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spartac":16g0ai8l ha scritto:
...si tratta di una recensione di un'edizione che non solo è sul mercato da parecchi anni, ma che addirittura è già uscita da catalogo essendo stata sostituita a gennaio dall'edizione Challenge....
... dovreste forse domandarvi se sia possibile ignorare per anni un'edizione speciale di un gioco, che comunque è giocato da un numero spaventoso di persone, ed essere convinti al contempo di poter diventare un punto di riferimento "culturale"...
... e tutto quello che voi siete riusciti a partorire sull'argomento è una "recensione" a 12 anni di distanza dall'uscita di quella scatola?
.... mentre "fanatismo" è quasi sempre associato a "ignoranza". Se pensate veramente di poter fare "cultura" ignorando anziché studiando o se ritenete che il punto essenziale sia stabilire se Risiko sia o meno un gioco di "strategia" scordatevi di poter raggiungere l'obiettivo che vi siete dati...
Grande rispetto all'uomo e stima per il suo lavoro.
L'uso della parola fanatismo, seppur in modo indiretta, credo sia il fulcro del problema. Sono da poco in Tana ma mi par d'aver capito che lo scopo sia divulgare "il gioco intelligente". Questo non vuol dire che i giochi non riportati siano ritenuti "stupidi e per gli stupidi". Qui si prova a dare visibilità a giochi che non hanno alle spalle 60 anni di storia e relativa pubblicità la quale fa la differenza tra la vendita o no. Che siano complessi o facili, belli o brutti del resto i gusti sono relativi.
Inoltre, tu stesso ammetti nel caso contingente le forzature dettate dalla passione circa Risiko! Prestige, il punto è che Risiko! Prestige potrà avere anche milioni di giocatori ma è né più né meno Risiko! Edizione Torneo il quale rispetto al Risiko! tradizionale non porta sconvolgimenti sul tema. Sul fatto che tu non veda in fondo grandi novità nella tua lunga carriera beh che dire? Io, umilmente, ne ho viste mentre Risiko è in una clessidra di pietra ma non è un problema. Ha la sua ragione d'essere che però non ha valenza universale. Non mi sembra da fanatici se le folle qui in Tana non si sono strappati i vestiti per la libidine di un lanciadadi vellutato.
Però mi chiedo, e a questo punto ti chiedo Spartaco:
quante recensioni sono state scritte dal Gambero Rosso sui fast food McDonald? Oppure quante recensioni ha redato Aldo Grasso circa gli episodi di Beautiful?
Con le dovute proporzioni del parallelo, s'intende...parallelo che però non è così lontano.
Sia McDonald che Beautiful hanno milioni di utenti, di certo con molte necessità e domande. Però i Menu di McDonald così come la sceneggiatura e la messa in scena di Beautiful necessitano forse di commenti approfonditi e attenzioni? Sono sempre la stessa cosa da anni inoltre già godono di fama Pop, proprio per la loro ripetitività seriale e penetrazione nella vita di tutti, volenti o nolenti.
Credo che, seppure la tua argomentazione sia perfettamente lecita e valida, invero il punto di vista che privilegi è discutibile.
Popolarità non necessariamente è cultura. Paris Hilton è conosciuta e popolare ma non è culturale, non necessita di studi perlomeno s'è già detto troppo a riguardo. E non è auspicabile imitarla.
E' innegabile che da noi gioco da tavolo significa solo risiko, cluedo e monopoly. Altrove non è così. La questione non è tanto la situazione è giusta da noi o giusta altrove. Qui si vuole dare la possibilità di scelta. Qui si vuol far vedere anche altro specie se nuovo nel concetto, non riproporre sempre e solo le stesse davvero identiche cose. E' questo fare cultura ludica? Secondo me sì.