FoW
Cippacometa":t5h3gcbv ha scritto:
Perché, invece di spendere miliardi in pupazzetti e vernici e pennellini triplo zero, non vi upgradate il PC :idea: , vi comprate Forgotten Battles, vi imparate a volare e così ci si "vede" su Internet svolazzando e sparandosi a vicenda o sparando agli altri (aerei o tank o artiglieria, ecc), senza dadi che fanno sempre 1, senza righelli in pollici, e senza diatribe infinite sulle regole?
Si, in teoria, è una vera figata. Pensa che urlo volare on-line in formazione assieme e giocare in modo coordinato nel dog-fight, o per un attacco al suolo.
Io però non posso permettermelo: tra lavoro (mio e di mia moglie) e figlia mi va già via quasi tutto il mio (poco) tempo libero. Già ci si vede poco, se poi mi attacco con fare catalettico davanti al PC per ore (perché di ore si tratta, e senza distrarsi) qui va tutto in malora.
La pupa, poi, ha orari inderogabili. Se fai le 5 del mattino con gli occhi bolliti davanti al PC, non è che poi dici "beh, domani dormo e kissenefrega". Idda [mì figghhhia santissima e amatassima da ò pathre suo] alle otto del mattino, dico otto del mattino, si sveglia e ti salta sul letto (per tirarti giù da esso) e se non accondiscendi parte la sua "sirena da allarme aereo". Risultato: non hai dormito e sei incazzato come un'ape, con la testa che ti "ronza" in modo fastidiosissimo (dopo varie ore di presa diretta sul PC, ti rimane quel senso di stordimento; dovrebbe essere cosa nota a chi ha provato certi all-out ludici..).
Insomma, per me, i giochi PC sono out.
Ad ogni buon conto e tornando in tema, FoW (rispetto a WH40.000) ha il vantaggio di richiedere meno sforzo, se non si ambiscono i vertici qualitativi, per la pittura (sono modellini in scala 1:100) e ci vogliono meno pezzi. Ciò lo rende, secondo me, abbordabile.
E’ poi un gioco che ricerca il realismo e l’attendibilità storica. Si cerca di rigiocare la Storia militare e, per chi la ama, allora FoW è un must.
Nei tornei di FoW la metà, dico la metà, dei punti sono assegnati in base:
a) al backround (devi dare una storia al tuo esercito);
b) all’attendibilità storica della colorazione, del tipo e dell’organizzazione dei mezzi schierati;
c) al fair play.
Sui punti a) e b), significa che FoW è fatto soprattutto per chi ama la storia militare.
Se ambisci a fare qualcosa in un torneo devi avere il piacere di svolgere un’indagine storiografica e “giustificare”, in un simile contesto, ciò che schieri. Per alcuni magari è una chiodata, per altri (che poi sono quelli che scelgono FoW) è un brodo di giuggiole.
In tal modo il power player che si basa sulle sottigliezze del regolamento e mira ad un esercito svaccato, fottendosene di come andarono realmente le cose, rimane al palo.
Inoltre, nei tornei gli scenari sono frutto di ricostruzioni storiche, con degli obiettivi da raggiungere. Devi farti un piano di battaglia ed avere in testa una strategia in relazione allo specifico scenario.
Sul suddetto punto c), osservo che chi gode (i) nel far rosicare l’avversario, o (ii) nel mandarlo in tilt cavillando sul regolamento perde - solo per questo - 15 punti su 60... direte: “Bella cazzata! E chi lo decide!?! Io fo come mi pare! Se mi prude, mi prude! Oh!”. Ebbene, ti vota l’avversario. E’ lui che giudica la tua correttezza. Meglio di così...
Casca a fagiolo il buon Fiburga:
Fiburga":t5h3gcbv ha scritto:
Nel WH40K principalmente è poco realistico ma scorrevole salvo rompicoglioni, ma se li trovi non è bello nessun gioco, giocare nelle pieghe delle regole toglie ogni gusto (come dire eserciti TROPPO SVACCATI in WH40K o PG fatti solo per essere grossi in D&D...)
Insomma, FoW cerca la via di un modo corretto, maturo e piacevole per giocare. Come approccio, è un po’ come lo sport del rugby che vive di una sorta di codice d’onore sportivo. Essere tatticamente invincibili giova molto relativamente. Un approccio storicamente ispirato, dei modi gioviali e civili, una buona interazione con l’avversario (si, con l’avversario, avete capito bene) sono di primaria importanza per fare strada nei tornei e sono il benchmark per interpretare correttamente il gioco.
FoW è uscito da poco più di un anno e sta riscuotendo grande successo. In Italia, per dire, è prevista già entro la fine dell’anno la traduzione in italiano del manuale.
Certo, l’età media dei giocatori è sui 30-35 anni ma, stante quanto sopra, è cosa comprensibile. A me piace così.
Io poi su FoW mi faccio i trip. Immagino le situazioni, la atmosfere, l’acciaio dei carri, gli uomini che hanno vissuto quei luoghi, la tensione e la violenza di quegli anni. La mia passione per la storia mi porta a vivere il tutto con l’afflato onirico del GdR. Ed il bello è che, gironzolando nel forum di FoW, mi accorgo che la sensazione è condivisa da molti...
Come dice (con senso dell’equilibrio) il buon Fiburqa, de gustibus...