Eberron: che ne pensate?

[Johan]

Colto da raptus di nostalgia (e solleticato da un prezzo davvero da affare) nel week end ho acquistato il manuale dell'ambientazione di Eberron (in realtà la versione per D&D 3.5 della stessa).
Quando uscitì a dire la verità un po' la snobbai: avevo quasi tutto dei Forgotten Realms, manuali di Dragonlance e tutti i manuali che contenevano materiale per avventure nei piani per ricostruire quella che fu l'ambientazione di Planescape quindi non sentivo la necessitàm di esplorare un nuovo setting.
Però un po' di curiosità mi era rimansta.
Ricordo che Wizards spinse molto su questo universo (almeno questa era la mia impressione) pubblicando molti supplementi per la stessa. E vedo che è stato uno dei tre setting che sono stati prontamente trasportati nella 4a edizione (assieme ai vituperati FR e al redivivo Dark Sun).
Volevo sapere che ne pensate di questa ambientazione, con la sua magia diffusa, le nuove razze disponibili, la nuova regola dei punti azione e vostri pensieri sulla coerenza, l'originalità e la (evenutale) bellezza di questo universo...

 

[Flatulo]

Ho fatto una campagna di due anni e mezzo su Eberron. Venivo da 18 anni di GDR ogni genere di ambientazione TSR, e credo di essere un master "informato sui fatti", se non proprio esperto.
Eberron mi ha conquistato alla prima lettura e mi ha straconvinto giocandolo. così i miei giocatori, tutti esperti e non di primo pelo.
L'ambientazione è profonda e densissima, molto originale in alcune sue parti, classica laddove serve (es. i Draghi e la loro storia...)
Le Casate, sorta di megacorp magiche, sono il motore dell'ambientazione, e la geografia del mondo, a partire dal continente principale, è corposa e coerente.
Insomma, la miglior cosa che ho visto in campo D&D dai tempi del Planescape.
Io la straconsiglio. Davvero!
E mi candido per ulteriori consigli in futuro, sul setting, i punti di forza ecc. E sui prodotti e i supplementi. Tutti bellissimi e di grande qualità...

 

[Johan]

Ti ringrazio per la cortese ed interessante risposta. Anche secondo me ha del potenziale. Dato che c'è la possibilità di iniziare una campagna a D&D dopo tanto tempo pensavo di proporre quest'ambientazione ai giocatori, anche se temo che essendo un fantasy "non-canonico" con treni magici ecc qualcuno possa storcere il naso...

All'epoca uscirono un ciclo di avventure per la 3.5: ritieni che siano un buon punto di partenza? In generale quali supplementi consiglieresti?

Ciao e grazie!

 

[Domon]

forse anche perchè costruita a tavolino per funzionare con dnd3 (e i punti di forza di dnd3, che sono la varietà dei supplementi e... ok, la varietà dei supplementi) mi sembra una delle migliori uscite del gioco insieme a dark sun e poco altro... apprezzabilissima soprattutto la scarsità di superpng, in modo da dare spazio ai personaggi come motori della storia.

 

[Solomon]

E' probabilmente la più giocabile delle ambientazioni di D&D, perché come nota Domon è stata pensata dall'inizio con D&D in mente, invece di crescere per aggregazione progressiva. Incorpora gli elementi dell'ambientazione implicita, abbracciando al contempo delle influenze fantasy più moderne di quelle che hanno formato FR. Decisamente un bel prodotto.

 

[Nagatobimaru]

Ambientazione che ha reso famoso il Rob Liefeld del disegno fantasy, ovvero Wayne Reynolds.

Personalmente l'ho apprezzata sia per la non eccessiva epicità alla FR, sia per il risalto dato alla giocabilità di razze non canoniche.

 

[Johan]

Bene, mi fa piacere leggere che il prodotto ha ben impressionato.

Che dite allora, quali eventuali supplementi ed avventure meritano di essere presi in considerazione (parlo sempre della 3.5 come versione, eh!)?

 

[Domon]

Ambientazione che ha reso famoso il Rob Liefeld del disegno fantasy, ovvero Wayne Reynolds.

pensavo a kevin simbieda!

 

[Flatulo]

Le avventure precomposte sono abbastanza valide. C'è nè una deluxe (Eyes of the Lich Queen) dal respiro epico, che porta i giocatori a spasso per tre continenti, a confrontarsi direttamente con Vol! ma non la definirei proprio introduttiva... semplicemente è molto bella.
In realtà, se ti va di smazzarti un po' ogni descrizione dei reami nell'ambientazione presenta facili e ghiotti "hooks" per iniziare.
Io personalmente non ho fatto partire il gruppo a Sharn, la città per eccellenza, ma è stato una specie di punto di arrivo a mezza campagna.
Il supplemento di Sharn è semplicemente bellissimo, quartiere per quartiere, con una ricchissima descrizione dei gruppi di potere ecc. Assolutamente da avere.
Il player's handbook forse è il meno utile, e per avere ulteriori agganci di avventura, è molto carino l'explorer handbook, che descrive location affascinanti, alcune estreme.
Ho trovato, invece, indispensabile Five Nations. Hai tonnellate di ore di avventure solo rimanendo nel Khorvaire. E quello è il libro che ti serve.
Trovi qualcosa di utile in tutti i manuali di approfondimento: in ordine (personale) di utilità Magic of Eberron (fichissimo, parlando di un mondo con così tanto arcano), the Forge of War (prospettiva storico/militare), Faiths of Eberron (ma il bello di questo mondo è che puoi anche scegliere una presenza "leggera" delle religioni).
Mi fermo, sperando di non essere stato troppo confusionario... perchè se vuoi spingere lo sguardo oltre il continente principale, allora è un altro post!

 

[Flatulo]

Cacchio!!
Fesso che non sono altro!!
Mi scordavo "Dragonmarked". Semplicemente necessario, se vuoi puntare molto (e te lo consiglio) sulle casate e i marchi del drago...

P.S. L'originalità del setting non ti deve spaventare, anzi! La genialata dei nani banchieri, degli elfi adoratori della non vita, oppure ezbollah fanatici... Gli gnomi custodi della rete di comunicazione... E la magia che è business!
Ma che state aspettando?! Per il resto confermo tutte le considerazioni dei colleghi sulla epicità a misura di personaggi.

 

[Johan]

Cavolo, quanto materiale su cui elucubrare!

Grazie!

 

[Solomon]

Ambientazione che ha reso famoso il Rob Liefeld del disegno fantasy, ovvero Wayne Reynolds.

pensavo a kevin simbieda!

Beh no, Reynolds è più competente di Liefeld ma i due hanno praticamente gli stessi vizi: pose che vorrebbero essere "dinamiche" invece fanno sembrare i personaggi paralizzati a mezz'aria; armi enormi, dalle forme implausibili; Ghigni a 320 denti; e soprattutto tasche, tasche, tasche ovunque! La differenza è che Liefeld disegna piedi triangolari e minuscoli, Reynolds triangolari ed enormi.