...e si fece silenzio su tutta la Tana

Che questo sia un indizio del fatto che noi goblin siamo tendenzialmente più pleggiatori che giocatori???

Scherzi a parte, credo che
@WhiteWinston l'avesse completata perché a memoria ricordo di aver letto una sua recensione anni fa (che mi aveva fatto venire voglia di recuperarlo...). Ma potrei sbagliare
In ogni caso, io ho recuperato la versione retail usata (praticamente solo defustellata, ad un prezzaccio) qualche mese fa e sono ancora alla storia due, mi manca l'ultimo capitolo per poi proseguire con le altre storie. Confermo anch'io che la durata indicata sul manuale è ridicola, pure su BGG la gente si domandava se avevano sparato le durate a caso oppure se si riferivano ai singoli capitoli (ma anche se fosse così nel nostro caso sforiamo di brutto).
Folklore è un gioco che, pur nella sua relativa semplicità (non ha chissà che meccaniche, solo tante regolette e bookkeping che se vogliamo rendono tutto più complicato ma non complesso), richiede molto tempo e impegno. Ci vuole dedizione, passione, amore per i dettagli. E' un gioco con un non so che di old school, tanti tiri di dado e tante meccaniche sovrapposte, cambi di velocità e di prospettiva. Non innova, eppure cerca di regalarti allo stesso tempo movimento su mappa, combattimento tattico su griglia, crescita dei personaggi, eventi casuali, combattimenti veloci e combattimenti più lenti, narrazione, scelte a bivi.
Che goduria quando ti propone una scelta, fai uno skill check e anche se ti rompi un po' le ossa ti becchi un artefatto interessantissimo. O quando ti lecchi le ferite dopo un combattimento in cui tutto è andato storto, ma setacciando i cadaveri dei nemici che faticosamente hai abbattuto hai fortuna e ti peschi un'arma mostruosa come ricompensa [le belve feroci del primo capitolo ci avevano fatto parecchio male, ma abbiamo tirato fuori un'alabarda incredibile dalla carcassa di un lupo - ancora adesso ci chiediamo chi era quello sventurato con l'alabarda divorato per intero...].
Oppure quando andiamo in città, ci avviciniamo all'osteria e prima di entrare mio fratello mi fa: "Al massimo una birretta, eh, Markus?" - e io, ancora alterato e furioso per lo sterminio della mia famiglia, puntualmente scateno una rissa con quei vecchi ubriaconi. Ogni volta (ogni volta!) sono botte a destra e sinistra e lì le ricompense sono misere, quattro spicci a testa. Pezzenti!
Ricordo che Azy01 una volta aveva definito Tainted Grail un gioco da gustarsi con calma, magari con un bicchiere di falanghina a portata di mano... beh io direi che Folklore rientra nella stessa categoria, ma ci abbinerei un bel rosso

Folklore va sorseggiato senza fretta, a volte conviene fermarsi in città, a volte ti metti a ragionare se conviene tagliare quella curva e percorrere gli ultimi chilometri a piedi nei boschi invece che seguire la strada. E capita di perdere cinque minuti a discutere se non sia meglio accamparsi per la notte a riposare invece di proseguire spediti verso l'afflizione.
Bisogna essere giocatori american per apprezzare Folklore, e pure lì non è detto che faccia breccia in tutti i cuori. Lo consiglierei in quest'epoca dove tutti richiedono a gran voce "tight mechanics" e "streamlined gameplay"? Probabilmente no - i giocatori interessati, secondo me, graviteranno naturalmente verso questo titolo. E magari saranno in pochi - qui in Italia ancor meno perché il nostro inglese medio è a malapena sufficiente per ordinare un caffè in vacanza. Ma permettetemi di dire che chi apprezza certe atmosfere troverà in Folklore una piccola perla (ingarbugliata, semplicistica se vogliamo, "vecchia" nelle meccaniche, ma pur sempre un gioiellino).
E chiuderei con una nota. Ricordo una recensione di Nemesis qui in Tana in cui si decantavano le lodi delle meccaniche e dall'azione che ne scaturiva perché - semicit, a memoria - "l'ambientazione la fanno le meccaniche e non ci vuole un papiro" per far emergere la narrazione. Beh io, con tutto rispetto per chi la pensa così perché ha molta più esperienza di me, non sono per niente d'accordo. Dopo la seconda partita a Nemesis, onestamente, non mi chiedo minimamente di chi sia quel cadavere (gettone blu) nella sala ibernazione, da dove arrivino gli alieni o quale fosse la missione della nave prima che succedesse sto casino. Semplicemente si gira di stanza in stanza, si attivano effetti, si giocano carte, si cerca di sopravvivere e di fargliela pagare al giocatore 2. Tutto molto bello e appassionante, in qualche momento molto cinematico, ma abbiate pazienza come narrazione siamo a zero. Punto, non c'è storia (in tutti i sensi). Narrazione e rigiocabilità estrema non sono conciliabili, secondo me. Ed è per questo che io, pur ritenendo un gioco come Nemesis superiore a Folklore da molti punti di vista, propendo per quest'ultimo quando si parla di immersione, narrazione, storia. Non c'è paragone!
[PS
@FeDeSpa se continui a fare report sulle tue sessioni di gioco le leggo volentieri. Non voglio fare polemica ma secondo me in Tana c'è bisogno di più post come i tuoi che dei soliti dove si discutono dei ritardi di KS, dei pledge manager, delle scatole da aggiungere e degli all-in. Azzarderei che le ultime 1/2 pagine di questo topic potrebbero benissimo essere spostate nella discussione [impressioni] di Folklore - ormai dimenticata dai più - e lasciare questo thread alle questioni tecniche che in fondo poco hanno a che fare con la bellezza del gioco. Insomma qui siamo offtopic se ci mettiamo a parlare del gioco stesso]