Bilancio Letture 2023

Obione

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Anche il 2023 è finito, ed è quindi il momento di tirare le somme su quanto letto.

Come di consueto, il bilancio puo' comprendere le statistiche di lettura, precise o approssimative, ed un eventuale confronto con gli anni precedenti. Inoltre potrete indicare zero o piu' libri top, e zero o piu' libri flop (anche in ordine di merito o demerito), con una breve motivazione del perche'. Il tutto puo' essere inserito in un unico calderone, o per categorie tematiche (Romanzi, Saggi, Fantasy, Fantascienza, Giallo, Manga, ecc.).

Lo scopo dell'iniziativa e' quello di stimolare la discussione, e indicare quali libri siano da leggere, e quali da lasciare sullo scaffale.

Il bilancio si puo' riportare e commentare qui sul forum, oppure sul canale Telegram del Gruppo di Lettura Goblin.

Siete liberi di cominciare, o cominciare a pensarci. Io probabilmente aspetto qualche giorno, ancora sono indeciso.
 

Obione

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Nel 2023 letti 37 libri, non molti ma in linea con gli anni passati (33-32-39 nei tre anni precedenti). Speriamo l'anno venturo di poter leggere qualcosa di più.

Quest'anno, forse anche per essere andato talvolta un po' a caso in biblioteca (soprattutto sui saggi), nessun capolavoro, e molti flop, alcuni omessi in quanto non interessanti da commentare.

Letture Top del 2023:

- Gian Marco Griffi - Ferrovie del Messico: non un capolavoro, ma un romanzo originale e colto, @henrymerrivale ha molto di più da dire a riguardo. Lo Strega ovviamente lo ha bellamente ignorato.

- John Steinbeck - In viaggio con Charley: proposto al Gruppo di Lettura Goblin, una sorpresa molto interessante. Talvolta retorico, ma con uno spaccato degli Stati Uniti del passato da non perdere.

- Arthur Charles Clarke - Incontro con Rama: classico della fantascienza, intrigante dalla prima all'ultima pagina pur con un ritmo piuttosto lento.

Letture Flop del 2023:

- Alessandro Barbero - Alabama: vero, sembra di sentire Barbero leggere con il suo caratteristico piglio, ma non salva una vicenda davvero noiosa e pesante.

- Edgar Allan Poe - Le avventure di Gordon Pym: un romanzo di appendice davvero malriuscito, con l'autore che nel finale non sapeva che pesci pigliare.

- Rossella Postorino - Mi limitavo ad amare te: il peggiore dell'anno, noioso, l'autrice non sa scrivere, sa di già letto in molti altri romanzi selezionati allo Strega recentemente.
 

Gabbi

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Per me il 2023 è stato un anno pieno di riletture e recupero di cose che volevo leggere da tempo.
Riguardando la lista su Goodreads, 39 volumi in totale, molti dei libri letti mi lasciano, a distanza di mesi, un'impressione un po' tiepida.

Narrativa

Tra le cose che ho apprezzato di più spiccano due romanzi di fantascienza: Picnic sul ciglio della strada dei fratelli Strugackij, che mi è piaciuto davvero molto, e la rilettura di Io sono leggenda di Matheson, libro a cui sono personalmente molto legato.

Tra le cose che ho letto e mi hanno lasciato un po' più freddo, Senilità di Svevo, Il fucile da caccia di Inoue, Flatlandia di Abbott. Ho invece trovato molto divertente Bartleby lo scrivano di Melville. Bello anche La sottile linea scura, ma Lansdale è una mezza garanzia.

Dopo anni in cui non lo toccavo, ho riletto Murakami con A sud del confine, a ovest del sole. Bello e molto malinconico, probabilmente uno dei suoi racconti che ho apprezzato di più, fra quelli che ho letto. Ho discretamente apprezzato anche I miei giorni alla libreria Morisaki di Yagisawa, che per toni e stati d'animo ho trovato non molto distante da Murakami.

Saggistica

Ho riletto/finito (lo avevo leggiucchiato da giovine) La scimmia nuda di Morris e cavolo se è invecchiato male. Alcuni spunti sono ancora molto interessanti, ma in generale mi è sembrato pervaso da preconcetti oggi un po' imbarazzanti. Peraltro per tutto il volume si ha l'impressione che l'autore esponga più sue idee/ipotesi che il frutto di una rigorosa ricerca scientifica. Il fatto che le note a fine libro siano scarse riportino come fonte un buon numero di altri scritti dell'autore stesso non fa che accentuare questa sensazione.

Finalmente ho approcciato Damasio, di cui avevo letto/sentito parlare molto bene. Ho iniziato con il suo volume più vecchio, L'errore di Cartesio, che ho trovato interessante ma non così sconvolgente. Forse un po' me lo ha rovinato l'hype, creandomi chissà quali aspettative. Ad ogni modo, ne ho già altri tre in coda, quindi avrò modo di approfondire e ricredermi. Peraltro in sti giorni il catalogo Adelphi più vecchio di sei mesi è in sconto al 20%, se vi interessasse l'autore vale la pena approfittarne.

Qualche spunto interessante anche per La cultura del piagnisteo di Hughes, ma avendolo letto dopo Critica della vittima di Giglioli (pur essendo parecchio precedente) mi ha forse colpito meno di quanto avrebbe fatto se l'avessi letto più vicino alla data di pubblicazione.
 
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