"Fallimenti" del 2016

[glokta]

Re: "Fallimenti" del 2016

Però scrivere semplicemente delle liste senza un po' di commento non è che sia molto utile, se non a generare una serie di "perché?", "puoi approfondire?" Ecc...

Sparato fuori da tapatalk... credo

 

[baubau]

Concordo con glokta.
E' un topic molto utile se ben argomentato. :sisi:

 

[Aibindrye]

Re: "Fallimenti" del 2016

Great Western Trail: Perchè è pesante graficamente, con un gameplay insipido ma infarcito di roba inutile, ridondante se non superflua. L'insalata di punti percepita è forse il suo male minore.

4 Gods: Anche qui una inutile complicazione (che sembra il trend degli ultimi tempi) di un gioco che di base è Carcassonne. Pari pari. Il primo gioco in real time che crea paralisi d'analisi. Chapeau.

Altri non me ne vengono, di così eclatanti

 

[eleanti]

Re: "Fallimenti" del 2016

In relazione alle mie aspettative, il primo posto va sicuramente a T.I.M.E Stories
Dopo un lungo anno di attesa per la localizzazione e i numerosi pareri positivi letti su BGG, mi ero fatta l'idea che potesse essere un gran gioco narrativo e immersivo.
(Adoro Sherlock Holmes)
Invece, per l'esperienza del mio gruppo relativa alla scatola base, l'impatto è stato assai tiepido. L'incidenza delle rollate è troppo alta e, peggio di tutto il resto, l'aspetto narrativo che tanto mi intrigava è andato a farsi benedire già con la seconda run perché ti trovi a dover ripetere tutto velocemente per arrivare al punto in cui avevi perso.
Senza contare che la storia in sé non è molto coerente e non ti coinvolge
Che delusione


Altre delusioni di quest'anno sono state:

- l'espansione Le Società per azioni di Alta Tensione
Amando moltissimo i giochi d'aste, economici ed azionari, pensavo che questa potesse dare un gran bel twist al gioco base. Invece è un azionario very very basic, per alcune cose implementato non proprio bene nel gioco e che toglie - scusate il gioco di parole - tensione all'interazione fra giocatori.

- The Colonists. Nonostante non sia generalmente affetta da acquisti compulsivi e/o totalmente al buio, questo titolo è stato - non era nemmeno presente il regolamento completo - la mia scommessa alla vigilia di Essen. Persa miseramente
Il titolo ha degli spunti interessanti; tuttavia mi ha delusa sia per l'eccessiva durata che non aggiunge nulla alla profondità del gioco che per alcune meccaniche che non mi hanno convinta a causa dell'alea invadente, che rende difficile la pianificazione ma, per restare più in generale, questo mega solitario non diverte né stimola l'intelletto.

 

[fullmetaljack]

Re: "Fallimenti" del 2016

Dico "Oh my goods" anche io. Le partite mi hanno lasciato un senso di incompletezza. Le catene produttive stentano spesso e volentieri. Legnoso. Per me da evitare.

 

[nakedape]

Finora solo Yang-Tsè.
A meno che non conti Mombasa: l'overdog in assoluto del mio 2016.

Visto che si chiede, giustamente, di argomentare.
Mombasa: inutilmente complicato, più largo che profondo, antitematico in diversi punti. Un'accozzaglia di regole e tracciati per un gioco che ha ben poco da offrire.

Yang Tsè: un gioco economico di set collectors, aste e speculazione del grande Knizia edito in una lussuosa e al tempo stesso economica edizione Piatnik. Sembrava un acquisto sicuro ed invece si è rivelato un titolo di una piattezza e banalità sconcertanti.

 

[MoonElf]

Re: "Fallimenti" del 2016

Quasi dimenticavo la peggiore delusione dell'anno: la second edition di Indonesia.
Hanno preso un disastro di ergonomia e lo hanno trasformato in una catastrofe.

 

[badiolik]

Re: "Fallimenti" del 2016

Brethren of the coast: non che sia il diavolo, ma fatte 3 partite non mi ha lasciato la voglia di riproporlo ed il gruppo che lo ha provato non è che sia rimasto entusiasta. Rivenduto.

 

[BlackTower]

Secondo me above and below rimane un ottimo gioco per la fascia che, per me, occupa: un gestionale introduttivo. Diverte se si vuole stare un'ora senza impegnarsi eccessivamente ed il suo più grande pregio è che piace anche a coloro cui i gestionali più complessi (agricola, Caylus, ecc.) proprio non vanno giù.

 

[Zakimos]

Senza ombra di dubbio Oh my goods per me: un filler stradipendente dalla fortuna legnoso perfino più di Fungi col setup base (dover girare le carte del mercato è una rottura epica), in cui se un giocatore carica il proprio edificio iniziale con merci che dall'altro lato hanno ciò di cui hai bisogno parti già con il freno a mano inserito. Se penso che c'è chi lo ha definito "un gioco di carte con la profondità di un german" ...
Di genere simile (simil-gestionale ridotto a un piccolo mazzetto di carte e poco altro) non dico San Juan, ma perfino Oddville era molto meglio. Certo, non lo vendevano in una microscatola a prezzo conveniente :-D. Va detto che lo stesso autore su BGG si è stupito del clamore intorno al gioco, dovendo creare un regolamento alternativo per renderlo più profondo del fillerino che voleva essere. Quindi è stato più un problema di percezione che altro.

Invece Above and Below è diventato da subito uno dei giochi preferiti in famiglia; ma posso capire perché abbia deluso un certo tipo di pubblico. Anche qui la percezione e il target hanno avuto il loro peso.

 

[Aluccio]

Oh dato che non l'ha detto nessuno

Case della Follia 2a edizione.

Trovate i commenti da pagina 5 a 9 (circa) del topic dedicato: case-della-follia-2nd-edizione-t89609-60.html

 

[wolframius]

Senza ombra di dubbio Oh my goods per me: un filler stradipendente dalla fortuna legnoso perfino più di Fungi col setup base (dover girare le carte del mercato è una rottura epica), in cui se un giocatore carica il proprio edificio iniziale con merci che dall'altro lato hanno ciò di cui hai bisogno parti già con il freno a mano inserito. Se penso che c'è chi lo ha definito "un gioco di carte con la profondità di un german" ...

Non ho capito tanto bene questo passaggio. Per le merci prodotte si prendono le carte dal mazzo di pesca, e con l'attivazione delle catene decidi tu quale carte usare come merce. Se hai bisogno di quella carta per altro non attivare la catena di produzione.

 

[badiolik]

Aspetta aspetta mi sono dimenticato il re di tutte le delusioni dell'anno: Codenames.
Un party senza Martini.

 

[baubau]

Aspetta aspetta mi sono dimenticato il re di tutte le delusioni dell'anno: Codenames.
Un party senza Martini.

? Cioe'?

Spiega perche' ce l'ho in carello giusto adesso per la 2 due giorni vigilia/natale da parenti babbani..

 

[badiolik]

L'ho trovato molto lento... e per un party game non è proprio il massimo.
Trovare le definizioni che non aiutino gli altri e che accomunino le tue carte non è semplicissimo: apprezzo l'idea e la "difficoltà" del gioco, niente affatto banale, ma mi sono annoiato.

Forse il codenames pictures potrebbe essere un pelo più immediato e brillante.

 

[Zakimos]

Non ho capito tanto bene questo passaggio. Per le merci prodotte si prendono le carte dal mazzo di pesca, e con l'attivazione delle catene decidi tu quale carte usare come merce. Se hai bisogno di quella carta per altro non attivare la catena di produzione.

No, intendevo tutt'altro: partendo dal presupposto che ogni edificio base si attiva con materiali diversi (ad es: legno e argilla) e che ogni giocatore parte con 7 pezzi di carbone, nello sventurato caso in cui i 7 pezzi messi sui vari edifici iniziali contengano per la maggior parte argilla nell'incona a sinistra questo renderà meno probabile l'uscita dell'argilla durante la fase mercato, o nelle carte pescate; di fatto azzoppando alcuni giocatori, che per entrare in partita dovranno costruire subito qualcos'altro, non potendo sfruttare la produzione di carbone come gli altri.

Più aumenta il numero di giocatori più aumenta il rischio che ciò accada. In generale, non sapere cosa c'è sotto le carte usate come merci impedisce di anche solo provare a prevedere il contenuto del mercato, dovendosi basare solo sulle carte che si ha in mano per avere un minimo di certezza di produrre qualcosa. E tutto questo evitando di scartare le carte che miracolosamente si intersecano tra loro (visto che sono davvero poche)...

 

[Zakimos]

Aspetta aspetta mi sono dimenticato il re di tutte le delusioni dell'anno: Codenames.
Un party senza Martini.

? Cioe'?

Spiega perche' ce l'ho in carello giusto adesso per la 2 due giorni vigilia/natale da parenti babbani..

E' come Taboo, ma più lento e meno coinvolgente (però per me è stata la delusione 2015, non 2016 :-D).

 

[Signor_Darcy]

L'ho trovato molto lento... e per un party game non è proprio il massimo.
Trovare le definizioni che non aiutino gli altri e che accomunino le tue carte non è semplicissimo: apprezzo l'idea e la "difficoltà" del gioco, niente affatto banale, ma mi sono annoiato.

L'impressione è soggettiva, certo; ma è la forza del gioco: questa "difficoltà" è ciò che eleva questo titolo tra tanti altri party game.

 

[badiolik]

L'ho trovato molto lento... e per un party game non è proprio il massimo.
Trovare le definizioni che non aiutino gli altri e che accomunino le tue carte non è semplicissimo: apprezzo l'idea e la "difficoltà" del gioco, niente affatto banale, ma mi sono annoiato.

L'impressione è soggettiva, certo; ma è la forza del gioco: questa "difficoltà" è ciò che eleva questo titolo tra tanti altri party game.

Impressione soggettiva, verissimo. E sono d'accordo con te che si distingue se alla serata partecipano "giocatori", ma nei party solitamente partecipa anche chi non è abituato a giocare al tavolo, ecco perchè, personalmente, lo boccio. Nulla da dire sulla trovata del titolo, ma l'ho visto come mettere Cracco a cucinare da Gigi il Troione...

 

[steam]

Boh, io l ho giocato tantissimo anche con neofiti ( mia madre e mia nonna per dire).

Wuesto essere lento lo condivido e che anche a me fa un po storcere il naso.

Ma onestamente per me è mille volte meglio di taboo