Infinitejest
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1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
La Off the Page Games ha pubblicato quest'anno il suo secondo titolo, Harrow County, che prende spunto dall'omonima graphic novel in stile gotico americano.
Il gioco è per 2/3 giocatori (più versione in solitario), è fortemente asimmetrico e prevede interazione distruttiva.
Per ora ho avuto modo di provarlo solo in due, vi scrivo qualche riga di prime impressioni.
Il regolamento è diviso in capitoli, che, partendo dal "gioco seminale", ci insegnano pian piano a giocare. I primi 3 introducono le due fazioni base, il quarto introduce la terza fazione, il quinto ci spiega come giocare in 3 e il solitario. Il tutto intervallato da piccoli riquadri a fondo nero che ci spiegano la lore del fumetto.
Una strega di nome Hester Beck è stata anni orsono impiccata, bruciata e seppellita sotto un albero. Tempo dopo, una bambina fu trovata all'interno di un buco di quell'albero. Emmy crebbe in una fattoria del villaggio di Harrow County. Cresciuta con amore, voleva bene al villaggio e ai suoi abitanti, i quali, sapendone la provenienza, erano comunque guardinghi nei suoi confronti, infatti Emmy ha dei poteri soprannaturali che però usa per proteggere i suoi amici, soprattutto dalla famiglia di Hester che arriverà al villaggio con intenzioni distruttive.
Le fazioni che trovate nella scatola sono quattro: Protectors, ovvero Emmy e i suoi strampalati amici che aiutano i villici a nascondersi in un luogo sicuro, The Family, che invece "semina" uragani per risucchiare le casette, Kammi, la sorella malvagia di Emmy, che invece vuole governare il villaggio, e, per riuscirvi, deve trovare la bambola di pezza in cui è rinchiusa la propria essenza vitale; infine la strega Hester, che ha il ruolo di terzo incomodo nella partita a 3 giocatori ed è il personaggio da utilizzare per il solitario, agisce infettando il territorio e i famigli, con lo scopo di uccidere e divorare gli altri due contendenti.
Il gioco dura una serie imprecisata di round e termina quando uno dei due giocatori raggiunge almeno 7 punti, allora si termina comunque il round e chi ha più punti è il vincitore.
La meccanica principale del gioco è la selezione azioni, ogni round se ne scelgono 3 a turni alternati tra le 4 disponibili. In generale si tratta di: muoversi/evocare famigli/rinforzare l'attacco; attaccare; azione leggendaria del personaggio e della fazione. Come vengono eseguite è diverso per ogni fazione (tranne l'attacco, che è identico).
Ho trovato il gioco tesissimo fin dall'inizio, non viaggia su binari prestabiliti, riesce ad essere sia strategico, sia tattico. Non è tanto un "tiro alla fune" ma più una corsa ai fatidici 7 punti, e immagino che la presenza di Hester metta ancor più ansia, in quanto lei vince immediatamente quando raggiunge la propria condizione di vittoria.
I combattimenti sono peculiari, grazie all'uso della torre lanciacubetti integrata nella scatola, che non fa cadere tutti quelli che inserite grazie a un sistema di blocco (la magia è difficile da manipolare!).
In breve: la Off the Page Games conferma di saperci fare quando si tratta di trasporre un qualcosa da un media (fumetto) a un altro (gioco da tavolo), la tematizzazione funziona senza appesantire e incuriosisce a saperne di più sull'opera di partenza.
Il gioco è per 2/3 giocatori (più versione in solitario), è fortemente asimmetrico e prevede interazione distruttiva.
Per ora ho avuto modo di provarlo solo in due, vi scrivo qualche riga di prime impressioni.
Il regolamento è diviso in capitoli, che, partendo dal "gioco seminale", ci insegnano pian piano a giocare. I primi 3 introducono le due fazioni base, il quarto introduce la terza fazione, il quinto ci spiega come giocare in 3 e il solitario. Il tutto intervallato da piccoli riquadri a fondo nero che ci spiegano la lore del fumetto.
Una strega di nome Hester Beck è stata anni orsono impiccata, bruciata e seppellita sotto un albero. Tempo dopo, una bambina fu trovata all'interno di un buco di quell'albero. Emmy crebbe in una fattoria del villaggio di Harrow County. Cresciuta con amore, voleva bene al villaggio e ai suoi abitanti, i quali, sapendone la provenienza, erano comunque guardinghi nei suoi confronti, infatti Emmy ha dei poteri soprannaturali che però usa per proteggere i suoi amici, soprattutto dalla famiglia di Hester che arriverà al villaggio con intenzioni distruttive.
Le fazioni che trovate nella scatola sono quattro: Protectors, ovvero Emmy e i suoi strampalati amici che aiutano i villici a nascondersi in un luogo sicuro, The Family, che invece "semina" uragani per risucchiare le casette, Kammi, la sorella malvagia di Emmy, che invece vuole governare il villaggio, e, per riuscirvi, deve trovare la bambola di pezza in cui è rinchiusa la propria essenza vitale; infine la strega Hester, che ha il ruolo di terzo incomodo nella partita a 3 giocatori ed è il personaggio da utilizzare per il solitario, agisce infettando il territorio e i famigli, con lo scopo di uccidere e divorare gli altri due contendenti.
Il gioco dura una serie imprecisata di round e termina quando uno dei due giocatori raggiunge almeno 7 punti, allora si termina comunque il round e chi ha più punti è il vincitore.
La meccanica principale del gioco è la selezione azioni, ogni round se ne scelgono 3 a turni alternati tra le 4 disponibili. In generale si tratta di: muoversi/evocare famigli/rinforzare l'attacco; attaccare; azione leggendaria del personaggio e della fazione. Come vengono eseguite è diverso per ogni fazione (tranne l'attacco, che è identico).
Ho trovato il gioco tesissimo fin dall'inizio, non viaggia su binari prestabiliti, riesce ad essere sia strategico, sia tattico. Non è tanto un "tiro alla fune" ma più una corsa ai fatidici 7 punti, e immagino che la presenza di Hester metta ancor più ansia, in quanto lei vince immediatamente quando raggiunge la propria condizione di vittoria.
I combattimenti sono peculiari, grazie all'uso della torre lanciacubetti integrata nella scatola, che non fa cadere tutti quelli che inserite grazie a un sistema di blocco (la magia è difficile da manipolare!).
In breve: la Off the Page Games conferma di saperci fare quando si tratta di trasporre un qualcosa da un media (fumetto) a un altro (gioco da tavolo), la tematizzazione funziona senza appesantire e incuriosisce a saperne di più sull'opera di partenza.