Non ho trovato sul mio miglior dizionario la parola "deflettivo", ma potrebbe anche essere un neologismo corretto. L'uso che ne ha fatto AcidShampoo mi lascia molto perplesso, però, in quanto la parola deriverebbe dal verbo "deflettere" cioè piegare, deviare, respingere. Non c'azzecca, mi sa.
Linguistica a parte, l'unico titolo che mi viene in mente è Evo:
Guidi una popolazione di dinosauri che deve sopravvivere e moltiplicarsi il più possibile, prima dell'arrivo della meteora che li farà estinguere tutti, adattandosi ai cambiamenti climatici. Per farlo si acquistano all'asta dei geni che permettono di fare varie cose: resistere al caldo o al freddo, deporre più uova, avere più movimenti, armarsi di corna per lottare con gli altri dinosauri scacciandoli dai territori più convenienti, ecc.
I territori più convenienti, però, cambiano di turno in turno, con la pesca di tessere clima che determinano cambiamenti (o no) leggeri, o, più raramente, drammatici delle temperature. Le tessere clima vengono pescate casualmente, ma l'abilità strategica del giocatrore sta nell'adattarvisi, sia tenendo in considerazione il clima presente, sia cercando di prevedere (nei limiti del possibile) i cambiamenti futuri. Ma se sbagli una previsione/strategia, ti puoi ritrovare con la popolazione di dinosauri decimata in un solo turno. Letteralmente un solo turno può farti andare dalle stelle alle stalle.
Un'ulteriore componente aleatoria è nelle carte evento, anch'esse acquistabili all'asta, in alternativa ai geni.
Eventuali combattimenti tra dinosauri sono risolti col lancio di un dado speciale, ma avere il maggior numero di corna alza di molto le probabilità di vittoria. Per es., se l'attaccante ha solo 2 corna in più del difensore, quest'ultimo ha una probabilità di vittoria in battaglia di appena 1 a 6 (il minimo). Gli scontri sono comunque una parte molto marginale del gioco e può capitare benissimo che si giochi un'intera partita senza che vi sia un solo combattimento.
Questo è un raro esempio di gioco in cui il fattore aleatorio è presente in misura abbastanza alta, ma è ben implementato, mi piace, dà sapore, perché ci si deve adattare ad esso a posteriori e lì sta la sfida strategica.
Il gioco è da 2 a 5 giocatori, ma specie per la fase d'asta, è più divertente giocarlo almeno in 3.
Regolamento molto chiaro, quasi del tutto esente da errori, molto ben illustrato, ricco di esempi e con l'ultima pagina che riassume le funzioni di ogni gene e l'uso del dado.
Buoni i materiali. Grafica notevole (mi riferisco all'edizione Asterion Press).
Dura 1h, massimo 1h e 1/2.
Sono presenti 15 carte evento della misura (56x87)mm.