Copio da facebook:
PRIME IMPRESSIONI - Chronicles of Crime e Detective: a Modern Crime Board Game.
Comparazione breve dopo i primi casi eseguiti nei due recenti giochi di deduzione/indagine: .
Pensieri sparsi (opinioni puramente personali):
Chronicles regala una esperienza sicuramente più immediata e più facilmente proponibile anche ai meno avvezzi ai GdT, grazie anche all'appeal esercitato dalla realtà virtuale e dalla semplicità della scansione dei QR code su cui si basa la meccanica investigativa. Questa stessa meccanica semplifica lo svolgimento delle indagini permettendo di concentrarsi più sulla scoperta dei casi e delle vicende, che può a volte risultare un pochino più "guidata" rispetto ad altri giochi del genere. E' fondamentale approcciarlo quindi cercando di ottimizzare i tempi, NON quindi scansionando tutto lo scansionabile, senza dimenticarsi di servirsi anche in questo caso di appunti analogici e confronto continuo tra i giocatori: il coinvolgimento del gruppo e la difficoltà sono settati giocoforza dagli investigatori.
Se da una parte quindi l'approccio migliore è la parsimonia, dall'altra la risoluzione del caso richiede la raccolta di prove tangibili (sotto forma di carte) e quindi trovare l'equilibrio non è semplice. Per quanto giocato fin'ora, trovo che una maggiore penalizzazione in termini di tempo per le singole scansioni sarebbe forse stata un migliore invito all'ottimizzazione delle deduzioni.
L'app è un mero strumento per condurre il sistema di indagini, semplificando la gestione di tempi, piste da seguire, indizi da raccogliere. Se da una parte paga un po' in una certa "freddezza", dall'altra apre a infinite applicazioni, diverse possibili tematizzazioni e implementazioni, come già infatti previsto dalle due espansioni già prodotte (ma ancora non giocabili), ambientate a tema Noir una, america rurale l'altra.
In Detective siamo invece molto più dalle parti di Sherlock Holmes C.I.: dal punto di vista narrativo lo sviluppo è molto più curato, e anche l'impegno richiesto risulta più elevato, così come i tempi di gioco. Il metodo di indagine è più "aperto" ed ampio, con il database online di Antares che permette di cercare file personali, esaminare specifiche prove, incrociare tracce e profili, interrogare vecchi report su casi dismessi, mentre le piste "attuali" sono affidate alle carte presenti nella scatola.
La gestione dei tempi (e dello stress) è affidata ai giocatori, e si ha la sensazione che il delta tra le possibilità di indagine perseguibili e il tempo a nostra disposizione sia molto elevato, rendendo ogni scelta molto più ragionata e sofferta rispetto a CoC (analogamente a Sherlock). Gli appunti tornano a essere necessari e FONDAMENTALI.
La gestione del Database/sito rispetto all'app di CoC risulta inevitabilmente molto più tematizzata, ci si sente davvero protagonisti di una delle mille serie tv investigative che passano quotidianamente, ma d'altra parte restringe le possibilità di applicazione ad altri contesti, punto di forza invece del sistema di CoC.
Per chi non può permettersi entrambi, consiglierei CoC a chi ha bisogno di un gioco più immediato e intavolabile, con più appeal anche verso neofiti e non-giocatori.
Consiglierei invece Detective agli amanti degli investigativi duri e puri, a tutti quelli che aspettavano con ansia nuovi sviluppi sulla scia del filone Sherlock C.I., perchè il livello è questo se non oltre.
In definitiva, per gli amanti del genere sono secondo me due titoli da avere entrambi, che approcciano il genere in modi differenti e richiedono livelli di impegno differente, ma entrambi molto soddisfacenti.
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