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In questi ultimi mesi è nata tutta una discussione sul bilanciamento del gioco da tavolo The Wolves.
La partita finisce nel turno del giocatore che scatena il fine partita. Questo implica che alcuni giocatori (gli ultimi) rischiano di svolgere un turno in meno nell'arco di tutta la partita.
Ora, la domanda è la seguente: esistono giochi ben bilanciati in cui i giocatori non effettuano lo stesso numero di turni nell'arco della partita?
È realistico immaginarsi un gioco strategico ben bilanciato in cui il numero di turni non è lo stesso per tutti i giocatori?
Uno dei due autori di The Wolves, su boardgamegeek.com, ha giustificato la loro decisione nel seguente modo:
Di fatto, non si sofferma granché sulla questione del bilanciamento. Più nello specifico, non afferma che hanno deciso di farla chiudere istantanemente, perché in questo modo il gioco è più bilanciato rispetto al far svolgere ai giocatori un uguale numero di turni, anzi, lascia spazio ad eventuali house rules.
Insomma, il gioco The Wolves probabilmente è meglio giocarlo facendo svolgere a tutti lo stesso numero di turni. Su tre conteggi delle maggioranze, solo l'ultimo vedrebbe l'ultimo giocatore in eventuale vantaggio. Il primo e il secondo conteggio possono potenzialmente continuare a scatenare quelle combo di azioni un po' pazze, come afferma l'autore, e avvantaggiare gli altri giocatori.
Ci sono altri giochi in cui invece ha un suo senso non fare giocare a tutti lo stesso numero di turni?
La partita finisce nel turno del giocatore che scatena il fine partita. Questo implica che alcuni giocatori (gli ultimi) rischiano di svolgere un turno in meno nell'arco di tutta la partita.
Ora, la domanda è la seguente: esistono giochi ben bilanciati in cui i giocatori non effettuano lo stesso numero di turni nell'arco della partita?
È realistico immaginarsi un gioco strategico ben bilanciato in cui il numero di turni non è lo stesso per tutti i giocatori?
Uno dei due autori di The Wolves, su boardgamegeek.com, ha giustificato la loro decisione nel seguente modo:
Equal turns was something we thought long and hard about before opting for the immediate end. Keep in mind that equal turns does not necessarily mean equal impact or even equal number of actions in this game. Also, with equal turns, the last player always gets to determine the final state of the board before scoring area control. With an immediate end, any player can do that.
Ultimately, I do think the immediate end creates more memorable moments, too. Puzzling out how to trigger scoring and end the game on your turn through some crazy combo of actions when nobody else thought you could do it, is an amazing feeling.
Although I stand by the published rule, one thing I love about board games is the ability to easily customize games with house rules. So, I love that people are finding tweaks that make the game more enjoyable for their particular group.
Di fatto, non si sofferma granché sulla questione del bilanciamento. Più nello specifico, non afferma che hanno deciso di farla chiudere istantanemente, perché in questo modo il gioco è più bilanciato rispetto al far svolgere ai giocatori un uguale numero di turni, anzi, lascia spazio ad eventuali house rules.
Insomma, il gioco The Wolves probabilmente è meglio giocarlo facendo svolgere a tutti lo stesso numero di turni. Su tre conteggi delle maggioranze, solo l'ultimo vedrebbe l'ultimo giocatore in eventuale vantaggio. Il primo e il secondo conteggio possono potenzialmente continuare a scatenare quelle combo di azioni un po' pazze, come afferma l'autore, e avvantaggiare gli altri giocatori.
Ci sono altri giochi in cui invece ha un suo senso non fare giocare a tutti lo stesso numero di turni?