Comunque, senza barare, nell’ espansione (non ricordo se era a parte o no) c’era il modulo per giocare tipo in god mode.
Se morivi leggevi la prima carta di un mazzetto e proseguivi.
C’erano conseguenze ma non dovevi ripartire da zero.
L’espansione inseriva l’Immortal Mode, che fondamentalmente non ti faceva morire se non ricordo male. Un po’ una pezza, una soluzione pigra: potevano trovare una via di mezzo tra “vai tranquillo tanto sei immortale” e “sei morto? Resetta tutto e riparti da zero”.
Mi sento di fare un enorme alert sul primo: deve piacervi (o almeno non repellere) il sistema di try and error, perché se non si bara vi ritroverete a ripercorrere gli stessi passi più e più volte prima di portare a casa la vittoria. Per me l'esplorazione e il sistema survivor e di crafting sono molto belli e ben fatti, ma dopo i primi tentativi ammetto di aver imbrogliato per chiudere la maledizione, perché il pensiero di dover ricominciare da zero per l'ennesima volta mi atterriva!
Per me il grande difetto di design del gioco. Già 7th Continent ti spingeva a raccogliere informazioni, sbagliare, ripercorrere i tuoi passi più volte, raccattare cibo, craftare a manetta, tutte attività che possono dilatare ed appesantire alla lunga l’esperienza: non c’era bisogno di prevedere la possibilità di schiattare e ricominciare da capo. O meglio, andava previsto da subito un sistema a checkpoint per evitare tu debba ripartire da zero, o fail-forward con debite conseguenze, magari più difficile da implementate ma ancora più bello da una prospettiva narrativa. Così com’era, il design del gioco per me crollava tristemente su questo punto.
Non ho approfondito 7th Citadels, ma sarei curioso di capire se e come abbiano messo mano a questo aspetto.
Osservatore
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
