ciao ragazzi,
sono nuovo del forum e mi sono iscritto appositamente per intervenire in questa discussione che m'interessa tantissimo!!
Sono un appassionato di giochi di dadi e volevo dire la mia su quello che secondo me è un grosso equivoco del "poker dice".
L'equivoco sta nel fatto che, secondo me, i giochi di dadi, essendo per lo più di estrazione popolare, spesso non hanno regole ben codificate e quindi, nel tramandarsi i giochi (intendo nell'era pre-internet per così dire, che oramai pare di parlare di preistoria) le regole e i nomi possono essere fraintesi.
E quindi ci troviamo con dei giochi che si chiamano "poker dice" ma che non c'entrano (quasi) niente col poker, e con dei giochi che si chiamano in altro modo che invece hanno molto più a che fare col poker rispetto ai primi, e con una terza situazione di quelli che finiscono per chiamare "poker dice" quei giochi della seconda categoria che non si chiamavano originariamente "poker dice" ma che avrebbero avuto più diritto dei primi per chiamarsi così
Faccio degli esempi pratici: il "poker dice" che riportate voi nell'immagine presa da reddit è effettivamente conosciuto come tale. Ma somiglia veramente al poker? Secondo me no. O meglio, ci somiglia solo perchè usa le combinazioni del poker per determinare i punteggi. Ma quello che fa del poker il poker è la capacità di bluffare e di riconoscere i bluff avversari, è la capacità di fare previsioni e calcoli sulla base delle previsioni ed è, infine, la capacità di rischiare. (sei d'accordo -ea-?) Tutte queste cose non possono esserci se i dadi vengono tirati allo scoperto! E alla fine la vittoria viene dunque affidata alla fortuna (che, sì, è anch'essa una caratteristica del poker ma non certo la principale).
Perciò quando io parlo di "poker dice" non parlo di questo gioco ma parlo:
- o di un gioco che è sostanzialmente lo stesso ma che prevede di tirare i dadi coperti e poi dichiarare la combinazione ottenuta all'avversario che dovrà scegliere se crederci o meno, per poi -in caso ci creda- migliorarla ulteriormente facendo una nuova dichiarazione al giocatore successivo, e BLUFFANDO nel caso ottenesse una combinazione peggiore della precedente (un po' come nel famoso Tokio che magari conoscete). Conoscevo questo gioco nella sua versione sudamericana col nome di Cubilete Mentiroso ma, da noi, è più conosciuto come poker bugiardo. Salvo che alcuni, per creare ulteriore confusione, chiamano il PERUDO col nome di poker bugiardo. Che poi, a dirla tutta, se concordate con me sul fatto che le meccaniche che fanno del poker il poker sono sostanzialmente legate al bluff, allora il perudo somiglia al vero poker coi dadi molto più di quanto non ci somigli il "poker dice".
- oppure parlo di un gioco che, usando le combinazioni del poker, prevede di tirare i dadi nascosti in un bicchiere e scommettere sulla propria combinazione senza che gli altri giocatori possano vederla! Questo è il vero poker. Ma sorprendentemente i giochi così concepiti non vengono mai (o quasi mai) chiamati "poker dice". Ne esistono diverse varianti, la più famosa delle quali è quella che tende a replicare i meccanismi del Texas Hold'em e che io conoscevo come TEXAS DICE. Questa, brevemente, prevede di avere due dadi nascosti per giocatore e, alla vista di tutti, tirarne ulteriori 5 (in due o tre tempi a seconda delle versioni) che tutti possono usare, combinandoli ai propri, per formare la propria mano.
E poi scommettere e bluffare!
QUESTO è poker!!
Tirare dei dadi a caso sperando di ottenere le combinazioni tipiche del poker, NON è poker!!
Somiglia molto di più allo Yathzee se vogliamo (il quale poi, assurdo dell'assurdo, mi è capitato di sentir chiamare a sua volta "poker dice", soprattutto nei siti di scommesse cui faceva riferimento Jibril.... brrr che nervoso!)
Quanto ai punteggi:
Cito Jibril:
"I punteggi corretti dovrebbero essere (dal più alto al più basso)
Poker dadi punteggi
1) 5 di un tipo
2) 4 di un tipo
3.1) Scala di 6*
3.2) Scala di 5*
4) Full (tris+coppia)
5) Tris
6) Doppia coppia
7) coppia
8) Bust (numero più alto)"
Teoricamente questo è corretto nel senso che, se guardiamo alle probabilità di uscita delle combinazioni, è PIU DIFFICILE ottenere una scala che un full quindi la scala dovrebbe valere PIU del full. (ed è anche vero quel che dice Nand riguardo al fatto che la coppia è più probabile rispetto al "niente"). Tuttavia tradizionalmente il full vale PIU della scala (e la coppia vale più del niente). Questo sarebbe in effetti un errore logico, ma per tradizione si fa così (credo che sia proprio per ispirazione al vero poker giocato con le carte dove, se non erro, il full vale effettivamente più della scala. Questo magari ce lo può confermare -ea- che io non sono un esperto del gioco con le carte, per quanto ne sia profondamente affascinato).
Quindi, la gerarchia che uso io e che secondo me è la corretta, è, dal piu alto al piu basso:
5 di un tipo (pokerissimo)
4 di un tipo (poker)
Full
Scala alta (dal 2 al 6)
Scala bassa (dall'1 al 5)*
tris
doppia coppia
coppia
* è verissimo quel che dite riguardo al fatto che le due scale hanno la stessa probabilità di uscire ma, così come poker di 6 (o poker d'assi), vale più di poker di 5 (o poker di re), allo stesso modo scala alta vale più di scala bassa.
Infine, una curiosità sul fatto del colore: devo avere a casa da qualche parte una vecchissima scatolina cinese dove c'erano vari dadi di quattro colori. Il gioco prevedeva di giocare alla versione texas hold'em cui accennavo poco sopra ma pescando a caso i propri dadi da un sacchetto di tessuto scuro. In questo modo hai 6 possibili punteggi in 4 possibili colori (corrispondenti ai semi delle carte) e, nascondendo i tuoi dadi e combinandoli con quelli sul tavolo, puoi ottenere anche un COLORE!!
In questo caso la gerarchia diventa:
pokerissimo colore (vince su tutto)
scala reale (che è la scala colore)
pokerissimo
poker
Full
Scala alta (dal 2 al 6)
Scala bassa (dall'1 al 5)*
tris
doppia coppia
coppia