xarabas81
Gran Maestro





ma così non ottenute il fatto che praticamente evasione ce l'hanno all'incirca tutti allo stesso livello?
Zaidar":10kaf9p6 ha scritto:Cioè il bilanciamento dell'altor thread era presentare sempre sfide alla pari al gruppo di giocatori, il bilanciamento che qui vogliamo fare è invece mirato al fatto che a parità di livello all'interno del gruppo non ve ne sia uno oggettivamente più forte (certo ognuno sarà bravo in ciò che è abile, come Mr.Commando e Mr.Impiegato: se sono di pari livello, ognuno di loro è bravo allo stesso modo nelle loro skill di punta)
Zaidar":vczoc1iy ha scritto:l'importante è che abbiano gli stessi numeri, e che la mancanza di numeri sia compensata da utilizzi speciali (Specialità) in quello che desiderano fare meglio. E se non hanno qualcosa di speciale, a parità di livello avranno un bagaglio di n umeri nei vari settori comunque uguali, o piccoli utilizzi speciali su più cose. Poichè il bilanciamento dei PG è stato fatto sulle Prove e non sulle Sfide, non importa cosa si troveranno davanti, ma quante risorse avranno per tentare di superarle.
E' questo che intendiamo per bilanciamento tra PG. Che tutti alla fine si ritrovino utili allo stesso modo.
Se nessun personaggio vuole fare il combattente, allora saranno loro stessi (si presume) a non cercare la battaglia. Non si devono poi lamentare se al primo combattimento contro un gruppo di soldati vengono fatti fuori. Hanno tutti scelto di non avere nulla a che fare con il combattimento.
Zaidar":3qcvhwtt ha scritto:Però immaginiamo che il personaggio passi da un gruppo all'altro mantenndo la propria scheda, e quindi misurandosi con master differenti, con ovviamente differenti stili di "masteraggio" e in gruppi con diverse problematiche. Se è di ottavo livello, DEVE essere un po' più versatile (oggettivamente, quindi tramite bagaglio di skill) di uno di sesto livello.
Sebbene questa valutazione rientri comunque nella stima del master e sia soltanto una indicazione, come in tutti gli altri GdR provvisti di master spetta al suo buonsenso (di cui si suppone i giocaotri si fidino) creare le situazioni adatte ai personaggi, e metterli in grado di "divertirsi", cioè dare modo di misurarsi con sfide facili, bilanciate o difficili a seconda dell'evoluzione della trama e delle scelte dei pg.
Come se a D&D tutti fanno dei maghi e degli stregoni debolucci anche se di 20° livello e poi si trovano in una stanza dove è stato lanciato Campo Anti-Magia e devono combattere contro un gruppo come loro di tutti guerrieri di 20° livello... potevano fare una divinazione prima? potevano assoldare dei mercanari picchiatori? potevano evocare le bestie prima di entrare nel Campo Anti-magia? Si che potevano, stava alla loro prudenza.
mirkolino":20lbibmd ha scritto:2) Bilanciamento, se fate un gioco basato su challenge/sfide, come mi sembra è ovvio che ci debba essere sempre quilibrio tra giocatori e sfide e tra giocatori e giocatori.
Poco importa se ho 100 in far di conto se le avventure sono competitive basate sull'azione, io con il mio "far di conto mi ci spazzo!".
Si può optare su: tutti sono utili in diversi frangenti, ma ti voglio proprio vedere un'avventura dove "far di conto e la partita doppia" centrano con il gioco.
Correranno tutti ad avere abilit/attitudini "adatte" alla fiction.
Si comprendo queste problematiche, ma secondo me si spostano su un piano differente dal "gioco" in se per se.
Se vogliamo giocare a StarQuest o Warhammer o Monopli giochiamo utilizzando delle regole ben precise cui sottostanno tutti. Quando giochiamo ad un gioco di ruolo che prevede un master, sappiamo che il buonsenso di tale persona sarà l'arbitro supremo.
mirkolino":gk815udx ha scritto:Volete una esperienza di gioco in cui il PG provi e solo in certi casi riesca.
Resta comunque poco divertente giocare sapendo che potresti non riuscire MAI salvo "pietà" del Master!
Diverso è dire:
Da questa parte caverna con drago rosso antico!
È chiaro che un drago rosso antico non si affronta al 1° livello, non si tratta di fare sempre incontri calibrati sul gruppo, ma dare dei parametri oggettivi.
Se io so che nella grotta c'è un drago antico non ci vado al 1° livello ma ci vado se e quando avrò delle reali sciance di riuscita.
Zaidar":3qheeeze ha scritto:Esempio spiccolo: in D&D esistono le "classi dei PNG": Adepto, Nobile, Artigiano eccetera... perchè quelle classi erano riservate ai PNG ed espressamente "inferiori"? perchè ci si aspettava che nessuno le avrebbe mai volute fare, ma, volendo, c'erano.
Ma se due pg di pari livello si confrontano, la cosa deve essere questa:
A: "Io sono un soldato, ho 100 a Mirare. Inoltre, so usare alla perfezione tutte le armi da fuoco".
B: "Io sono un impiegato, ho 50 a Comprendere e 50 a Conoscenze Economiche. Inoltre, so redigere in quattro e quattr'otto la denuncia dei redditi e posso dirti subito se stai facendo un buon affare o no".
Se A e B scelgono di fondare un gruppo, ognuno nel gruppo cercherà di mettere in pratica le proprie differenti abilità: fonderanno una scuola di tiro al piattello? Un gruppo di mercenari? O il personaggio B convincerà A a smettere di rischiare la pelle e dargli una mano in ufficio? Questo lo scelgono i giocatori nel gioco! Il nostro scopo è fare in modo che tutte le possibilità siano considerate e non lasciate "ignorate" o "semplificate" rispetto alle altre.
Zaidar":27ixlzqr ha scritto:Immaginiamo la cosa tradotta nel nostor sistema di gioco: siamo di primo livello, mentre il drago rosso è indefinitamente forte (ma il master lo sa, immagina che avrà degli attributi intorno ad un punteggio di 500 e uno stonfo di punti vita oltre che la possibilità di infliggere i danni necessari ad uccidere un uomo in un colpo.
Quando io personaggio imbraccio la mia carbina e dico: "ok, andiamo nella grotta del drago a prenderci la sua pellaccia!" sono avventato ed è giusto che debba essere fatto a pezzi se mi fido della mia supposizione che il fucile sia in grado di far fuori il drago.
Però mettiamo caso che il mio fucile sia un fucile da cecchino al plasma, e che infligga 50 danni a colpo. Se riuscissi a colpire una creatura nel suo punto critico riuscirei a fargli più danni. So che lì c'è un drago. Allora debbo informarmi: quanta vita ha un drago? Dove è più debole? E poi, quanto è più debole? Diciamo che non c'è nessuno per dirmelo, e che non ne so niente di draghi. Inoltre, NON ESISTE in nessun manuale "il drago", per cui da metagioco non so davvero quanto in realtà sia forte. Che cosa faccio, tento la sorte o preferisco informarmene prima di andare nella sua tana? Voi nel caso foste quel pg che cosa fareste? E lì devi giocare di ruolo: Spaccone: "Cosa sarà mai un drago? io ci vado e torno con la sua pellaccia!"; Ragionevole: "Ho famiglia, senza la sicurezza di farcela non ci penso neppure". Nel primo caso, il pg spaccone si fida delle proprie capacità (è proprio quello che fa uno spaccone nel mondo vero), nel secondo, una persona ragionevole non affronta al buio una creatura della quale ha solo una vaga idea di forza e grandezza terribili.
Zaidar":27ixlzqr ha scritto:Arioch: Si, intendevo giochi con un master-controllore stile classico
Riguardo al problema col master di D&D, quello è un problema cui porremo rimedio in settimana: nessuno si sta divertendo più perchè non abbiamo possibilità di scelta, siamo obbligati a seguire una trama tra l'altro costellata da uber-PNG che ci fanno da bay sitter e nostor unico compito è superare sfide bilanciate basate sul nostor livello ed enigmi inutili... inutili perchè ad ogni angolo dove si intravede una possibilità di scelta arriva un mega baby-sitter ad impedire che possiamo avere una scelta differente, e quei baby-sitter per quanto odiosi sono talmente al di sopra della nostra portata che il master non tira neppure i loro dadi quando proviamo ad interagire con loro. Non c'è verso di acchiappare il cattivone per le corna e fargli la pelle ogni votla che viene a dirci "morirete se proseguite", semplicemente perchè per narrativa è al di sopra di noi e non ci è concesso sperare di superare una prova contro di lui (non le tira le prove, ignora semplicemente le nostre).
Ora capisci che con un masteraggio così l'esperienza di un gioco di ruolo diventa un emro gioco da tavolo dove devo muovermi su una graglia e lanciare dadi quando mi viene chiesto... il che è una eccezione ed un problema della persona, per mia esperienza non un caso frequente... se poi esistono molti master che si comportano così, semplicemente allora questo GdR non lo stiamo facendo per loro![]()
Arioch":rttmhyzf ha scritto:E sei sicuro che sia equiparando il bonus nelle skill e lasciando che sia il master a decidere quando entrano in gioco che otterrete l'effetto desiderato?
domon":rttmhyzf ha scritto:amen: credo che in definitiva stai mettendo troppa enfasi su un bilanciamento che è più "reale" quando leggi il gioco che quando lo giochi... un gioco di specchi, per così dire, che non migliora effettivamente l'esperienza di gioco se fatto meglio o peggio. per cui non è secondo me importante migliorarlo ulteriormente Un po sorridente
Arioch":1zmrl3il ha scritto:Bene, cosa ti fa supporre che non possa andare esattamente così anche in giochi dove le sfide sono bilanciate sul "livello" dei PG?
Zaidar":u8uptati ha scritto:Ora capisci che con un masteraggio così l'esperienza di un gioco di ruolo diventa un emro gioco da tavolo dove devo muovermi su una graglia e lanciare dadi quando mi viene chiesto... il che è una eccezione ed un problema della persona, per mia esperienza non un caso frequente... se poi esistono molti master che si comportano così, semplicemente allora questo GdR non lo stiamo facendo per loro![]()