Mi aggiungo anch'io con un commentino post-Play "a freddo".
Al volo, premettendo che le ho fatte tutte tranne il 2022 e pure diverse Con nazionali prima dell'era Play: ...miglior Play di sempre, per quanto riguarda il rapporto vivibilità/qualità servizi/possibilità di giocare.
Lo switch su Bologna andava fatto già qualche anno fa, subito dopo la pandemia, era l'occasione migliore per fare"regroup" e riprogettarla. Modena negli ultimi due anni è stata letteralmente un Walking Dead, invivibile semplicemente, ma tenuta in vita per varie ragioni che è anche inutile rivangare.
A BO è migliorato praticamente tutto, lato visitatore (con prezzi identici a Play 2024) - raggiungibilità, parcheggi, spazi, tavoli, servizi; qualcosa è rimasto equivalente, ma nulla è peggiorato, dal mio punto di vista.
Soprattutto, ora ci sono margini di ulteriore miglioramento, mentre a Modena più di quello non si poteva fare, la struttura non lo avrebbe permesso. In ogni caso già così, ho giocato più che in ogni altra edizione, e senza neanche impazzire per massimizzare la cosa, anzi, in relax.
Aspetti migliorabili in ordine completamente sparso (alcune cose già rilevate da altri):
- "navigabilità" della fiera: ok le mappe, anzi fatte pure molto bene, ma la segnaletica in loco va migliorata. A tratti sembrava di essere in un livello di Doom. Non ha aiutato la sistemazione su due livelli, di cui tra padiglioni al secondo piano e uno a piano terra più area food esterna (e ristorante "attico"), in una configurazione impossibile da visitare "a ciclo": si poteva passare dal 18 al 20 senza passare dal 15 solo facendo un passaggio che avrebbe necessitato una mappa del tesoro. Con questi spazi e distanze, anche considerando la grandezza di Modena, credo si possano studiare soluzioni migliori giocando sui vari padiglioni
- padiglione editori bg:
che il settore boardgame, lato editori, non sia proprio in boom economico è cosa nota, ma bisogna che si faccia qualche sforzo perchè il padiglione era grande ma di fatto praticamente identico al Pad. A di Modena, come contenuti. Tavoli dedicati alle demo del tutto insufficienti, per il servizio che ci si aspetterebbe dagli editori. Asmodee era ridicola tanto per citare i più grossi: stand grande ma niente di clamoroso, ma tre quarti di store. Capisco i costi e tutto quanto, ma dovevano esserci almeno il doppio dei tavoli (loro). In generale un 50% in più.
Altro aspetto problematico comunque legato alla questione "quantità di tavoli demo": le prenotazioni. Così non può andare avanti secondo me - io sono TEORICAMENTE un sostenitore di questa formula, ma devi farla BENE, deve essere organizzata con criterio, deve essere più che pubblicizzata, comprensibile, coerente. Insomma: come per gli RPG che lo fanno da anni.
Gli editori (e negozianti) invece (a parte qualche eccezione) sono disorganizzati, vanno ognuno per conto proprio, cambiano regole in corsa, addirittura gioco per gioco o dimostratore per dimostratore. La cosa poteva funzionare nel 1997 alle Modcon-Vercon-Padcon, non nel 2025. O fai le cose bene e trasparenti, o togli il concetto di prenotazione; e siccome la prima strada la vedo impraticabile ormai (visto che ci "provano" da anni), propendo per la seconda. Limitate le demo a tot turni o tot tempo (e questo quasi tutti già lo fanno) ma lasciate che a organizzarsi sia il flusso naturale della gente, come peraltro funzionavano le aree delle associazioni nel pad. 15 (a parte il prestito che ha il suo sistema separato). Però ci vogliono più tavoli, in ogni caso.
..l'esempio di quel giochino con le birre che fungono da pool di punti ferita di cui non ricordo il nome, che era in demo in fondo al padiglione 20 in una posizione ottima perchè di passaggio per chiunque, è stato emblematico per me: una roba così non la puoi fare con demo prenotate (invece era così). E' il gioco da "lo provo mentre passo se è libero sennò sticazzi" per eccellenza. Denota proprio una mancanza di visione totale
- area food (quella esterna) molto grande, addirittura con ampi spazi del tutto vuoti, ma: qualità di alcuni truck imbarazzante, al limite della truffa legalizzata (altri invece ottimi), qui andrebbe fatta una cernita perchè certa gente non dovrebbe più neanche vederla la Fiera; inoltre, mancanza di tavoli liberi dedicati ai pasti. Senza il padiglione 19 che per metà di fatto è stato usato come mensa, sarebbe stato un delirio. Non credo sia chissà che investimento mettere cento tavoli e panche fuori per assorbire il grosso quantomeno. Sennò si bivacca, che non è bellissimo
- aree outlet: allora a me alla fine fanno anche comodo nel senso che rubano qualche centinaio di disagiati che si mettono in coda ogni giorno (ma PERCHE' lo fate, ditemelo), ma li ho trovati semplicemente deprimenti sotto tutti i punti di vista. Anche chi ci lavora, a occhio. Ne farei volentieri a meno destinando quegli spazi ad altro
- padiglione della depressione (19): capisco che sia stato aggiunto all'ultimo momento, immagino perchè non sapevano dove mettere quelli "delle carte".. ma è stato veramente uno spettacolo desolante. Venerdì in particolare, ma sempre di fatto. Senza la gente che mangiava ai tavoli, sarebbe stato deserto per tutto il weekend. Non si può buttare via spazio così - qualcosa è stato clamorosamente sbagliato, evidentemente
Sui padiglioni Tana e padiglione RPG assolutamente nulla da ridire. E' ridondante scrivere che la Fiera ANCHE a Bologna continua a funzionare SOLO perchè c'è il padiglione "Associazioni". A maggior ragione in quest'edizione dove ahimè gli editori non hanno aumentato niente in termini di ricettività... mentre il padiglione associazioni sì