Avventura Epistolary

Krell

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EPHIMERA

Strani Sogni (+7)


La lettera è vergata con una calligrafia antiquata ed è indirizzata ad una anonima fattoria in un paesino poco distante da Arkham.

Mio caro caro Whateley,

Iä-Iä Shubb Niggurath!
Sono lieto che stiate bene e che la vostra crescita proceda di giorno in giorno: è innegabile che abbiate il sangue di vostro padre! Presto, molto presto, arriveranno i giorni benedetti e finalmente ciò che avrebbe dovuto essere, sarà. I sogni si susseguono sempre più vividi e il suo canto è sempre più forte.
Ho terminato i Manoscritti che vostro nonno mi aveva consigliato ai tempi. Ho dovuto faticare un po' per ottenerli ma i vostri amici sulle montagne sono stati molto gentili ad accordarmi il loro aiuto. Ammetto che mi affascinano così tanto... Ho però ancora molte cose da fare e non mi posso permettere ulteriori distrazioni soprattutto ora che, temo, qualcuno si stia interessando un po' troppo alle mie faccende.
A tal proposito ho dato precise istruzioni al mio nuovo servitore ora che gli ho donato il suo nuovo "abito".
Presto dovrò allontanarmi da casa per raggiungere i miei confratelli al nord: i preparativi sull'isola sono quasi terminati e presto dovremo cominciare i rituale.

Spero di avere presto vostre notizie. Portate i miei saluti alla vostra cara madre, Lavinia.


Vostro Alphonse

Threeshold 34+7=41

+4 Il Canto del Dormiente
+2 Bisogna fermarli
+1 Rappresaglia
+4 Il luogo del rituale
+3 Echi dal passato
 
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LorenZo-M

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+4 Il luogo del rituale

10 gennaio 1922, Camden​

Egregio Sceriffo Flagg,
le porgo le mie scuse per non essermi fatto più sentire.
Non ho molto tempo e mi preme dirle che nulla ormai si può fare per sconfiggere quella che credevo fosse peste bovina. Oramai ho la forte convinzione che la malattia sia circoscritta nelle zone adiacenti all'Antro dell'Orso. E' quel luogo la causa di tutto... sono certo vi sia qualche olezzo mefitico, o qualcos'altro ancora che fuoriesce da quelle profondità e induce tale maledizione.
A tal riguardo sono stati per me illuminanti i consigli del Professor Dexter, docente di zoologia alla Miskatonic University ad Arkam, che ebbi modo di incontrare prima di questo Natale. Già allora, consultandomi con lui avevamo accertato che la malattia presentata dai bovini è incompatibile con il Morbillivirus Paramyxoviridae. Soprattutto quei filamenti viscidi e gelatinosi, rosati e dall'odore ammorbante, che ho riscontrato nella muscolatura e nel ventre degli animali durante le varie autopsie, non sono riconducibili alla peste bovina!
L'esimio professore ha avanzato una teoria che collegava questi casi a dei fenomeni similari riscontrati in una particolare regione dell'Africa, agli inizi dell'1800. Ora in una sua lettera che ho appena ricevuto, me ne dà conferma... Comprende, mio caro Raymond?
Le consiglio pertanto di avvertire i Flannigan che sarà necessario abbattere i loro animali, mentre per quanto riguarda gli O'Connor...

Mio Dio... Ho raccontato già a mio cognato Wilbur ciò che ho visto alla fattoria degli O'Connor, le fiamme e le danze lascive di quella gente... sicuramente le voci di quei avvenimenti le saranno giunte all'orecchie...
Non posso negarle che questa mattina un indicibile orrore mi ha sopraffatto nel riconoscere tra la folla, a pochi passi da me, proprio lui... la grossa sagoma di John O'Connor. Se ne stava lì impettito, con lo sguardo gelido... un omino bizzarro, ritorto, parlava con lui... poi all'improvviso il caos, sono arrivate delle guardie... hanno acciuffato quell'omuncolo e hanno addirittura ringraziato O'Connor per averlo bloccato! Poi hanno caricato quel poveretto su una camionetta del Saint Joseph Ospital di Rockland.
O'Connor nel frattempo si era dileguato mescolandosi tra i curiosi... Sono certo non mi abbia visto, o almeno questo spero con tutto il cuore!
Ho tentato di parlare con l'agente, ho cercato di avvertirlo che avevano sbagliato persona... che era O'Connor quello da rinchiudere... mi hanno ignorato! Non mi hanno dato ascolto... stolti!
So che lei poco potrà, che Camden è fuori dalla sua giurisdizione, ma la prego di intervenire in qualche modo!

Alloggerò al Grand Harbor Inn di Camden ancora per qualche notte. Ho acquistato da un pescatore un cottage sull'isola di Bagwell, alla foce dell'Ispwich, un rifugio! E' li che mi recherò con il prossimo traghetto.

In fede Dottor Marty Sutherland.

*************

Marty Sutherland - (34 + 4 = 38) (threshold = 41)

*************

+1 Bagwell
+2 John O'Connor
+3 Non c'è tempo
+4 L'Antro dell'Orso
 
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+3 Non c'è tempo

15 Gennaio 1922​
Caro fratello,
non so cosa stia succedendo. Il mondo, a Howls Head sembra essere andato in frantumi. La città sembra essere sotto l'incantesimo (maledizione) di qualche entità. Abbiamo trovato dei contadini morti in circostanze veramente aberranti. Molti pazienti dell'ospedale psichiatrico sono fuggiti e si riversano nelle zone compiendo atti blasfemi e riti che definire satanici è sminuire l'orrore in cui ci si imbatte.
Misteriose figure sono comparse in città portando strani sogni, peste agli animali, e un senso di depressione così tangibile da deviare le menti.
Veramente, non so cosa pensare.
Fortunatamente sono in compagnia di persone in gamba che mi stanno dando una mano a trovare il bandolo della matassa. Grazie al professor Atticus forse siamo arrivati a capire dove sia l'epicentro di tutta questa storia: un'isola che dovrebbe essere poco distante da noi.
Abbiamo paura di sapere cose troveremo laggiù, ma non possiamo restare qui.
Non capisco se la paura che sentiamo è una sensazione dettata da qualcosa (la maledizione?) o sia solo suggestione.
Wilbur uno dei miei compagni, pensa che se se non fermiamo tutto questo, si spargerà nel mondo come un morbo.
Comunque non patiremo sguarniti. Il Marty, il veterinario, ha un buon set di fucili ed è già partito per l'isola. Aveva una strana fretta, ma gli strani comportamenti, come ti ho accennato, sono all'ordine del giorno. Anche io penso di sembrare alienato. Tengo vicino la mia pistola. Venderemo cara la pelle.
Se non dovessi sentirmi più, sappi che vi voglio un mondo di bene.

P.S . Se non torno, fuggite lontano.

Raymond

Raymond Flagg - (38 + 3= 41) (threshold = 41)
 
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6 - Una notte senza stelle

Telegramma
Data: 16 Gennaio 1922

Da: Stazione Meteo Portland
A: Autorità Howls Head

Avviso di eventi avversi STOP
Nostri esperti annunciano prossimi giorni arrivo tempesta STOP
Presumono giornate 18-20 Gennaio.
Avvertire portuali e navigatori di non andare in mare STOP
Rischio alto.
Barricare case.
Buona Fortuna.

Threeshold 41+6= 47

+1 Andiamo
+2 L'attraversata
+2 L'isola
+4 Le cose si complicano
 

LorenZo-M

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+2 L'isola

16 gennaio 1922, isola di Bagwell​

Mio caro Wilbur,
Spero la vita lì da voi proceda per il meglio e che la mia povera sorella Marie sia tornata in se. Non sai quanto piacere mi farebbe il sapere che le sue condizioni siano, per quanto possibile, migliorate.
Ti scrivo dall'isola di Bagwell, alla foce dell'Ispwich. E' un piccolo villaggio di pescatori, aggrappato alle rocce che si insinuano tra il turbolento mare e il nero fiume oleoso, dove sempre vortica una strana nebbia. Non ha nemmeno un nome, solo una decina di case, che la gente del luogo chiamano il Villaggio.
Ho trovato temporaneamente dimora in un cottage, una delle case che si affacciano sul porticciolo. Un abitazione rude e sobria, ma un ottimo rifugio, caldo e di solida costruzione. La dispensa non fa difetto di viveri e non manca la legna per il camino. Ho portato con me anche qualche libro per trovare distrazione alla sera e soprattutto i miei fucili, per andare a caccia e per... ma spero io non debba farne ricorso!
Sono qui da solo tre giorni, ma invero non ho trovato la pace e le rassicurazioni che cercavo. Sono molti i giorni che non dormo! Un insonnia nefasta e orribile sta avendo il sopravvento sul mio reale bisogno di dormire.
Le notti sono tormentate e il clima è freddo ed umido non conchiglia il sonno... non ha smesso ancora di piovere. Delle nere e cupi nubi si addensano all'orizzonte, inquietanti e minacciose, talvolta assumendo strane forme come incubi angoscianti. La gente del Villaggio ne ha timore! Mi è paso di capire che la cosa faccia riferimento ad un nefasto temporale che anni orsono incenerì una chiesetta decrepita, sul promontorio. I vecchi ne parlano a disagio e a bassa voce, accennando alla "collera divina".
Invero tutto qui ha un aura particolare, sembra quasi un sogno partorito da qualche fervido pittore surrealista. Il mare sembra costantemente scrutare con occhi che sonnecchiano tra la bruma. Dall'entroterra il vento porta con se suoni che sembrano sussurri di donne voluttuose, dalla voce dolcissima. Ma le tenue luci proiettano ombre che leste si infilano in reconditi anfratti, sparendo dalla vista. Proprio una di queste ombre ho visto oggi, tra i marinai del traghetto attraccato al porto, mi è sembrata la grossa silhouette di John O'Connor, muoversi rapida sul selciato nascondendosi dietro le casse e i barili, mimetizzarsi tra gli ormeggi... Quali scherzi può portare il poco riposo e la veglia prolungata, non e vero amico mio? E' solo frutto della mia immaginazione... sì, solo fugaci allucinazioni dovute alla stanchezza e la tintura doppio prescrittami dal medico.
Sto bene, non devi preoccuparti per me e soprattutto rassicura la mia dolce Marie.

Un grande abbraccio Marty Sutherland.

*************

Marty Sutherland + (41 + 42= 43) (threshold = 47)

*************

+4 Dalla bruma sul mare
+4 I ruderi della chiesetta
+4 Languidi sussurri dalla boscaglia
 
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Epilogo di Atticus Z. Green

Questo documento venne rinvenuto nella stanza del Dott. Green, pochi mesi dopo il suo ritorno a casa dalla convalescenza al "Arkham City Sanitarium". Le parole sono vergate con una calligrafia incerta e irregolare. Diverse parti sono cancellate e altre alcune pagine sono state strappate.

"23 Dicembre 1923.

Spero che questo gesto attiri la dovuta attenzione su quanto lascerò scritto in questo mio ultimo documento. Mi è impossibile continuare a vivere dopo ciò che accaduto sull'Isola di Bagwell più di un anno fa. Neppure la stampa più sensazionalista ne parlò molto, relegando l'accaduto ad alcuni trafiletti tra le pagine interne, considerando la cosa poco più di un fatto di poco conto. Le notizie che uscirono sui giornali locali accennarono solamente ad un "incidente" sull'Isola nel quale persero la vita 7 persone, forse un regolamento di conti tra le gang di malavitosi che oggigiorno prosperano nel nostro paese. Ma io so che non è così, ho visto cosa accadde.

Ricordo perfettamente i fuochi notturni attorno al monolito sulla collina, i canti dalle melodie dissonanti e disturbanti, le danze disarticolate e le preghiere in lingue sconosciute a divinità blasfeme e orrende. Io, Marty e Raymond attendevamo nell'ombra, dopo aver raggiunto anzitempo la collina, armati di fucili, senza avere idea di cosa avremmo potuto trovare. Il nutrito gruppo di adoratori improvvisamente ammutolì quando due figure incappucciate si portarono al centro dell'assembramento. La voce di uno degli uomini tuonò sull'isola accolta da insensate acclamazioni. Il cielo pian piano si fece grigio, poi bluastro per poi virare innaturalmente al rosso sangue.
La piccola folla seguì i due uomini verso l'arenile, ignari della nostra presenza. L'acqua si agitava sotto il cielo cremisi mentre una luna insolitamente scura si rifletteva tra i flutti e la schiuma delle onde.
Improvvisamente le due figure si voltarono verso la congrega di folli e uno dei due si tolse il cappuccio: Alphonse Pickman agitò le braccia verso il mare, urlò qualcosa incitando la folla e si rivolse al suo compagno ancora incappucciato esortandolo. L'uomo accanto a lui, non perse tempo e si tolse vestiti e cappuccio: dovemmo fare appello a tutta la nostra forza di volontà per non urlare di terrore. Davanti ai nostri occhi, completamente nudo, c'era John O'Connor con le braccia alzate verso la folla mentre urlava frasi sconnesse.
Al termine di questa litania le sue fattezze cominciarono a mutare, brandelli di pelle si staccarono dal suo corpo, rivelando un essere grigiastro privo di tratti distintivi sul volto e sul corpo. La trasformazione era stata veloce e qualcuno tra noi (io? qualcun'altro?) trattenne a stento la nausea per quell'orrida visione.
Poi il mare cominciò a ribollire sempre più forte. Grosse bolle risalivano in superficie, una grande macchia scura si faceva sempre più vicina, la folla riprese a danzare e ad urlare forsennata quando l'acqua cominciò a ritirarsi rivelando la cosa che lentamente guadagnava riva. A quel punto i miei sensi mi tradirono e fui ritrovato sull'isola diversi giorni dopo, balbettante e demente.

Passai i mesi seguenti rinchiuso dapprima in una cella preparata affinché non mi potessi arrecare nessun danno da solo, poi in una stanza isolata sotto le cure del Dott. Hardstrom. Non rividi mai più i miei compagni di sventura, ignaro del loro destino. Tuttavia ciò che vidi non potrà mai abbandonarmi, la consapevolezza che negli oscuri abissi degli oceani, celati da masse d'acqua così antica e così profonda da non aver mai conosciuto la luce del sole, si nascondono, in attesa, creature di abominevoli proporzioni che non appartengono a questo pianeta.

Il loro tempo, forse, non è ancora giunto e a noi non rimane altro che annotare il lento e inesorabile scorrere del tempo in attesa che il nostro destino si compia. Nulla potrà attirare l'attenzione su questa mia testimonianza che potrà sembrare folle ai più. Mi rimane un'unica possibilità: dimostrare con un gesto estremo di ciò di cui fummo testimoni. Le bolle, la sagoma scura stava per emergere, l'enorme sagoma scura a forma di testa deforme. Ora so cosa devo fare. Perdonatemi."
 

LorenZo-M

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Epilogo di Marty Sutherland.

Aggenzia investigativa Lorenz and Lorenz.

Addí 13 Dicembre 1922.

Oggetto: relazione relativa all'attività di indagine in ambito privato sulla scomparsa del Dott. Marty Sutherland.

Su incarico conferitoci in data 08 aprile 1922 dalla signora Abigail Sutherland, nipote dello scomparso, allo scopo di svolgere un'attività di indagine per verificare ed accertare la repentina scomparsa della persona in oggetto, siamo spiacenti di comunicare che i nostri detective non sono riusciti a stabilire le motivazioni e le cause di tale disparizione e che non ci sono sufficienti elementi per procedere con le indagini.
Come già precedentemente comunicato, le tracce si perdono sull'isola di Bagwell, alla foce dell'Ispwich in periodo compreso tra gennaio e febbraio di questo stesso anno. La data é presumibilmente da associare a degli strani ed ambigui eventi, che hanno portato alla morte di sette persone. Eventi presumibilmente dovuti, a quanto riportato dai registri della polizia locale, ad uno scontro per un "regolamento di conti" tra bande rivali.
Da quanto appurato il Dott. Sutherland era sull'isola per godere di un periodo di vacanza e, all'epoca dei fatti, si ritrovava assieme al Signor Raymond Flagg, sceriffo di Owls Head e il Dott. Atticus Zachary Green, Professore della Miskantonich University e attualmente ospite al "Arkham City Sanitarium". Contatti dai nostri detective, i suddetti non hanno potuto rivelare ulteriori informazioni.
Ci duole affermare che non sussistono elementi per proseguire nelle indagini.

Con osservanza e disposizione per ulteriori dettagli,
Lorenz and Lorenz.
 
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Epilogo di Raymond Flagg
07 Aprile 1922​

Caro Alphonse, nell'isola tutto procede come nei progetti stabiliti. Abbiamo "reclutato" altre persone da offrire ma non prima che gli esseri alati finiscano i loro esperimenti. Sembrano molto attratti dalla conoscenza dell'anatomia umana.
Non ho mai avuto l'occasione di ringraziarti e voglio farlo adesso: vivevo in una menzogna e tu mi hai aperto gli occhi. Avrei voluto che anche i miei compagni avessero capito che siamo solamente delle misere creature al cospetto dai Grandi Antichi. Ho provato durante quella notte, quando la mia mente si aprì alla conoscenza, a far capire che eravamo davanti al miracolo dell'universo.
Pochi però sono pronti per vederlo, ancora meno a chi riesce a comprenderli.
Marty era il più ottuso. Anche davanti all'orribile magnificenza dell'empio, voleva porre fine al rito. Ho dovuto fermarlo, Lui mi ha detto di fermarlo.
Io ho obbedito, in estasi per aver ricevuto un suo comando. Capisco il la tua gioia adesso e voglio viverla con voi tutti.
Non ti preoccupare per gli altri: o torneranno da noi, o porranno fine alla loro vita. La voce dell'Empio arriva ovunque.

P.S:
12 Aprile 1922

Aggiungo qualche parola perché probabilmente non ci vedremo più.
Ho scelto di essere un sacrificio per l'Empio. Mi chiama tutti i giorni, lo sento nella mia testa.
Il mio compito in questa terra è stato svolto.
Ci vedremo nel nuovo mondo dove l'Empio regnerà nella follia.

Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
 
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