Poldeold
Goblin






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- poldeold
Gioco di carte (con mini plancia personale) in cui vengono privilegiate le combo tra carte. L'ambientazione (piuttosto pretestuosa) è quella di giocare dei monumenti che cerchino di non essere dimenticati. Quindi i giocatori collezioneranno carte monumento (e conoscenza) fino ad arrivare ad un totale di 14 per far finire la partita.
Il twist del gioco consiste nel giocare delle carte sopra la propria plancia (in una delle posizioni tra 1 e 6), caricarle di segnalini "sapere", e farle slittare alla fine di ogni turno di gioco verso sinistra in modo da farle "cadere" di lato. Quando una carta viene fatta cadere è considerata un monumento del passato e i suoi segnalini ancora presenti andranno piazzati sulla propria plancia di gioco (per ogni segnalino presente a fine partita si subirà un malus). Dunque, una delle cose importanti è quella di riuscire a ripulire le carte dai segnalini prima che queste finiscano nel passato.
Al proprio turno un giocatore può svolgere 2 azioni tra 5 diverse (anche due volte la stessa). Alla fine attiverà alcune carte che hanno un simbolo particolare e farà slittare tutte le carte sopra la propria plancia verso sinistra.
Pro:
- meccanica interessante (e in parte nuova) per un gioco di carte che sfrutta colori e simboli come tanti altri;
- combo molto soddisfacenti;
- tante carte, tanti effetti (anche se alcuni si ripetono per colore) tanta scelta per ciò che concerne le strade per la vittoria;
- grafica del gioco molto carina (le carte rappresentano un sacco di monumenti, artefatti del passato e del presente);
- spiegazione de gioco piuttosto rapida. Nessun dubbio, nemmeno per gli effetti delle carte;
- gioco snello e appagante quando si riesce a costruire qualche combo;
- durata contenuta (soprattutto in 2).
Contro:
- piuttosto multi solitario (esistono degli effetti delle carte che interagiscono con gli avversari ma sono pochi e non particolarmente invasivi);
- potrebbe soffrire di AP in certi momenti (in 2 è l'ideale, in 4 si rischia di aspettare un po' per il proprio turno);
- non è esente dalla fortuna nella pesca delle carte ma la fortuna può essere anche mitigata dalla pesca di tante carte.
A me è piaciuto molto. Era l'unico gioco che puntavo a Essen e non ne sono rimasto deluso. Per ora ho all'attivo solo due partite (in 4 e in 2). In 2 giocatori è l'ideale.
È la rivisitazione dei classici giochi che si basano sull'interazione tra carte di colori e simboli differenti, ma tale reimplementazione devo dire che è molto riuscita.
Ovviamente lontani coloro che non sopportano i multi solitari e la presenza della fortuna (seppur mitigata) nella pesca delle carte.
Il twist del gioco consiste nel giocare delle carte sopra la propria plancia (in una delle posizioni tra 1 e 6), caricarle di segnalini "sapere", e farle slittare alla fine di ogni turno di gioco verso sinistra in modo da farle "cadere" di lato. Quando una carta viene fatta cadere è considerata un monumento del passato e i suoi segnalini ancora presenti andranno piazzati sulla propria plancia di gioco (per ogni segnalino presente a fine partita si subirà un malus). Dunque, una delle cose importanti è quella di riuscire a ripulire le carte dai segnalini prima che queste finiscano nel passato.
Al proprio turno un giocatore può svolgere 2 azioni tra 5 diverse (anche due volte la stessa). Alla fine attiverà alcune carte che hanno un simbolo particolare e farà slittare tutte le carte sopra la propria plancia verso sinistra.
Pro:
- meccanica interessante (e in parte nuova) per un gioco di carte che sfrutta colori e simboli come tanti altri;
- combo molto soddisfacenti;
- tante carte, tanti effetti (anche se alcuni si ripetono per colore) tanta scelta per ciò che concerne le strade per la vittoria;
- grafica del gioco molto carina (le carte rappresentano un sacco di monumenti, artefatti del passato e del presente);
- spiegazione de gioco piuttosto rapida. Nessun dubbio, nemmeno per gli effetti delle carte;
- gioco snello e appagante quando si riesce a costruire qualche combo;
- durata contenuta (soprattutto in 2).
Contro:
- piuttosto multi solitario (esistono degli effetti delle carte che interagiscono con gli avversari ma sono pochi e non particolarmente invasivi);
- potrebbe soffrire di AP in certi momenti (in 2 è l'ideale, in 4 si rischia di aspettare un po' per il proprio turno);
- non è esente dalla fortuna nella pesca delle carte ma la fortuna può essere anche mitigata dalla pesca di tante carte.
A me è piaciuto molto. Era l'unico gioco che puntavo a Essen e non ne sono rimasto deluso. Per ora ho all'attivo solo due partite (in 4 e in 2). In 2 giocatori è l'ideale.
È la rivisitazione dei classici giochi che si basano sull'interazione tra carte di colori e simboli differenti, ma tale reimplementazione devo dire che è molto riuscita.
Ovviamente lontani coloro che non sopportano i multi solitari e la presenza della fortuna (seppur mitigata) nella pesca delle carte.