Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Italia

Johan

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Sembra solo a me oppure stiamo vivendo una vera età dell'oro del gioco di miniature?

Ho perso il conto dei sistemi, vecchi e nuovi, che affollano il mercato, e molti di essi non sono/paiono nemmeno male quindi meritevoli se non altro di essere provati...

Durerà? Non credo, siamo vicini alla saturazione e qualche linea, magari derivante da un kickstaster, salterà ma questo fa parte del mercato...

Piuttosto, io in mezzo a tanto ben di dio faccio fatica e districarmi e debbo dire che la frammentazione dei gruppi di gioco in Italia non aiuta.

Vi sono indubbiamente alcune comunità ben sviluppate (Warhammer su tutte, Warmahordes, Infinity) o ben organizzate (Lo Hobbit, mettiamoci anche King of War) altre che , memori di vecchi fasti, stanno piano piano crescendo (X-Wing, Warzone Resurrection).

Per il povero giocatore italiano rimane la speranza di poter creare e coltivare un gruppo di gioco nella propria zona per il proprio sistema preferito...

Mi rivolgo agli appassionati di questo genere di giochi: come vi ponete di fronte a tanta offerta di mercato? E come cercate di mettere assieme un gruppo di gioco? Lavorate per/nella vostra zona o cercate di creare qualcosa di più strutturato tipo community?
 

Normanno

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Nella mia zona è praticamente impossibile giocare ad un tridimesionale che non sia della GW. C'è qualche appassionato di storico, e sicuramente ci sono giocatori di X-Wing ma, giusto a proposito di "frammentazione", Napoli è un inferno. Anni fa io cercai di metter su qualcosa (avevo 5 flotte enormi di BFG, e tutt'ora ho tutti gli eserciti corporativi e un buon esercito di Algeroth ed Ilian per Warzone), ma al giorno d'oggi preferisco sinceramente prendere la miniatura o l'astronave che proprio mi piace, e lasciar perdere l'idea di organizzare.
Mi piacerebbe trovare, per esempio, gente che giochi a Star Trek Attack Wing qui a Napoli, ma è davvero difficilissimo.
 

Gabbi

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Johan":vl32vsnf ha scritto:
Sembra solo a me oppure stiamo vivendo una vera età dell'oro del gioco di miniature?

Ho perso il conto dei sistemi, vecchi e nuovi, che affollano il mercato, e molti di essi non sono/paiono nemmeno male quindi meritevoli se non altro di essere provati...

Durerà? Non credo, siamo vicini alla saturazione e qualche linea, magari derivante da un kickstaster, salterà ma questo fa parte del mercato...

Piuttosto, io in mezzo a tanto ben di dio faccio fatica e districarmi e debbo dire che la frammentazione dei gruppi di gioco in Italia non aiuta.
Secondo me non è un fatto così recente. Sistemi di gioco ne uscivano a bizzeffe anche in passato. Io ho giocato cose che molti giocatori attuali nemmeno hanno idea che estano/esistessero. 1999, Ronin e Lab della Cell, ho giocato moltissimo a Rail Wars (lo skirmish di Deadlands) e a Vor (della Fasa). E ho giocato anche di più allo Skirmish di D&D, cavolo quel gioco l'ho amato, ma aveva più problemi di un supereroe degli anni 90. Ho giocato a quasi tutti i predipinti usciti, e a praticamente ogni gioco GW "specialist". Alcuni li ho giocati quando erano una novità, altri li ho recuperati in seguito. Ma tutto questo è abbastanza indietro nel tempo, non si tratta di giochi recenti.
Quindi no, secondo me non è un fenomeno recente. L'unica differenza è che ora grazie a internet è più facile venirne a conoscenza, ma anche in passato c'era pieno di alternative. Pure WhiteWolf (si quella di Vampiri) aveva provato a fare un gioco di miniature: Trinity Battlegrounds. E a proposito di battleground, mi viene in mente che ho pure giocato il gioco di miniature senza miniature :)

Per il povero giocatore italiano rimane la speranza di poter creare e coltivare un gruppo di gioco nella propria zona per il proprio sistema preferito...

Mi rivolgo agli appassionati di questo genere di giochi: come vi ponete di fronte a tanta offerta di mercato? E come cercate di mettere assieme un gruppo di gioco? Lavorate per/nella vostra zona o cercate di creare qualcosa di più strutturato tipo community?
Me ne frego, ecco come. Ho un gruppetto di amici con cui gioco abitualmente, e parlo di amici, non di "conoscenti con cui gioco", e quando esce un gioco nuovo, se almeno in due o tre si è interessati si prende qualche starter e lo si prova. Il resto del mondo può continuare a giocare sempre lo stesso gioco, o anche andare a buttarsi giù da una rupe, per quanto mi riguarda :p

[EDIT]
Al di la di tutto, bel thread. Era un po' che non si vedeva un thread di discussione un po' più generale.
 

brother_aleppius

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

il mercato negli ultimi anni ha aperto nuove porte per il gioco di miniature più o meno skirmish, però il grosso della comunità continua sempre su warhammer, fa delle brevi apparizioni su altri giochi e poi nuovamente torna sui suoi passi.
perchè?
io la vedo così: fra le tante case che sfornano universi paralleli stile gw o ambientazioni pseudo seconda guerra mondiale, storici di tutte le epoche...... quali effettivamente hanno una continuità nel tempo??
solo per citarne alcuni: smog 1888, miniature bellissime, ambientazione steampunk, ottimo sistema di regole. una ventina le miniature uscite: e dopo? la casa produttrice, viste le basse vendite si è chiusa in un mutismo abbandonando il gioco.
altro esempio: mindstalker dell'italiana manorhouse. un range di miniature piuttosto costose in un sistema di regole tutto sommato piacevoli. gamma di mniature abbastanza vasta: e dopo? il gioco è rimasto "fermo" per diversi mesi, e solo ultimamente hanno rimesso mano usando ks e limitandosi a fare elementi scenici.
cosa emerge da questo? che una casa che crea un gioco deve lottare con un colosso (buona o cattiva che sia gw è sempre stata un punto fermo in questa categoria); deve innovare spesso cercando non solo di creare nuovi adepti, ma anche nuovi spunti per i cosiddetti veterani, che continueranno a giocare nel tempo; che i prezzi nel tempo siano disponibili per tutte le tasche; che la qualità delle miniature sia accettabile; che possa dare libero sfogo ai modellisti anche solo per puro godimento collezionistico.
quando uno o più di questi fattori vengono a mancare o non ci sono mai stati ecco che il pubblico, dopo l'entusiasmo iniziale, sparisce migrando come uno zombie verso altre mete, oppure non non si accorge proprio della presenza di questo o quel gioco.
vita facile (e figura del grullo spennato) la fa chi segue da anni una determinata casa, indipendentemente dal letame che viene servito nel piatto si continua a mangiare sbavando, svuotando il portafogli.
il problema è che secondo me esiste anche una altra figura ultimamente, ovvero "il grullo spennato v 2.0" che finanzia 5000 kickstarter all'anno, li assaggia tutti e non ne gusta nessuno, e anche questo secondo me contribuisce al marasma che si crea, frammentando così le comunità, e creando progetti che alla fine si rivelano buoni solo per essere finanziati.

sulla creazione di gruppi, qui il discorso diventa più personale. c'è chi come me cerca il gioco perfetto che duri nel tempo e che mantenga sempre alta la mia attenzione. purtroppo ci sono pochi giochi sul grande piazzale dell'offerta che posso vantare una comunità dove poter raccogliere informazioni e trovare qualche giocatore duraturo. c'è anche chi si innamora di un determinato gioco e dopo 2 settimane se ne innamora di un altro e così via, spesso se ci sono due caratteri diversi in un gruppo di amici già si incontrano i primi problemi, figuriamoci raggranellare i giocatori della domenica in un unico gruppo duraturo.
alcuni amici che conosco tempo fa giocavano a malifaux tanto che avevo sperato di trovare finalmente un occasione per provarlo, qualche giorno fa mi hanno comunicato di giocare ad helldorado e di aver abbandonato malifaux, in questo caso tutti sono d'accordo e le cose filano liscio, soldi spesi a parte.

come comportarsi allora??? c'è chi come gabbi ha la fortuna di avere tutti amici che hanno interessi sempre comuni e che mandano gli altri a buttarsi dalla rupe, e cè chi come me, in questi ultimi anni si limita ad osservare, sperando sempre di trovare sia un amico costante, sia un gioco costante, sia una comunità costante.
è difficile dare una risposta generica, non legata all'esperienza personale, ed anche al portafoglio: diciamo che molti dovrebbero cominciare a fidarsi della piccola casa e allentare il patto mortale (per il soldi spesi!) stipulato con il colosso x o y, dare fiducia senza dover sempre paragonare il gioco x a warhammer o il gioco y a warhammer. automaticamente si formerebbero comunità, che porterebbero gente nei negozi, che comincerebbero a vendere anche altri prodotti oltre ai soliti che tutti conosciamo, ed automaticamente si formerebbero i gruppetti di filosofi da campo, ed allora ecco formata la comunità:
ma qualcuno il primo passo deve farlo e soprattutto avere un minimo di continuità :D

questo è quello che penso io dell'attuale situazione, mi auguro che inventino un modo per poter giocare in modalità solitario anche con i giochi di miniature, così si risolve il problema dei gruppi! :D :D :clap: :clap:
 

Normanno

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Il modo di giocare in solitario c'è, come in tutti i wargame... a meno che il gioco non preveda l'uso di mosse coperte. Ho giocato tantissimo a Battletech da solo nella mia adolescenza.
 

Mik

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Secondo me il problema nasce anche dalla scarsa diffusione di negozi che propongono tornei od eventi di giochi di miniature. Gli unici sono i negoxi gw e, per mia esperienza, sono li che si fanno gli adepti.

Leggendo ultimamente su bgg, mi sono accorto che ci sono un sacco di negozi in altri stati che alimentano le varie uscite con tornei ad hoc.
Leggendo i thread su Star Wars e Attack Wing mi rendo conto che sono questi eventi organizzati che fanno da polmone agli appasionati.
In questi eventi vedi gente giocare, ti incuriosisci, ti confronti con molte persone, vedi scenici che ti attirano, hai la possibilità di provare e toccare con mano.

Anche io in passato avevo un gruppo di amici con cui si giocava (ah, spensierata gioventù), ma partecipare ad eventi organizzati (in italia praticamente solo gw) era un altra cosa.
Molte volte è la sfida, scoprire usi di formazioni e simili a cui non si pensava minimamente che invoglia a continuare a giocare e migliorarsi.

Altra pecca, è che in italia c'è un approccio agli eventi torneistici a mio parere non troppo sano.
Gli eventi in se' sono belli, la gente che ci si trova, purtroppo, meno.
Troppo fanatismo, troppo stropicciare e tirare le regole a proprio vantaggio, troppo abusare della pazienza dei "buoni".

I giochi di miniature, a mio parere, per diffondersi e sopravvivere hanno bisogno di una struttura intorno superiore ai boardgame. Ed in italia questa struttura ce l'ha solo gw.
 

Gabbi

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Un po' di commenti sparsi, che è tardi, e sono rientrato dal lavoro poco fa, in mezzo fra cena e doccia do un'occhiata al forum :)

Il discorso "grulli" è molto personale. Per me i "grulli" potrebbero essere quelli che comprano ugni uscita di X-Wing in multipla copia (poi magari lamentandosi di Krosmaster che è "collezionabile" :grin:). Conosco persone che comprano GW coscienti di quello che comprano, perché apprezzano i modelli (che in effetti sono fra i migliori sul mercato) e non perché GW gli ha comprato l'anima (non sono quindicenni, però, ed è quello il target di GW negli ultimi anni).

Sul discorso gruppi di gioco, eventi e gioco organizzato: io non ne ho mai sentito il bisogno, sarà che sono mezzo socipatico, sarà che più passano gli anni e più gioco per passare del tempo con le persone cui voglio bene prima ancora che per il giocare in se (che comunque mi piace e apprezzo, sia chiaro), ma io il bisogno che qualcuno mi organizzi eventi non lo sento proprio. Anche perché diciamolo: se riesco a giocare una volta la settimana va bene. Può capitare la settimana che riesco a giocare due volte, ma sono più le settimane in cui per un motivo o per l'altro mi salta la sera ludica piuttosto di quelle in cui riesco a bissarla. E per giocare una volta la settimana bastano davvero un pugno di amici e la voglia di vedersi. Inoltre ruotiamo così tanti giochi (fra quelli che già abbiamo e quelli che inevitabilmente vogliamo provare) che non può nemmeno capitare la noia di "giocare sempre con le stesse persone e contro gli stessi eserciti" perché ogni volta è una serata diversa.

Discorso gioco in solitario: non con le miniature, ma ci ho provato (Chainsaw Warrior, che ancora orgogliosamente possiedo, Thunderbolt/Apache Leader, Zombie in My Pocket, che un amico oltreoceano mi ha confezionato e spedito) ma proprio non fa per me, mi fa tristezza. Per fortuna non sono un purista del "gioco analogico" e per giocare da solo ho Xbox o PS3 sempre pronte.
Detto questo, DeadZone ha ben due modalità in solitario. Le regole sono sull'ultimo manuale uscito, Contagion. C'è una modalità che mira a ricreare una normale partita, sostituendo l'avversario umano con un mazzo di carte "AI", e una modalità creata ad hoc contro un'orda di zombie vittime della piaga, che si attivano secondo una serie di direttive che determinano quando e come agiscono.
 

Mik

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Però permettimi, è diverso dire che tu non senta il bisogno di eventi organizzati e dire che ne abbiano bisogno i sistemi di gioco per sopravvivere e durare ;)

Non ho poi capito il tuo discorso su x-wing. Di alcune navi hai bisogno anche oltre il 2x...
 

Il-Druido

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Secondo me, purtroppo, è più una sensazione data da internet.
Probabilmente in grandi città come Milano, Torino e Roma e qualche isola felice come Modena e Vicenza è davvero possibile che esista un substrato di utenza che possa domandarsi a che gioca giocare nel weekend.
Ma per il resto è il deserto, le poche associazioni che esistono sono legate ai giochi GW, dove al masimo un gruppo gioca anche a qualcos'altro. Sì ultimamente c'è stato una diffusione di alcuni come FoW o Warmachine, ma neinte a paragone dei gruppi degli anni d'oro di GW (che invece si sta sgretolando).
Non è facile costituire gruppi, e ancor di più associazioni, ma qui il problema è davvero connesso all'estinzione dei negozi, senza di essi manca il lkuogo di incontro primario. Ora puoi comprare su internet ma se poi non hai con chi giocare .....
Inoltre la lingua inglese dei regolamenti è un problema, eprchè se è evro che i gruppi che esitono ovunque alal fine in un modo o nell'altro sono "gestiti" da persone adulte che delle traduzioni se ne sbattono, l'età in cui ci si avvicina è la prima adolescenza, e li l'inglese è spesso un ostacolo enorme.
 

Gabbi

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Mik":gcrg8b9j ha scritto:
Però permettimi, è diverso dire che tu non senta il bisogno di eventi organizzati e dire che ne abbiano bisogno i sistemi di gioco per sopravvivere e durare ;)
immagino volessi scrivere "e dire che NON ne abbiano bisogno"... :)
ad ogni modo, si e no. il gioco organizzato è utile alla sopravvivenza di un gioco, ma è una necessità fittizia instillata forzatamente nelle comunità in anni recenti. 20 anni fa si giocava a WH40K, BattleTech, Ogre, Car Wars, e se c'erano dei tornei era perché i giocatori si organizzavano di loro sponte per farne, le case produttrici non hanno mai fatto nulla in merito. Poi i tempi cambiano e ci si adegua, e star a rivangare il passato serve a poco, se oggi i giocatori si aspettano eventi ufficiali organizzati dai produttori di giochi, è con questa realtà che ci si deve raffrontare. ma io intendo dire che se si vuole, non serve che ci sia una comunità preesistente o che la casa madre ci organizzi qualcosa sotto casa. Anche perché le comunità da qualche parte dovranno pur iniziare, e se tutti aspettano a prendere un gioco che ci sia già una base d'utenza consolidata, è chiaro che si continuerà a giocare a warhammer in eterno.

Non ho poi capito il tuo discorso su x-wing. Di alcune navi hai bisogno anche oltre il 2x...
si. posto che ognuno spende i propri soldi come meglio crede, era proprio per dimostrare questo, quanto sia soggettivo l'essere un 'grullo'. poi il fatto che tu usi l'espressione "ne hai bisogno", è la cartina tornasole di quanto queste valutazioni siano soggettive.
poi diciamocelo, GW è un po' l'anticristo per i giocatori (vedi anche il thread su Space Hulk) e tutto quello che fa è per forza un ladrocinio e chi gioca ai suoi giochi un grullo. ora GW questa nomea se l'è stra-guadagnata, ma Fantasy Flight non è da meno, eppure non mi pare che attiri l'astio dei giocatori in maniera neanche lontanamente simile.
 

Gabbi

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Il-Druido":37wo029k ha scritto:
Secondo me, purtroppo, è più una sensazione data da internet.
Probabilmente in grandi città come Milano, Torino e Roma e qualche isola felice come Modena e Vicenza è davvero possibile che esista un substrato di utenza che possa domandarsi a che gioca giocare nel weekend.
Ci sono altre comunità, magari piccole ma ci sono. Conosco gruppi nel norditalia che giocano a Dystopian Wars, a Infinity, a Malifaux. Quest'ultimo con la release di M2E ha avuto una buona crescita di interesse, e so di un gruppetto di ragazzi che si è anche spostato per dimostrare il gioco in altre città.

Ma per il resto è il deserto, le poche associazioni che esistono sono legate ai giochi GW, dove al masimo un gruppo gioca anche a qualcos'altro. Sì ultimamente c'è stato una diffusione di alcuni come FoW o Warmachine, ma neinte a paragone dei gruppi degli anni d'oro di GW (che invece si sta sgretolando).
Ma di quante persone hai/avete bisogno? Chiedo per capire. Che numero? Di quanti membri è composta la comunità ideale, per voi? No perché se mi dite che volete minimo 20-30 persone per ritenervi soddisfatti (e non siete di Roma o Milano) allora smetto di postare. Quante partite fate alla settimana? Perché avere 20 potenziali avversari diversi, quando poi magari giocate una o due partite a settimana, magari nemmeno tutte le settimane, a che vi serve?

Non è facile costituire gruppi, e ancor di più associazioni, ma qui il problema è davvero connesso all'estinzione dei negozi, senza di essi manca il lkuogo di incontro primario. Ora puoi comprare su internet ma se poi non hai con chi giocare .....
Eh. Io un negozio l'ho avuto, e so quanto è dura arrivare a fine mese. E i negozi tento di supportarli. Però non sono nemmeno disposto a pagare io l'affitto per loro. Così tento di avere un occhio per loro, comprando in negozio magari le cose più piccole su cui online avrei lo sconto minore, e un occhio al mio portafoglio comprando online le scatole più costose, sulle quali la differenza di prezzo si sente di più. E io in negozio nemmeno ci vado a giocare: ho tavolo e scenari a casa.

Inoltre la lingua inglese dei regolamenti è un problema, eprchè se è evro che i gruppi che esitono ovunque alal fine in un modo o nell'altro sono "gestiti" da persone adulte che delle traduzioni se ne sbattono, l'età in cui ci si avvicina è la prima adolescenza, e li l'inglese è spesso un ostacolo enorme.
Conosco ragazzini che parlano l'inglese perfettamente. So (da amici che hanno filgi) che ci sono cartoni animati indirizzati a bambini in età prescolare che insegnano loro varie cose, fra cui l'Inglese. E comunque non è che per forza si debba giocare tutti la stessa cosa. E non solo per barriere linguistiche ma anche per complessità del regolamento, tematiche trattate dall'ambientazione, ecc... posso ipotizzare che chi ha un bambino di 12 anni preferisca che maneggi un manuale di Warhammer piuttosto che uno di Malifaux.
 

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Salve a tutti. Sono un giocatore di miniature da diversi anni ed anch'io ho giocato a diversi regolamenti. Ora però, ho trovato un gruppo ed un gioco, che mi soddisfa pienamente il mio desiderio di gioco e di impegno.
Io sono di Milano ed il gioco, che ultimamente mi intrippa è D.B.M.M.-2.0. E' un gioco di miniature storiche in 15 mm e lo trovo fantastico, anche se complesso. Inoltre, senza che ci sia un negozio, che ci supporti, abbiamo un gruppo di una 20ina di persone, più qualcuno extra che ogni tanto partecipa per fare una partita in compagnia. Inoltre, grazie all'attività di altri gruppi nel nord Italia, organizziamo un campionato annuale distribuito in 5 appuntamenti ed anche un torneo internazionale di 2 giorni a squadre, nel quale partecipano giocatori provenienti anche dall'Inghilterra, Germania, Danimarca, Francia, Croazia, Cile e Cina.

All'inizio ero piuttosto scettico sui giochi di miniature storiche, ma da quando mi hanno fatto scoprire questo regolamento, ho cambiato subito idea, perchè era ciò che cercavo in un gioco di battaglie di miniature. Il gioco, essendo ostico come regolamento, l'ho imparato giocando con gli altri giocatori più esperti, poi rileggendo le regole, sono riuscito a sviscerare il regolamento ed ho compreso la sua profondità e la sua bellezza.

(Se qualcuno fosse interessato ad esso, può iscriversi alla D.B.M.M.listItalia. Oppure potrebbe chiedermi il regolamento e le liste degli eserciti via mp).

Comunque, quello che intendo, è che non serve una casa produttrice di regolamento e gioco, o dei negozi che supportino un gioco con dei tornei, ma un interesse collettivo da parte di appassionati, che si organizzino per poter giocare e con quale regolamento (per evitare dispersioni inutili).
Io, questo obiettivo, l'ho trovato con il gioco storico, dove le miniature le forniscono case produttrici differenti. Ed il gioco è un regolamento scritto da appassionati, slegati da vincoli economico-produttivi. Infatti tutto il gioco è compreso in un regolamento di circa 60 pagine e 4 libri degli eserciti di circa 60 pagine anch'essi. Ognuno al costo di circa 20€ (più eventuali spese di spedizione).

Io non conoscevo la realtà dei giochi creati da appassionati, perchè avevo giocato a giochi prodotti in toto da un'unica "casa", vedi Fantasy Warriors-Stratelibri (ora Mirlington), Blood Bowl e WH40.000-GW, Confrontation, Confrontation/Age of Ragnarok ed AT43-Rackham, Mechwarrior e Star Wars-Wizard of the Coast, ed altri che non mi ricordo. Comunque, dopo aver conosciuto questa realtà, ed avendo un gruppo interessante e numeroso, ora mi trovo ad essere soddisfatto come giocatore.

Spero di non aver creato invidie :consola: , ma scherzi a parte, se qualcuno fosse interessato a questa realtà, si faccia pure sentire. Siamo sempre alla ricerca di nuovi appassionati in Italia, per poter condividere il piacere ludico.
 

Mik

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@gabbi: si, intendevo quello ;)
Invece continuo a non capire il tuo discorso su x-wing.

Perché virgoletti "ne hai bisogno"?! Io ho giocato a vari giochi di miniature e non ne conosco uno dove quando ti facevi la tua squadra e/o esercito non avessi pezzi duplicati. In particolare le "truppe" (intese come pezzo base presenti in ogni gioco) ne hai sempre più di una. Poi puoi anche fare eserciti con ogni pezzo diverso, ma non è quella la norma.
Ci sono pezzi che possono stare in singola copia per le loro caratteristiche, ma altri che fanno del numero la loro forza. E questo in ogni gioco che io abbia provato di questo tipo.
 

Il-Druido

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

@ Gabbi:
1) io non nego che non ci siano piccole comunità dei vari giochi, ma sono frammentatissime, lontane e disconnesse, anche eprchè le comunità per "comunicare" devono basrsi su tornei e manifestazioni, che stanno scomparendo per un motivo o epr l'altro.
2) Da mia esperienza un'associazione, intese come il raggruppamento di persone per il loro gioco-hobby e che devono affrontare determinate spese deve essere davvero sui 20-30 persone: così ci si comrpa i tavoli, gli elementi scenici, i vari materiali, mafgari il regolamento e soprattutto se deve pagarsi un affitto. PEr un gruppo di gioco ci vogliono per me almeno 4 fazioni (non dico persone ma fazioni), perchè se siamo anche in solo 2 non è un problema, ma se poi ho l'esercito A e l'altro l'esercito B - alla quinta partita consecutiva mi sono rotto gli zebedei.
3) Capisco benissimo i problemi odierni dei negozi, ma davvero per chi è alle prime armi il negozio è utile. PErsonalmente utte le persone degli albori del mio hoby le ho conosciute al negozio dove andavo e altre hanno inziiato dopo che gli ho fatto consocere il negozio. Ora come ora neanche io sento il bisogno di un "negozio fisico", ma capisco che la loro assenza sia un problema allo sviluppo territoriale di questi giochi.
4) Sull'inglese non mi dilungo, quello è il mio pensiero. Io non ho figli ma ho tanti nipoti, e il livello delle scuole elemnetari e medie secondo me ora come ora è squallido, ma non voglio dilungarmi su questo discoros perchè è eccessivamente OT.
 

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Secondo me la base di partenza è trovare il gioco che piace sotto più punti di vista possibili, dal gameplay al background e anche dall'aspetto modellistico, queste cose sono fondamentali perchè se ti piace tanto riesci a superare le inevitabili difficolta' che i prodotti non GW o Privateer trovano nel mercato attuale. Una volta che hai trovato il tuo gioco alla fine si trova con chi giocare, è un processo diverso dal partire dal gruppo, decidere cosa giocare e partire perchè se poi non piace a qualcuno il gioco pienamente ecco che prima o poi le cose degenerano, invece se parti da te e poi trovi a chi piace il gioco sei a buon punto :)
Personalmente gioco a Dust che è uno di quei prodotti poco conosciuti, ma c'è una grande e "sana" comunity fatta da persone di un certo tipo con certe mentalità che lo rendono un prodotto per me perfetto nonostante abbia fatto ks per tanti altri wargame che tranquillamente giocherò a tempo debito trovando le persone e gruppi ad hoc piuttosto che uno solo per tutto :)
 

Galadang

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Sì è vero, si inizia sempre appoggiandosi ad un negozio. L'ho fatto anch'io con Strategiochi di Milano ai tempi. Dopodicchè, con le amicizie createsi lì, nel tempo ho conosciuto altre persone ed alla fine sono approdato a questo lido.

C'è da dire, che qui a Milano, diversi club, da un po' di anni ormai, possono appoggiarsi ad una struttura creata apposta per tutti gli appassionati di tutti i giochi da tavolo (abbiamo perfino la scacchistica milanese, con un suo spazio riservato all'interno). Perciò, ora a Milano i vari club stanno vivendo un periodo abbastanza felice.

Ciò ci avvantaggia parecchio, però è vero, che da altre parti la situazione di supporto all'attività ludica, sia difficile. Perciò trovare uno spazio adeguato, in cui un club di giocatori di wargame tridimensionale possa nascere, discutere e confrontarsi fra i vari appartenenti, è estremamente difficile. E spesso si trovano spazi di fortuna ed anche piuttosto ristretti, che vengono utilizzati saltuariamente, perchè la chiave ce l'hanno 2 persone, che non sono sempre presenti! Ovviamente non per tutti la situazione è così al limite, però le difficoltà ci sono e bisogna affrontarle, per avere uno spazio anche piccolo.

Per la questione degli eserciti, la situazione cambia. Perchè è una problematica economica, dipendente dalle possibiltà di ogni giocatore. Quando giocavo con i giochi Fantasy o di fantascienza, non ho mai comprato più di 2 eserciti per motivi economici principalmente, ma anche perchè mi sentivo un limone da spremere ed io volevo soltanto giocare e non spendere e spandere i soldi a caso. Inoltre sono sempre dell'idea, che ogni lista abbia delle peculiarità da sviscerare, prima di potersi impegnare a studiarne un'altra. Ma questa è la mia filosofia in merito ai giochi di miniature, altre persone la pensano diversamente ed è giusto che sia così.

Tutto è cambiato con il D.B.M.M.-2.0. I tornei vengono effettuati con i giocatori, che si sfidano con liste appartenenti a dei periodi storici precisi. Per cui ad ogni torneo sei obbligato ad usare un esercito differente da quello del torneo precedente e da quello successivo.
Per esempio: un torneo si svolge nel periodo compreso dalle liste del primo libro degli eserciti, che va dal 3000 a.C. al 500 a.C.. Quello successivo sarà basato sul secondo libro, che copre il periodo dal 500 a.C. al 476 d.C.. Quello dopo ancora coprirà il periodo dal 476 d.C. al 1071 d.C.. E così via fino al 1515 d.C.
Questo sistema impone, ma non costringe, ai giocatori di comprarsi più di un esercito, ma i pezzi storici in 15mm costano meno rispetto alle controparti fantasy/fantascientifiche in 28mm, ma non solo in rapporto alla dimensione, ma anche al costo totale effettivo.
Un esercito grezzo storico medievale grezzo (cioè da dipingere ed imbasettare) costa in media sugli 80/120€ e da dipingere è meno oneroso dei pezzi in 28mm. Perciò la possibilità che un giocatore abbia più di un esercito, è una certezza matematica. Evitando così la noia di incontrare sempre un avversario, che giochi sempre le stesse cose.

Comunque, io sto solo parlando della mia esperienza ludica in questo ambiente. E' ovvio, che altri hanno situazioni differenti e di conseguenza, opinioni differenti.
Per quanto riguarda la varietà dei giochi, è vero ce ne sono una barca, ma alla fine è meglio concentrarsi su di 1 gioco di miniature o forse 2, ma non di più. Sennò si rischia di spendere soldi senza concludere nulla, tranne poi trovarsi la casa piena di spazzatura, che non ti serve a nulla.
 

Gabbi

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Mik":8s051pxi ha scritto:
Perché virgoletti "ne hai bisogno"?!
perché è una citazione.

Io ho giocato a vari giochi di miniature e non ne conosco uno dove quando ti facevi la tua squadra e/o esercito non avessi pezzi duplicati. In particolare le "truppe" (intese come pezzo base presenti in ogni gioco) ne hai sempre più di una. Poi puoi anche fare eserciti con ogni pezzo diverso, ma non è quella la norma.
Ci sono pezzi che possono stare in singola copia per le loro caratteristiche, ma altri che fanno del numero la loro forza. E questo in ogni gioco che io abbia provato di questo tipo.
secondo me ti stai facendo prendere dalla foga perché (immagino) sei un giocatore di X-Wing e ti senti preso in causa.
innanzitutto rileggi e dai peso ai grassetti:
Per me i "grulli" potrebbero essere quelli che comprano ogni uscita di X-Wing in multipla copia
perché un conto può essere il comprare i TIE Fighter in triplice copia o quintupla o quanto vuoi, perché il canon di Star Wars dice che gli stormi son da tot fighter e tu vuoi ricrearne uno, un altro è comprare bovinamente tutto in X copie. e dicevo questo non tanto per criticare chi compra X-Wing, ma per sostenere la mia tesi che "grullo" è un concetto personale e che non fa piacere a nessuno sentirselo dire (come il tuo intervento prontamente dimostra) fatto salvo quando si parla di GW e dei suoi giocatori, allora li va bene, tutti a spalare cacca su GW e i suoi giocatori. salvo poi risentirsi quando si attacca FF che si comporta in maniera identica.
 

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Il-Druido":2y4q00n1 ha scritto:
2) Da mia esperienza un'associazione, intese come il raggruppamento di persone per il loro gioco-hobby e che devono affrontare determinate spese deve essere davvero sui 20-30 persone: così ci si comrpa i tavoli, gli elementi scenici, i vari materiali, mafgari il regolamento e soprattutto se deve pagarsi un affitto. PEr un gruppo di gioco ci vogliono per me almeno 4 fazioni (non dico persone ma fazioni), perchè se siamo anche in solo 2 non è un problema, ma se poi ho l'esercito A e l'altro l'esercito B - alla quinta partita consecutiva mi sono rotto gli zebedei.
ma non serve l'associazione per forza. noi abbiamo due tavoli. un amico che ha più spazio ha il tavolo regolamentare da Warhammer da 120x180 sempre montato. io ho il tavolo da 120x120 per Warmachine, Infinity, Malifaux, ecc e non è altro che una tavola di compensato spessa qualche centimetro spruzzata di verde da un lato e di grigio dall'altro. costo totale: 50 euro, forse meno, comprese le bombolette (puoi vederla QUI). la fisso a un tavolo quando gioco e poi la ripongo dietro a un mobile. basta organizzarsi.

3) Capisco benissimo i problemi odierni dei negozi, ma davvero per chi è alle prime armi il negozio è utile. PErsonalmente utte le persone degli albori del mio hoby le ho conosciute al negozio dove andavo e altre hanno inziiato dopo che gli ho fatto consocere il negozio. Ora come ora neanche io sento il bisogno di un "negozio fisico", ma capisco che la loro assenza sia un problema allo sviluppo territoriale di questi giochi.
io non negavo l'utilità dei negozi, dicevo solo che è una situazione difficile.
 

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

Galadang":2r08eha6 ha scritto:
Per quanto riguarda la varietà dei giochi, è vero ce ne sono una barca, ma alla fine è meglio concentrarsi su di 1 gioco di miniature o forse 2, ma non di più. Sennò si rischia di spendere soldi senza concludere nulla, tranne poi trovarsi la casa piena di spazzatura, che non ti serve a nulla.
vedi? anche questo è soggettivo: io ad esempio non sono affatto daccordo. a me piace provare i giochi, e preferisco giocare a cose diverse*. anche perché altrimenti come fai a capire se un gioco fa per te o no? leggere recensioni non basta. ad esempio, DeepWars sulla carta sembrava molto bello, ma una volta provato non mi ha convinto affatto. al contrario DeadZone non sembrava granché, e invece giocandolo si è rivelato piuttosto divertente.
inoltre i soldi che spendo nell'hobby sono limitati e quelli spendo. che li spenda per comprare tutto il catalogo disponibile per una data fazione di un dato gioco, o per gli starter set di X giochi diversi, la cifra che spendo è quella. e anche dei giochi che non mi son piaciuti, non rimpiango i soldi spesi. per DeepWars, tra miniature e scenari avrò speso forse 50 euro. ci ho giocato tre volte? ho passato tre serate fra amici e comunque son state piacevoli. va bene così. fossimo andati al cinema avrei speso grossomodo uguale.
*poi è chiaro che quando trovo il gioco che mi piace ci gioco più spesso e compro più materiale. diciamo che mi divido fra il giocare giochi già noti che mi piacciono e il provare giochi nuovi.
 

Mik

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Re: Abbondanza di sistemi e frammentazione del gioco in Ital

@Gabbi: non mi pareva di essere partito con foga. Ho solo posto una domanda ad una tua affermazione. Era proprio che non capivo cosa intendevi. ;)
 
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