Izraphael
Onnisciente





Si è parlato molto di come "acchiappare i babbani" (per usare un termine in voga): con che giochi, in quali occasioni...
Vorrei adesso spostare i riflettori su un problema affine.
I giochi che "spaventano".
Per quanto riguarda la mia (modesta) esperienza, ho notato che ci sono dei giochi che "fanno paura", ossia che il giocatore non fanatico guarda con sospetto, non vuole impegnarsi in una partita pensando che siano troppo difficili, lunghi o freddi, spesso senza conoscere l'oggetto del suo astio.
Questioni di grafica? Di fama?
Esempio: io ho tre titoli di questo genere in collezione che spiccano sugli altri.
Puerto Rico (è difficile, è lungo).
Beh, lungo non direi (2 ore bastano, sempre meno di un Runebound o uno Shogun), complesso si, ma nei limiti e non certo per la mole di regole. Volendo semplificare: un mix fra citadels e un gioco di gestione risorse ed espansione economica, oltretutto con un'altissima interazione.
UR (è difficile, complicato)
Falsissimo. Ha quattro regole in croce. Difficile da giocare, ma facile da apprendere. Dura meno di un'ora. Ok, ha tante tesserine che sembrano tutte uguali e tanti cubetti. Ma quanti altri giochi hanno tessere e cubetti?
Power Grid (è freddo, è lungo, è difficile)
Questo è il più giustificato: che sia freddo non c'è dubbio - e anche UR lo è; che l'ambientazione sia poco "accattivante" pure (draghi contro demoni è un po' più romantica, in effetti), è effettvamente lungo, e anche parecchio "complicato". Ma questo dovrebbe valere anche per altri giochi, e non giustifica il sacro terrore che il gioco di FF suscita nei miei amichetti (e amichette) ludici.
Ne potrei citare altri (Augsburg, talvolta Euphrat & Tigris...) ma il succo rimarrebbe invariato...
E' capitato anche a voi? E come avete argomentato per convincere gli spaventati neogiocatori che si stavano sbagliando?
Vorrei adesso spostare i riflettori su un problema affine.
I giochi che "spaventano".
Per quanto riguarda la mia (modesta) esperienza, ho notato che ci sono dei giochi che "fanno paura", ossia che il giocatore non fanatico guarda con sospetto, non vuole impegnarsi in una partita pensando che siano troppo difficili, lunghi o freddi, spesso senza conoscere l'oggetto del suo astio.
Questioni di grafica? Di fama?
Esempio: io ho tre titoli di questo genere in collezione che spiccano sugli altri.
Puerto Rico (è difficile, è lungo).
Beh, lungo non direi (2 ore bastano, sempre meno di un Runebound o uno Shogun), complesso si, ma nei limiti e non certo per la mole di regole. Volendo semplificare: un mix fra citadels e un gioco di gestione risorse ed espansione economica, oltretutto con un'altissima interazione.
UR (è difficile, complicato)
Falsissimo. Ha quattro regole in croce. Difficile da giocare, ma facile da apprendere. Dura meno di un'ora. Ok, ha tante tesserine che sembrano tutte uguali e tanti cubetti. Ma quanti altri giochi hanno tessere e cubetti?
Power Grid (è freddo, è lungo, è difficile)
Questo è il più giustificato: che sia freddo non c'è dubbio - e anche UR lo è; che l'ambientazione sia poco "accattivante" pure (draghi contro demoni è un po' più romantica, in effetti), è effettvamente lungo, e anche parecchio "complicato". Ma questo dovrebbe valere anche per altri giochi, e non giustifica il sacro terrore che il gioco di FF suscita nei miei amichetti (e amichette) ludici.
Ne potrei citare altri (Augsburg, talvolta Euphrat & Tigris...) ma il succo rimarrebbe invariato...
E' capitato anche a voi? E come avete argomentato per convincere gli spaventati neogiocatori che si stavano sbagliando?