 min) - gioco di carte cooperativo
- Room 25 (1-6, 25 min) - gioco tematico light
- Sparala Grossa (3-12, 20 min) - gioco di narrazione
- Fantascatti (2-8, 20 min) - gioco di destrezza
- Dobble (2-8, 15 min) - gioco di destrezza
- Jungle Speed (2-8, 10 min) - gioco di destrezza
- Mow (2-5, 15 min) - gioco di carte, originale la scatola che fa il verso
- Qwixx (2-5, 15 min) - gioco di dadi
- Extra (1-6, 10 min) - gioco di dadi
- Würfel Bingo (1-4, 20 min) - gioco di dadi
- Perudo (2-6, 15 min) - gioco di bluff con dadi
- Martian Dice (2-6, 10 min) - gioco di dadi
- Zombie Dice (2-6, 10 min) - gioco di dadi

- Carcassonne (2-5, 45 min) - grande classico
- Takenoko (2-4, 45 min) - componenti e grafica attraenti
- Ticket to Ride (2-5, 45 min) - grande classico
- Semenza (3-7, 45 min) - grande classico
- Qwirkle Travel (2-4, 45 min) - gioco astratto
- Taluva (2-4, 40 min) - gioco di strategia light
- Duplik (4-10, 45 min) - gioco di disegno

- Mr. Jack (2, 30 min) - gioco di strategia
- Hive Pocket (2, 20 min) - gioco astratto
- Quarto Pocket (2, 20 min) - gioco astratto
- Le Città Perdute (2, 30 min) - grande classico
- Jaipur (2, 30 min) - gioco di carte leggero

 

[frankiedany]

Commentano anche indirettamente semplicemente sbuffando quando mi vedono a leggere un manuale, o a giocare con qualcuno a cui piace. Sembra che provino odio per le mie scatole, si sbuffa quando magari al mare tiro fuori un giochino; sono io quello "fissato" che non è proprio riuscito ad evitare di portarselo al mare.
D'altra parte si sa, al mare sugli scogli l'attività è appiccicarsi come una patella ad uno scoglio e aspettare di essere fusi per poter vantare l'abbronzatura da figo. Queste a me sembrano fissazioni.
Sono stato criticato che spendere 30 euro per una scatola gioco è una follia, ma poi non mettono in discussione una serata in discoteca da 20-30 euro che fanno loro, o il pacchetto di sigarette che si fumano ogni giorno per una spesa ben superiore alla scatola che invece resta riutilizzabile nel mio armadio.
E allora mi viene da pensare. Quanto costa il divertimento? posso andare al cinema e spendere 8 euro per 1 ora e mezza di film, posso andare a cena fuori un paio di ore e spendere 30 euro, posso andare a ballare e spendere 20 euro, allora perchè non posso spendere 20-30 euro e prendere un gioco che non si consuma e posso usare piu volte senza doverlo riacquistare? Perchè viene snobbato, ansi, genera cosi tanto odio da dover essere commentato anche quando faccio in modo che non tanga chi non deve tangere?

pure x me i soldi in discoteche \ ristoranti \ cinema ecc...sono un bel pò....e alla fine almeno i giochi ti restano = quello che hai speso mediamente si equivale ad una serata ( o due ) di intrattenimento in locali ecc....xò intanto comunque ti sei intrattenuto: hai giocato....xciò ... ciascuno fa bene a intrattenersi come gli piace :grin:
il fatto è che la gente non si dovrebbe permettere di schifare le cose altrui solo perkè non corrispondono a ciò che va x la maggiore o è di moda o consuetudine :tuktuk_sm:

 

[RisenPhoenix89]

Sono una ragazza, e penso di aver incontrato un po' tutte le tipologie di persone descritte in questo thread.

Ho fatto provare a molti amici (o parenti) diversi giochi.

I compagni fissi di gioco sono mio fratello e la sua ragazza. Con loro giochiamo a veramente di tutto, e siamo capaci di passarci anche delle giornate intere quando è possibile. La collezione per ora comprende: I Coloni di Catan + esp. Marinai + esp. Mercanti e Barbari. Stone Age. Si Oscuro Signore. Sator Arepo Tenet Opera Rotas. Takenoko. I giochi li compriamo io e mio fratello, spesso pagandoli a metà (o comunque aiutandoci a vicenda).

Ho fatto provare i miei zii. Per ora hanno provato solo I Coloni di Catan, ma solo perchè non ci sono state altre occasioni. Gli è piaciuto e quando vengono da noi (o andiamo da loro) di solito ci chiedono se abbiamo qualcosa.

Con mia madre ci rinuncio. E' innamorata di Risiko (gioco che noi abbiamo cominciato ad odiare), e non c'è verso a farla provare a qualcosa di diverso. Ho provato a mettergliela in tutte le salse, niente da fare.

Per il resto ho provato a proporli a diversi amici, e ho notato alcune cose.

1) I Coloni di Catan (tra quelli che ho) è quello che "acchiappa" di più riguardo ai neofiti. Seguito subito dopo da Takenoko. Come avete potuto leggere non ho gioconi cervellotici, ma comunque non penso che siano adatti all'introduzione di nuovi giocatori. Bisogna scegliere qualcosa di semplice ma con uno o più dettagli che possono catturare l'attenzione (Coloni: la semplicità. Takenoko: la grafica e le miniature).

2) I giochi nel 99% dei casi li spiego io e durante la spiegazione non mi è mai capitato (per ora) di avere gente distratta. Piuttosto mi si è presentato il problema opposto. Gente che ti bombarda a raffica di domande, creando solo confusione. Avendoli spiegati più e più volte, ormai mi sono fatta un'idea della "scaletta ideale" da seguire. Ma se mi vengono poste 300 domande a raffica mi risulta difficile spiegare in modo esaustivo perchè poi ci si perde troppo nei dettagli (che possono essere visti durante la partita) tralasciando invece cose importanti. Quando si spiega bisogna cercare di essere riassuntivi, e di rendere la spiegazione un po' vivace e divertente, senza limitarci a fare un mero elenco delle regole come se fossimo dei robot.

3) Ho provato Si Oscuro Signore con due gruppi diversi di amici.
Con il primo vengono sempre fuori delle storie e delle scene epiche. Storie esilaranti, con tantissime risate (a volte dobbiamo fermarci diversi minuti perchè tutti ridono e nessuno riesce più a parlare ).
Con il secondo gruppo invece il gioco non funziona. Anzichè usare la fantasia e costruire la storia viene fuori una cosa tipo:"No, è stato lui perchè ha fatto quello.", "No non sono stato io, ma lui, perchè ha fatto l'altro.". Alla fine non è una storia, ma assomiglia a un elenco di scuse, spesso anche collegate malissimo tra di loro. Qualcuno ha preso poco "sportivamente e giocosamente" il gioco, e ha risposto male all'oscuro signore. Prendendosi 2 occhiate nel giro di 10 secondi e avendone già 1 ha perso. E se l'è un po' presa, dicendo che non era giusto, che non aveva senso giocare così.

4) Giusto Domenica ho proposto Takenoko a due neofite (due mie amiche, nonchè compagne di squadra). In realtà tutto è stato fatto per puro caso: la scatola dimenticata in macchina e un post allenamento pomeridiano senza saper cosa fare. Ho provato a proporre, mostrando subito la scatola, e nel giro di 30 secondi avevano già tolto la tovaglia dal tavolo per giocare. Per farvi capire com'è finita, una delle due mi fa:"Ok, per Natale so già cosa farmi regalare.". A breve dovremmo riuscire ad organizzare un altro pomeriggio, e sono curiose di provare altri giochi.

5) A volte ho sentito anche commenti del tipo "Ma dai ma è roba per bambini", per poi rifiutarsi di provare perchè "c'è troppo da pensare". La coerenza di queste persone si commenta da sola, e non serve aggiungere altro.

Alla fine penso che una buona parte del risultato di noi "pionieri" dipenda anche dalla nostra abilità proprio nell'essere "pionieri".
Non è per niente facile spiegare e saper spiegare, avere pazienza di correggere e magari ripetere molte volte le stesse cose, seguirli passo passo nella prima partita, essere esaustivi ma allo stesso tempo divertenti e non noiosi nella spiegazione. L'altro fattore che secondo me incide è la scelta del gioco. Cercate di capire con che tipo di persone avete a che fare, e così potrete capire quale gioco può acchiappare l'interesse. Il resto probabilmente verrà da sé.
Rimane comunque il fatto che certe persone probabilmente non sono proprio predisposte, e che qualunque cosa facciate o proponiate, non farete altro che "perdere tempo"!

 

[duccio]

ben detto RisenPhoenix89, bell'intervento, concordo

 

[MassyET]

Rimane comunque il fatto che certe persone probabilmente non sono proprio predisposte, e che qualunque cosa facciate o proponiate, non farete altro che "perdere tempo"!

e purtroppo MOLTI adulti il termine GIOCO equivale a perdita di tempo, una cosa che NON è da fare da grandi.
Io ho 40 anni ed il gioco è parte integrante della mia vita. Mi reputo una persona molto solare ed i bambini mi adorano diventando così il loro giocattolo preferito. Non per questo perdo tempo o non affronto i vari problemi/ostacoli che la vita mi pone davanti.

AH le persone che mi hanno detto che "giocare lo fanno i bambini" sono poi le persone che più difficilmente vedi sorridere :!:

 

[IGiullari]

Dipende molto da chi ti trovi di fronte.. Questo topic ci fa venire in mente una nostra cara amica che se si propone di incontrarci per giocare viene (o meglio segue il fidanzato) si siede al tavolo e inizia a sbuffare e guardare storto. MEntre si spiegano le regole non ascolta e commenta con tipo "tanto non lo capisco" e la chiude li. inutile dire che la partita risulta oltre che eterna, falsata..

Questo è successo un'unica volta (e si giocava a bang! niente di complicato insomma) dopodichè le si è spiegato che se non ha voglia di giocare poteva leggersi un libro o lavare i piatti e noi mica ci offendavamo.. insomma che non era obbligata a giocare, era stata una scua scelta essere li e non una costrizione del gruppo di "giocatori".. Per foruna la situazione non si è più ripetuta e ha giocato anche a dixit e coloretto con migliori risultati...

Per retare più in topic però diciamo.. Se si vuol provare (come è giusto che sia) a spiegare qualche gioco dei nostri a dei babbani lo si deve fare per gradi, senza farsi vedere col manuale e avendo ben chiaro come spiegare il gioco, spiegandolo in frettissima e mettendosi a giocare.

Secondo noi più che un'avversione verso i giochi è una orma di difesa del babbano nel dire "oddio mi faccio una figurda da scemo a non aver capito un giochino sulla cui scatola c'è scritto 10+. Com'è possibile?" E per evitare non giocano.

 

[mattia5]

Secondo noi più che un'avversione verso i giochi è una orma di difesa del babbano nel dire "oddio mi faccio una figurda da scemo a non aver capito un giochino sulla cui scatola c'è scritto 10+. Com'è possibile?" E per evitare non giocano.

Sono assolutamente d'accordo con te. Credo che il motivo per il quale molti accettino di giocare a carte, monopoli o risiko (ma anche dixit e perudo) rispetto anche ad un semplice Bang o coloretto sia che non si sentano minacciati o giudicati perchè si tratta di giochi di fortuna.
Allora mi chiedo come potremmo far sentire i neofiti più a loro agio senza "ansie da prestazione"?

 

[RisenPhoenix89]

Un altro fattore importante, che mi hanno fatto venire in mente Mattia5 e IGiullari è che chi spiega, oltre a saper spiegare, deve anche porsi in un certo modo secondo me. Non deve sembrare il Dio assoluto e onnipotente, e non deve far sentire il gioco come possibile umiliazione se io magari non capisco quella regola, o faccio un'azione/scelta sbagliata.

Non deve sembrare superiore, ma dev'essere sullo stesso piano di chi non conosce quel mondo o quel gioco.

Sono dell'idea che la prima partita vada fatta "con cognizione di causa". Ora mi spiego.
Io e due miei amici. Io sono l'unica a conoscere il gioco che ho proposto. Lo spiego. Poi me ne frego di loro e faccio esclusivamente la mia partita.
Ecco, questo secondo me è uno dei più grossi errori.
1) Lo scopo dev'essere divertirsi. Poi se si vince è meglio, ma lo scopo principale deve rimanere divertirsi. Io vinco troppo facile, non mi diverto. Gli altri perdono senza capire e senza imparare nulla, non si divertono. Ergo, si rischia di scoraggiare/demotivare i babbani.
2) Se io mi faccio trovare ben disposta/o ad aiutare e a dare consigli alla prima partita, sarà molto più facile mettere a proprio agio le persone (soprattutto quelle magari timide, dubbiose). Questo andrà solo a vantaggio di questo meraviglioso mondo, perchè chi ha il piacere di vedere per la prima volta qualcosa oltre i soliti "giochi da supermercati" sarà sicuramente più invogliato a tornare e a provare altro. L'ambiente fa tanto (questa è una cosa che applico molto sul lavoro, e ho imparato ad applicarla anche per i GdT). Pensateci. Sareste più invogliati a provare con una persona alla mano, che vi aiuta, che durante la prima partita vi da consigli e vi spiega cosa può essere meglio e cosa può non essere meglio fare? Oppure sareste più invogliati con una persona che una volta elencate le regole vi lascia al vostro destino, senza darvi il benchè minimo aiuto, e che sembra fare buon viso a cattivo gioco (sono l'unico che sa giocare, sono il più forte, vincerò sicuro e me ne frego degli altri)?
3) Il punto 2 comunque non vuol dire che bisogna forzare le persone a fare le scelte che noi riteniamo migliori. Il nostro compito da pionieri è quello di dare consigli, aiutare i babbani a capire il concetto di base del gioco. Ma devono essere liberi di fare le loro scelte (anche se sono sbagliate). Sbagliando si impara, no?

E ora vorrei dire una cosa, che personalmente mi ha stupita.
Talvolta i babbani alla loro prima partita, capiscono molto di più di quanto possiamo essere portati a pensare. E talvolta ti fanno quella domandina che tac.. nella tua testa risuona subito la frase:"Ma quanto sono imbecille? Ma perchè non ci ho mai pensato prima? Cavolo, è vero!".

 

[Epaminondas]

Secondo noi più che un'avversione verso i giochi è una orma di difesa del babbano nel dire "oddio mi faccio una figurda da scemo a non aver capito un giochino sulla cui scatola c'è scritto 10+. Com'è possibile?" E per evitare non giocano.

Sono assolutamente d'accordo con te. Credo che il motivo per il quale molti accettino di giocare a carte, monopoli o risiko (ma anche dixit e perudo) rispetto anche ad un semplice Bang o coloretto sia che non si sentano minacciati o giudicati perchè si tratta di giochi di fortuna.
Allora mi chiedo come potremmo far sentire i neofiti più a loro agio senza "ansie da prestazione"?

Questa è proprio un'ottima domanda! Forse si deve ricorrere ad alcuni giochi leggeri in cui il fattore alea c'è ma è implementato in modo da essere poco invasivo o comunque gestibile; tipo alcuni titoli di Feld, Schacht, e simili. Oppure dei party game in cui ci si fa un po' di risate. Io, ad esempio, pensavo di acquistare Ubongo. Non so se qualcuno lo conosce; eventualmente mi dica se, per la sua categoria, è un buon acquisto.

 

[CRISSONE]

Talvolta i babbani alla loro prima partita, capiscono molto di più di quanto possiamo essere portati a pensare. E talvolta ti fanno quella domandina che tac.. nella tua testa risuona subito la frase:"Ma quanto sono imbecille? Ma perchè non ci ho mai pensato prima? Cavolo, è vero!".

Quanto è vera questa cosa... A volte ti lasciano a bocca aperta!!!

 

[Epaminondas]

Talvolta i babbani alla loro prima partita, capiscono molto di più di quanto possiamo essere portati a pensare. E talvolta ti fanno quella domandina che tac.. nella tua testa risuona subito la frase:"Ma quanto sono imbecille? Ma perchè non ci ho mai pensato prima? Cavolo, è vero!".

Quanto è vera questa cosa... A volte ti lasciano a bocca aperta!!!

Si, è vero. Anche chi insegna deve essere pronto ad imparare ed avere il giusto grado di umiltà.

Sul punto 2 dell'intervento di Risen Phoenix, ho avuto qualche buon risultato facendo fare dei "giri di prova" in cui osservavo e consigliavo i neofiti, per far loro apprendere alcuni principi di base sul funzionamento del gioco. Chiaro che bisogna avere un po' di pazienza (a volte un bel po'...) ma credo sia una buona pratica.

 

[darthMax]

in fondo gli anziani tornano bambini, no?

darthMax, non so quanti anni tu abbia, ma se sei veramente anziano ho una grandissima stima per te! Non mollare e continua così!

ahahahah non potevo non 'citare' questa!!!
Dai non sono così decrepito, ho 46 anni ... :grin:
Comunque ti assicuro rockgi che non mollo, grazie per l'incoraggiamento!!

E davvero di nuovo un plauso a tutti voi per i vostri post ricchi di consigli e suggerimenti
le vostre esperienze si sono rivelate interessantissime, chissà che non ci si veda prima o poi magari per una ricca partita
ciao ciao max