LorenZo-M
The Masterless One





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Volevo aprire questo thread per chiedervi info... ma alla fine ho fatto da solo e riporto qui quello che ho scoperto 
Ecopunk: 2044 è un inquietante mashup di The Day After Tomorrow, Ghost in the Shell e Disco Elysium.
Il gioco dipinge una visione deprimente e verosimile del nostro futuro dopo un riscaldamento globale catastrofico.
Nel 2044, la Terra è ufficialmente in una spirale di morte. La biosfera sta collassando e le tre (o quattro) superpotenze rimaste in piedi stanno facendo tutto il possibile per ritardare la Fine.
Tutti sanno che la fine sta inesorabilmente arrivando, anche se non vogliono ammetterlo a se stessi.
La massa di disperati vive grazie a sussidi, un reddito di base universale, ma che fornisce il minimo indispensabile come vestiti, cibo...
La maggior parte delle persone vive con meno cibo di oggi e quasi senza carne. Gli alimenti a base di insetti sono comuni. La maggior parte delle persone non possiede automobili e raramente vive da sola. Nichilismo, ipercapitalismo, scarsità di cibo, l'arte come unica via di fuga per chi vuole emergere...
E un Scifi politico, parla delle conseguenze del cambiamento climatico e della guerra e invita i suoi giocatori a confrontarsi con idee importanti, pur mantenendo il senso dell'umorismo.
Dicono che il gioco sia molto krunchy... Il sistema di gioco utilizza un pool di dadi a sei facce, una volta consumati, i dadi vengono rimossi dal pool fino a quando il gruppo non li recupera, il che porta a una tensione meccanica nel decidere quando é meglio utilizzare i dadi.
Si tirano una marea di dadi... che vengono letti a più livelli ( successi, fallimenti dettati dai singoli risultati e la somma del valore tirato a creare una soglia...) sistema di cui non c'ho capito nulla, ma credo che abbia una struttura modulare e i giocatori che cercano qualcosa di semplice possono ignorare molte delle meccaniche aggiuntive senza rompere o sminuire il nucleo del gioco.
Non ci sono PX, ma denaro.
Non ci sono HP, ma Fortuna che quando arriva a 0 fa male...
La Fortuna può essere spesa in Flashback in cui i personaggi raccontano come si sono preparati in anticipo a una complicazione della missione.
Credo d'aver capito che anche qualche altra meccanica si ispira a Blades in the Dark.
Personaggi non sono vincolati a una "classe" o a un "libretto", ma prendono forma grazie a un ampio elenco di tratti ed equipaggiamenti diversi.
Il tempo atmosferico è una parte importante del gioco. Si gioca in bilico sull' imminente estinzione di massa causata dal cambiamento climatico, questo si esprime in gioco con eventi randomici, causati dal clima, che condizionano la fiction.
Tra tutte i vari scenari ucronici "punk" mi mancava l'eco-punk. Ma nessun gioco è perfetto. Sembra che le meccaniche di combattimento rallentano un gioco altrimenti brillante. Ma non ostante qualche difetto, dicono sia fresco e nuovo.
Il manuale è corposo (260 pagine) e, a quanto sembra, fornito di gran belle illustrazioni.


Ecopunk: 2044 è un inquietante mashup di The Day After Tomorrow, Ghost in the Shell e Disco Elysium.
Il gioco dipinge una visione deprimente e verosimile del nostro futuro dopo un riscaldamento globale catastrofico.
Nel 2044, la Terra è ufficialmente in una spirale di morte. La biosfera sta collassando e le tre (o quattro) superpotenze rimaste in piedi stanno facendo tutto il possibile per ritardare la Fine.
Tutti sanno che la fine sta inesorabilmente arrivando, anche se non vogliono ammetterlo a se stessi.
La massa di disperati vive grazie a sussidi, un reddito di base universale, ma che fornisce il minimo indispensabile come vestiti, cibo...
La maggior parte delle persone vive con meno cibo di oggi e quasi senza carne. Gli alimenti a base di insetti sono comuni. La maggior parte delle persone non possiede automobili e raramente vive da sola. Nichilismo, ipercapitalismo, scarsità di cibo, l'arte come unica via di fuga per chi vuole emergere...
E un Scifi politico, parla delle conseguenze del cambiamento climatico e della guerra e invita i suoi giocatori a confrontarsi con idee importanti, pur mantenendo il senso dell'umorismo.
Dicono che il gioco sia molto krunchy... Il sistema di gioco utilizza un pool di dadi a sei facce, una volta consumati, i dadi vengono rimossi dal pool fino a quando il gruppo non li recupera, il che porta a una tensione meccanica nel decidere quando é meglio utilizzare i dadi.
Si tirano una marea di dadi... che vengono letti a più livelli ( successi, fallimenti dettati dai singoli risultati e la somma del valore tirato a creare una soglia...) sistema di cui non c'ho capito nulla, ma credo che abbia una struttura modulare e i giocatori che cercano qualcosa di semplice possono ignorare molte delle meccaniche aggiuntive senza rompere o sminuire il nucleo del gioco.
Non ci sono PX, ma denaro.
Non ci sono HP, ma Fortuna che quando arriva a 0 fa male...
La Fortuna può essere spesa in Flashback in cui i personaggi raccontano come si sono preparati in anticipo a una complicazione della missione.
Credo d'aver capito che anche qualche altra meccanica si ispira a Blades in the Dark.
Personaggi non sono vincolati a una "classe" o a un "libretto", ma prendono forma grazie a un ampio elenco di tratti ed equipaggiamenti diversi.
Il tempo atmosferico è una parte importante del gioco. Si gioca in bilico sull' imminente estinzione di massa causata dal cambiamento climatico, questo si esprime in gioco con eventi randomici, causati dal clima, che condizionano la fiction.
Tra tutte i vari scenari ucronici "punk" mi mancava l'eco-punk. Ma nessun gioco è perfetto. Sembra che le meccaniche di combattimento rallentano un gioco altrimenti brillante. Ma non ostante qualche difetto, dicono sia fresco e nuovo.
Il manuale è corposo (260 pagine) e, a quanto sembra, fornito di gran belle illustrazioni.

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