nand
Grande Goblin
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Per la seconda avventura proviamo la modalità sandbox esplorativa (quindi mappa che si compone via via e l'obiettivo di arrivare a 20 punti leggenda in 30 giorni), e andiamo in all-in, tutti e cinque i moduli (quindi 30 esagoni). Nota: non scriverò le spiegazioni delle regole, solo testo narrativo.
Giorno 1
Sono Belurat, un arciere elfo, mi trovo nel Santuario, nella pianura omonima, equipaggiato con il mio fido arco corto, un’armatura di cuoio e un pugnale nello zaino, assieme a venti monete d’oro, e conosco un singolo incantesimo: tracciare il sentiero (che mi permetterà di muovermi liberamente anche su terreno difficile). Tutto intorno a me si trovano terre sconosciute, ma inizierò la mia avventura visitando i negozi dei due artigiani che si trovano nel vicino al Santuario: il fabbro e l’artificiere. Il primo ha un buon assortimento di armi, anche un bell’arco lungo (ma ahimè, non sono abbastanza forte per sfruttarlo a pieno), oltre a due tesori interessanti (un simbolo che mi facilita i commerci e una clessidra magica che allunga una singola giornata); avrebbe anche due missioni per conto terzi, una taglia per tre teste di giovani draghi, da riscuotere alla fortezza, e una per assassinare un leader (uno qualsiasi, strano, no?) da riscuotere dall’artificiere (dev’essere uno strano personaggio); declino entrambe. Anche dall’artificiere ci sono diversi tesori interessanti (guanti dell’aggressione, mantello delle ombre, un simbolo che facilita il riposo e uno il saccheggio); mi dice che alla fortezza c’è un premio per chi visita tutte le montagne (ma chissà dove si trovano) mentre la strega cerca parti di cadaveri (bleah, c’è da farsi una brutta nomea). Acquisto il simbolo del saccheggio (ben 15 monete) e accetto la missione della fortezza. Inizia il mio viaggio, subito fuori dalla pianura del Santuario trovo la Acque Putride, so che nelle zone più remote di questo luogo si trovano le Catacombe. Non mi fermerò qui, proseguo il viaggio e mi accampo nelle Terre Ininterrotte, in lontananza vedo un arco di pietra, se ne troverò un altro potrò utilizzarlo per viaggiare (e tornare al Santuario in modo rapido, dato che si trova qui vicino). La notte passa tranquilla.

Giorno 1
Sono Belurat, un arciere elfo, mi trovo nel Santuario, nella pianura omonima, equipaggiato con il mio fido arco corto, un’armatura di cuoio e un pugnale nello zaino, assieme a venti monete d’oro, e conosco un singolo incantesimo: tracciare il sentiero (che mi permetterà di muovermi liberamente anche su terreno difficile). Tutto intorno a me si trovano terre sconosciute, ma inizierò la mia avventura visitando i negozi dei due artigiani che si trovano nel vicino al Santuario: il fabbro e l’artificiere. Il primo ha un buon assortimento di armi, anche un bell’arco lungo (ma ahimè, non sono abbastanza forte per sfruttarlo a pieno), oltre a due tesori interessanti (un simbolo che mi facilita i commerci e una clessidra magica che allunga una singola giornata); avrebbe anche due missioni per conto terzi, una taglia per tre teste di giovani draghi, da riscuotere alla fortezza, e una per assassinare un leader (uno qualsiasi, strano, no?) da riscuotere dall’artificiere (dev’essere uno strano personaggio); declino entrambe. Anche dall’artificiere ci sono diversi tesori interessanti (guanti dell’aggressione, mantello delle ombre, un simbolo che facilita il riposo e uno il saccheggio); mi dice che alla fortezza c’è un premio per chi visita tutte le montagne (ma chissà dove si trovano) mentre la strega cerca parti di cadaveri (bleah, c’è da farsi una brutta nomea). Acquisto il simbolo del saccheggio (ben 15 monete) e accetto la missione della fortezza. Inizia il mio viaggio, subito fuori dalla pianura del Santuario trovo la Acque Putride, so che nelle zone più remote di questo luogo si trovano le Catacombe. Non mi fermerò qui, proseguo il viaggio e mi accampo nelle Terre Ininterrotte, in lontananza vedo un arco di pietra, se ne troverò un altro potrò utilizzarlo per viaggiare (e tornare al Santuario in modo rapido, dato che si trova qui vicino). La notte passa tranquilla.
