Impressioni Akropolis

[Naki85]

Apro questa discussione in quanto non mi sembra di trovarne altre in merito a questo gioco che ha appena vinto l'As d'Or 2023.

Qualcuno di voi ce l'ha o l'ha provato?

Grazie

 

[LordBalod]

Giocato.
Un titolo piacevole, tutto sommato. Una chance la merita

 

[Elijah]

L'ho provato tempo fa in associazione, quando non aveva ancora vinto nulla.
L'avevo trovato un buon prodotto, semplice e breve, ma valido.

 

[Tacchan]

Ho fatto 5 partite. Se all'inizio ero titubante, mi ricodava Taluva che adoro, partita dopo partita mi è piaciuto sempre molto di più. Ben strutturato e pensato, rapido e veloce. Bella la pensata di cambiare evitando il classico meccanismo di prendere le pietre messe sulle carte pagate dagli altri, che vengono invece scartate, e sia necessaria per prendere queste, fondamentali per vincere, coprendo in modo intelligente i territori già piazzati.

 

[Poldeold]

Provato una sola volta in associazione e piaciuto. Non tanto da averne una copia in collezione.
Lo rigiocherei volentieri ma ricordo che non mi colpì particolarmente anche se lo reputo un buon prodotto.

Interessante la meccanica del piazzamento su più livelli.
Non l'ho trovato cmq particolarmente innovativo.

 

[Aluccio]

Post-rant volutamente "cattivo".

Ma avete presente quando una volta ogni tanto c'è qualcosa che vi sta particolarmente a cuore... in modo negativo? E viene quell'irrefrenabile voglia di dirlo a tutti per sentirsi un po' meno s*****i?

Ecco mi è successo con questo gioco.

Ho fatto una sola misera partita (in 4), quindi sono mere impressioni.
Ma mi è sembrato davvero un giochino -ino -ino- ino-, con un paio di scelte piuttosto discutibili.

Vi giuro su me stesso che veramente di rado mi lamento della fortuna nei giochi (sono nato e cresciuto a Warhammer e Magic, per dare contesto), ma qui mi è sembrato di essere completamente in balia del tutto.
Per carità, capisco il target del titolo, un aspetto che ritengo fondamentale sempre, nelle considerazioni verso un gioco.
Ma questo non mi giustifica assolutamente l'aver passato la seconda metà della partita a fare NIENTE.

Ero ultimo di turno da setup, quindi mi sono dovuto un attimo arrabattare con i colori lasciatomi. Ho provato a puntare forte su un paio di essi (rosso e giallo), mentre mi tenevo aperte altre possibilità (blu e verde) ignorando quasi completamente il resto (viola).
Pur finendo quasi sempre i turni con 3 (a volte 4) Pietre rimaste, che sostanzialmente è l'unica cosa che puoi fare per avere spazio di manovra, non ho avuto modo di prendere UNA e dico UNA tessera punteggio (stelle) gialla. E soltanto due delle rosse.
Tessere (le stelle rosse e gialle) che durante la prima parte della partita non erano uscite praticamente per niente.
Questa cosa ha reso vana la costruzione della prima parte della mia città, ossia la prima metà della mia partita. Divertente per un family game bello spensierato
Criticate pure le mie scelte strategiche eh, che sono sempre aperto all'autoanalisi e al migliorare.
E per carità, il caso di una singola partita non fa storia, ma in ogni caso...

Ma il dramma più importante non è questo, è il tentativo di dare variabilità al gioco separando i punteggi e mettendoli sulle tessere stesse (le famose stelle).
Rendendo la scelta dell'acquisizione di queste praticamente obbligata, ammazzando le decisioni tattico/strategiche e aumentando il peso degli swing aleatori.
Ritengo sia una scelta davvero pessima, ma magari, come dicevo, sono s*****o io

Ci sono una marea di titoli simili che mi sembra facciano la stessa cosa in maniera molto più intelligente.

Carina la faccenda del costruire in verticale per carità ma... uno dei miei pochi 3 su BoardGameGeek.

Ha vinto lo stocazzo d'oro francese dell'anno direte voi, è meglio che non dico niente in risposta, dico io.

 

[Tacchan]

L'ho giocato altre volte e trovo invece che sia molto più interessante di quanto inizialmente possa sembrare, un po' come Sea Salt & Paper, altro giochino che mi ha preso male dopo che lo avevo bollato come una cagata. Indubbiamente Taluva è più pensato e profondo, ma non dimentichiamo che Akropolis dura mezz'ora massimo. Ci sono partite che vanno male, perchè le tessere che servono seno sempre lontane, ma si può preparare una buona base per farne buon uso in futuro. A me da sempre la sensazione di poter fare qualcosa, di carcare un piano B o C con quello che arrivo a poter prendere. Le stelle sì, vano prese quando sono a buon mercato, e sepsso anche se non lo sono, ma vale per tutti e quindi questo apre opzioni su cosa puntare, anche a seconda di quello che fanno i vicini.

Rimane la mia opinioni ampiamente positiva sul gioco: certo che non ci dedicherei una sera intera, ma data la spiegazione rapida e la durata, lo vedo un ottimo inizio o chiusura di serata.

 

[Albresk]

Finalmente sono riuscito a provarlo in associazione, e devo dire che giocandolo dal vivo ho rivisto le prime impressioni avute su BGA. Infatti, se la versione online non mi aveva entusiasmato troppo, intavolarlo è stato piacevole e divertente, con una migliore percezione della propria città e di quelle avversarie.

Il gioco scorre veloce e sì, la componente aleatoria si fa sentire, ma la trovo sfidante: si prova a fare il meglio con quello che si può o che si ha a disposizione, cercando di trovare un modo per sfruttare le cave e quindi avere pietre utili nei turni successivi.

Temevo poi che mi ricordasse troppo Cascadia, essendo un piazzamento tessere con punteggi variabili, ma il fatto di poter costruire su più livelli e il poter così accumulare/spendere pietre durante il gioco mi hanno dato sensazioni diverse. Penso sia ottimo per il target prefissato (family).

Personalmente poi mi piace un sacco l'ambientazione, con i ricordi videoludici che mi riportano a quando da piccolino mi divertivo a costruire città greche in Zeus - Signore dell'Olimpo…ma si sa, pánta rheî…