Aiutatemi i bambini non giocano piu'

[theclapofonehand]

La limitazione sui giochi elettronici un po' c'è, giustificata col fatto che fanno male agli occhi

ai miei tempi :telodicevo: dicevano che fosse un'altra cosa a far diventare ciechi

 

[Cianopanza]

Cianopanza hai centrato perfettamente il problema la cosa preoccupante è che il calo di interesse si riflette non solo su giochi da tavola ma pure nello sport sembra che l'unica cosa che gli interessi siano come hai giustamente sottolineato le bimbominkiate che vedono fare ai loro amici di scuola o su yuotube e i giochi su smartphone xbox.

La mia e' sociologia spicciola, ma i ragazzini oggi tendono ad avere come figure di riferimento dei "capibranco", invece che degli "outsider". Anche se non saranno degli "alfa", tendono a far cose per restare nel branco. Spesso la cosa li annoia a morte (e si annoiano tantissimo).
Credo che oggi purtroppo sia cosi': le figure "leader" di oggi sono capibranco e non outsider.

Fino a pochi anni fa c'erano molti personaggi fuori dagli schemi: l'artista, lo sportivo, l'attore, la rockstar, persino il geek dei computer... il film, il fumetto, il libro, il disco... Le potevi vedere come cose e personalita' uniche e ti portavano a "farti dei gusti tuoi"... che non erano i gusti di mamma e papa' e neanche i gusti del gregge.

Non so se sia la "tecnica giusta", che non puo' esserci, ma magari date esempi... non so guardate ogni tanto qualche biopic particolare, ascoltate dischi anziche' generi, raccontate qualcosa su qualcuno o qualcosa, regalate libri, ecc... tutte cose che "germoglieranno" nell'adolescenza

E intanto voi aprofittatene per giocare a giochi piu' cazzuti

 

[sava73]

da parte mia posso consigliarti di "coinvolgerli di piu'" e di farti coinvolgere a loro modo.

Mattia (12) e Valerio (11) dopo un inizio molto tosto (si giocava a Puerto Rico, ad Alta Tensione ecc) hanno molto rallentato. E' passata la smania iniziale e sono iniziate anche le distrazioni (console, youtube, cazzeggi vari con gli amici). Mattia è quello piu' tosto, vuole la sua "indipendenza" e vede nel gioco uno modo per rimanere "sotto suo padre", per questo lo rigetta. Non ama nemmeno impegnarsi e quando gioca lo fa svogliato.

Ho smesso (da anni ormai) di insistere con lui. Valerio invece è propositivo e nondevo fare nulla se non dire di si
La situazione pero' con Mattia non è molto migliorata.
Si "concede" di solito dopo che io gli ho dedicato piu' attenzioni, ad esempio giocando con lui a Clash Royale o con la PS4. Abbiamo fatto pure FCM e gli è piaciuto.. ma l'impegno al tavolo lo stanca.

Cosa preferiscono?
Ora come ora, purtroppo dopo una partenza così ben augurante, preferiscono Vudu', Skull, Coup ... ieri abbiamo fatto Palastgefuester (che si è dilungato per 4 partite e "aveva scocciato alla fine").
Altra soluzione invita a giocare i suoi amici. C'è un gioco che per tematiche si presta particolarmente? Invita un suo amico a giocare e vedi cosa succede (quando viene Simone, il figlio di Romendil, anche Mattia gioca piu' volentieri per via della compagnia) .. se non puoi batterli fatteli amici?

 

[Gerald]

Sava grazie anche a te vedo che le dinamiche sono simili si stancano facilmente, appaiono svogliati e questo mi dispiace molto.
Sarebbe bello se portassero con loro un gioco per condividerlo con i loro amici ma non hanno la maturità per proporre da soli un gioco cosi lontano dagli stereotipi adolescenziali imposti dal mass market con tablet consolle smartphone youtube che calamitano ogni interesse dei nostri bimbi.

 

[Sephion]

Se giocano ai videogiochi, falli giocare a quelli che possono essere comunque giochi da fare insieme. Ad esempio un Mario kart in compagnia è diverso da un Mario kart in sigle Player. Di giochi da fare insieme ce ne sono un'infinità, basta saperli scegliere.
Altro esempio, Lara croft and The Temple of Light.
Si gioca in 4, divertente e hai delle microesplorazioni, puoi anche giocare solo mezz'ora al giorno.
Poi la sera... Gdt!
Soprattutto, non fargli abbandonare lo sport. Al massimo che lo cambino ma abbandonare meglio di no. Lo sport è importante, magari che vadano al campetto a giocare a calcetto /basket.

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[phalanx]

Ottimi suggerimenti, ma considera anche che ogni figlio ha i suoi gusti, potrebbero aver in effetti perso ogni interesse per il gioco da tavolo.
In quel caso non c'è niente che tu possa fare.

 

[Sephion]

Hai pensato ad organizzare qualche giornata di gioco da te? oppure non so se avete un'associazione ludica.
Organizzi una giornata con i suoi amici, lasci che giochino loro (tu al massimo spieghi i giochi ai ragazzi) e vedrai che si divertiranno.
Prova giochini semplici e facciano caciara (che so, vudù).

Riguardo ai videogiochi da fare con i tuoi figli, ce ne sono molti da fare (come ti dicevo sopra ad esempio Mario Kart), non farti influenzare dal concetto di videogame che gira adesso, basta saperli scegliere. Altri vanno bene anche giocati in singolo, prendi Professor Layton ad esempio, gioco basato su indovinelli da risolvere (alcuni davvero tosti) con personaggi molto gradevoli e trame molto appassionanti.
Sui party game abbiamo Jackbox party pack, una raccolta di giochi da tavolo virtuali da giocare con il cellulare (orrore! :grin: :grin: :grin: )
Si gioca tutti nella stessa stanza, il cellulare serve come schermo segreto per evitare che gli altri giocatori ti vedano.
Ci sono 2 pack, ognuno ha molteplici giochi, qualche esempio:
Fibbage: a schermo hai delle domande, lo scopo è fornire una bugia come risposta alla domanda e nel contempo trovare la risposta giusta, fornita dal gioco in mezzo alle risposte degli utenti. Se gli altri scelgono come verità la tua bugia, prendi punti.
Bomb co: Collaborativo, sei in un ufficio pieno di bombe e devi tagliare i cavi per disattivarle, però le istruzioni sono degli enigmi e in più sono divise tra i vari smartphone (esempio indizio giocatore 2: tagliate il 2 e 4 filo, indizio giocatore 1: tagliate SOLO i fili blu, poi si mescolano le informazioni)
Bidiots: gioco di aste, all'inizio ognuno disegna 2 quadri e in base alle informazioni su schermo si deve capire cosa chiede il mercato dell'arte in quel momento e offrire di conseguenza).

Se i videogiochi li fai in compagnia (e con questo intendo nella stessa stanza) hanno lo stesso valore di socializzazione e di interazione di un gdt :grin:
Alcuni impegnano molto la mente, altri hanno storie stupende, altri sono divertenti in compagnia.

Insomma, se unisci i due mondi fai contenti loro e pure te stesso :approva:

 

[Gerald]

Grazie veramente a tutti per i consigli come sempre se un goblin cerca aiuto nessuno si tira indietro :grin: :grin: :grin: .

 

[tika]

Ma non pensate, come fa anche pensare un po' il post di Sava, che il problema sia la "presenza" dei genitori e non il gioco in sé?
Senza voler dare giudizi mi sembra di percepire dai vostri post che siete abituati a giocare spessissimo voi + i vostri figli. Sbaglio?

E la tendenza, così come si legge, è quella dei figli ad associare il gioco ai genitori.
Forse il "problema" sta proprio qui. Penso che come genitori dobbiamo (dovrò) accettare che i figli si distacchino, che facciano le loro cose. Se abbiamo troppo connesso il gioco al genitore forse dobbiamo proprio rompere questo legame. La passione emerge soprattutto nel gruppo dei pari, perché è sintomo di affermazione personale e presa di coscienza di sé.

Cosa ne pensate?

 

[Triade]

Sicuramente, la presenza del genitore, nell'eta dell'adolescenza e quindi della ribellione, puo avere un effetto deleterio.
In questo caso, puo succedere che oltre ad essere in contrasto con i genitori, si senta anche in contrasto con gli hobby, le scelte, i pareri.
Penso che sia tutt'altro che inusuale.

Come dice Sava, in questo caso, e' meglio mettersi da parte e lasciarlo andare. Costringere porta a situazioni e problematiche peggiori. Se poi la passione c'e', ritornera'.

A me succede da sempre nell'ambito sportivo: ho visto passare parecchi bambini a judo. Molti dall'eta' di 5 anni fino ad arrivare ai 16. Ci sono stati quelli che, o per gli amici che facevano calcio, o voler suonare uno strumento o ancor piu' semplicemente il pelo di f**a ( ), hanno lasciato.
Alcuni (ma si contano una mano) sono tornati. Ecco, li' c'e' la passione.
E stiamo sicuri che anche se andranno via di nuovo, prima o poi torneranno.

 

[Sephion]

Ma non pensate, come fa anche pensare un po' il post di Sava, che il problema sia la "presenza" dei genitori e non il gioco in sé?
Senza voler dare giudizi mi sembra di percepire dai vostri post che siete abituati a giocare spessissimo voi + i vostri figli. Sbaglio?

E la tendenza, così come si legge, è quella dei figli ad associare il gioco ai genitori.
Forse il "problema" sta proprio qui. Penso che come genitori dobbiamo (dovrò) accettare che i figli si distacchino, che facciano le loro cose. Se abbiamo troppo connesso il gioco al genitore forse dobbiamo proprio rompere questo legame. La passione emerge soprattutto nel gruppo dei pari, perché è sintomo di affermazione personale e presa di coscienza di sé.

Cosa ne pensate?

Hai pensato ad organizzare qualche giornata di gioco da te? oppure non so se avete un'associazione ludica.
Organizzi una giornata con i suoi amici, lasci che giochino loro (tu al massimo spieghi i giochi ai ragazzi) e vedrai che si divertiranno.

Concordo, vedi la mia proposta poco sopra :approva:
Al momento magari non vogliono il genitore "tra i piedi" perché è l'età in cui cominciano a volere più indipendenza.
Non insistere, lascia che giochino con gli amici, anche se sentirai molto il distacco è normale nella vita.
Prova a pensare a quand'eri più giovane

 

[Mik]

Sentendo anche altri miei amici papà, a volte sembra che quello che soffra di più per questa cosa sia il genitore. Pare che sia lui a perdere un amico di giochi e non viceversa. E probabilmente è anche vero, visto che i figli di tempo e amici ne hanno a bizzeffe, mentre per noi tendono a diminuire come minimo le possibilità di incontro.
Mentre il figlio, magari fino a poco prima, era l'amico ideale. Sempre a portata di mano

 

[romendil]

Questa riflessione Mik ha senso. Mio figlio ha 10 anni, in quella fase probabilmente non ci sono ancora arrivato.

 

[computerman]

Sentendo anche altri miei amici papà, a volte sembra che quello che soffra di più per questa cosa sia il genitore. Pare che sia lui a perdere un amico di giochi e non viceversa. E probabilmente è anche vero, visto che i figli di tempo e amici ne hanno a bizzeffe, mentre per noi tendono a diminuire come minimo le possibilità di incontro.
Mentre il figlio, magari fino a poco prima, era l'amico ideale. Sempre a portata di mano

Aggiungici pure che magari "lo raggiri" più facilmente per vincere e booom il quadro è completo

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[Magio]

Uno dei ricordi più cari di mio babbo è quando mi portava, la domenica mattina, a comprare le paste per il pranzo.
Perché sapevo che mi avrebbe comprato anche Topolino.
Ho sempre visto mio babbo leggere la sera, e anche per me è sempre stato un piacere e una passione leggere.
Ancora oggi.

Mio babbo faceva il carabiniere ed era molto attento alla disciplina.
Avrebbe voluto che io seguissi le sue orme ma io ho sempre manifestato il mio rigetto.
Le divise mi stavano poco simpatiche così come una certa rigidità di pensiero.
Ancora oggi.

Alla fine dei conti si diventa chi si deve diventare.
Credo.

 

[computerman]

Uno dei ricordi più cari di mio babbo è quando mi portava, la domenica mattina, a comprare le paste per il pranzo.
Perché sapevo che mi avrebbe comprato anche Topolino.
Ho sempre visto mio babbo leggere la sera, e anche per me è sempre stato un piacere e una passione leggere.
Ancora oggi.

Mio babbo faceva il carabiniere ed era molto attento alla disciplina.
Avrebbe voluto che io seguissi le sue orme ma io ho sempre manifestato il mio rigetto.
Le divise mi stavano poco simpatiche così come una certa rigidità di pensiero.
Ancora oggi.

Alla fine dei conti si diventa chi si deve diventare.
Credo.

Però sono ragionamenti che apprezziamo e facciamo dopo molto dopo che li abbiamo vissuti.
Quando siamo li, spesso, ci perdiamo la magia e la bellezza del momento

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[Triade]

Uno dei ricordi più cari di mio babbo è quando mi portava, la domenica mattina, a comprare le paste per il pranzo.
Perché sapevo che mi avrebbe comprato anche Topolino.
Ho sempre visto mio babbo leggere la sera, e anche per me è sempre stato un piacere e una passione leggere.
Ancora oggi.

Mio babbo faceva il carabiniere ed era molto attento alla disciplina.
Avrebbe voluto che io seguissi le sue orme ma io ho sempre manifestato il mio rigetto.
Le divise mi stavano poco simpatiche così come una certa rigidità di pensiero.
Ancora oggi.

Alla fine dei conti si diventa chi si deve diventare.
Credo.

Però sono ragionamenti che apprezziamo e facciamo dopo molto dopo che li abbiamo vissuti.
Quando siamo li, spesso, ci perdiamo la magia e la bellezza del momento

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Non potrebbe essere altrimenti.
Apprezzare una cosa fino in fondo significa comunque aver capito di averne perse altre prima.

 

[Anonymous]

Premetto che non ho letto tutte le 3 pagine.. comunque, hai provato con giochi semplici e anche "caciaroni"?
Ti riporto 2 episodi accadutimi recentemente con 2 coppie di ragazzini..
Prima coppia, figli di amici, 11 e 14 anni che "vivono" di videogames in tutte le salse..una sera gli ho aperto Smash up, ci abbiamo passato circa 3 ore e abbiamo poi ripetuto altre volte che son voluti venire a giocarci
Seconda coppia, miei nipoti di 10 e 16 anni che vivono di calcio e videogame..un pomeriggio il piccolo ha visto la scatola di carcassone, ci abbiamo fatto 2 partire, dopo di chè tiro fuori Smash up ed è stato un successo

 

[Gerald]

Bene segnalo lievi segni di ripresa: vista l'apatia che a colto i miei pargoli ho utilizzato un approccio vago e indiretto per coinvolgerli.
Senza dire nulla con aria di voler controllare i materiali ho apparecchiato sul tavolo Francis Drake (con la sua enorme mappa le gemme colorate insomma materiali super) e iniziato a giochicchiare in solo variant.
A quel punto il piccolo (9 anni) si avvicina incuriosito esclamando: ehi che bel gioco!!!
E inizia a prendere una navina e a navigare sulla mappa, poi la frase che ognuno di noi vorrebbe sentire: voglio giocare!
Perfetto gli spiego sommariamente le facili regole ( francis drake è davvero un introduttivo a mio avviso è ai livelli di jamaica come complessità) e iniziamo lui si diverte un sacco a prendere tutte le cose necessarie per il viaggio cannoni equipaggio ma la prima cosa che fa ovviamente trasforma la fregata in Galeone con il cantiere navale.
Insomma una bella partita senza sottilizzare troppo sulle regole, un bel viaggio con grande divertimento a mettere le gemme nel forziere cosa che a suscitato vero entusiasmo.
Insomma finalmente un bel passo avanti per staccarli un po da telefonini e tablet.

 

[MPAC71]

Bravo Gerald!
:grin:
Sono felice per te e spero che i tuoi ragazzi possano riprendere entusiasmo per i giochi in scatola: tutti assieme in famiglia.
Per adesso i miei (due cuccioli di cinque ed otto anni) non fanno altro che chiedere di giocare.... ma comprendo bene che le età della vita portano ad avere interessi che variano nel tempo, ragion per cui mi aspetto che anche in casa mia prima o poi qualcosa del genere potrà capitare.
Quando avverrà, terrò a mente i preziosi consigli degli altri Goblin e proverò anche io l'abile "stratagemma" di cui hai parlato qui sopra.
Ciao,
Paolo (MPAC71)