Generale Serata ludica e giochi non graditi

[Jibril]

Buongiorno a tutti.
Vorrei sottoporvi una questione che da un po' di tempo è venuta fuori con un'amica del gruppo di gioco.
Il gruppo è solito vedersi due volte a settimana: il lunedì per la serata giochi da tavolo, aperta a tutti e il mercoledì la serata giochi di ruolo, ristretta ai soli partecipanti alle campagne in corso.
Questa persona è solita partecipare ad entrambe le serate, ma da qualche tempo è difficile capire come gestire la serata del lunedì. La filosofia del gruppo vede la serata aperta a tutti e non vorremmo escludere nessuno nei limiti del possibile. Solitamente qualcuno (molto spesso io) propone un gioco o due e si aspettano i feedback dai partecipanti alla serata. Tutti possono proporre e poi discutiamo su cosa intavolare; a volte ci sono diverse proposte, altre solo una.
Il problema che è venuto fuori è che a volte la mia amica non scrive se c'è o meno perchè semplicemente aspetta di capire cosa gli altri propongono, o la discussione che ne viene fuori, e se il gioco le piace viene, altrimenti pacca. Io un comportamento del genere lo trovo sia fastidioso che difficile da gestire. Capita che le proposte possano essere titolo X se siamo in 4, se siamo in 3 però anzi Y.

In particolare questa cosa è venuta fuori ieri, dopo aver proposto Barrage, ore dopo scopro (solo dopo averle scritto) che non veniva perchè giocavamo a Barrage e a lei non piace, ma non voleva farci cambiare idea o dettare legge sulla serata. Da una parte capisco il non voler essere l'ago della bilancia e avere il veto su alcuni giochi, ma anche aspettare sempre cosa decidono gli altri prima di far sapere se partecipare alla serata, senza dare un'opinione, lo trovo scorretto.

Non discuto i gusti, voi cosa ne pensate? Come vi comportereste?

 

[computer82]

Buongiorno a tutti.
Vorrei sottoporvi una questione che da un po' di tempo è venuta fuori con un'amica del gruppo di gioco.
Il gruppo è solito vedersi due volte a settimana: il lunedì per la serata giochi da tavolo, aperta a tutti e il mercoledì la serata giochi di ruolo, ristretta ai soli partecipanti alle campagne in corso.
Questa persona è solita partecipare ad entrambe le serate, ma da qualche tempo è difficile capire come gestire la serata del lunedì. La filosofia del gruppo vede la serata aperta a tutti e non vorremmo escludere nessuno nei limiti del possibile. Solitamente qualcuno (molto spesso io) propone un gioco o due e si aspettano i feedback dai partecipanti alla serata. Tutti possono proporre e poi discutiamo su cosa intavolare; a volte ci sono diverse proposte, altre solo una.
Il problema che è venuto fuori è che a volte la mia amica non scrive se c'è o meno perchè semplicemente aspetta di capire cosa gli altri propongono, o la discussione che ne viene fuori, e se il gioco le piace viene, altrimenti pacca. Io un comportamento del genere lo trovo sia fastidioso che difficile da gestire. Capita che le proposte possano essere titolo X se siamo in 4, se siamo in 3 però anzi Y.

In particolare questa cosa è venuta fuori ieri, dopo aver proposto Barrage, ore dopo scopro (solo dopo averle scritto) che non veniva perchè giocavamo a Barrage e a lei non piace, ma non voleva farci cambiare idea o dettare legge sulla serata. Da una parte capisco il non voler essere l'ago della bilancia e avere il veto su alcuni giochi, ma anche aspettare sempre cosa decidono gli altri prima di far sapere se partecipare alla serata, senza dare un'opinione, lo trovo scorretto.

Non discuto i gusti, voi cosa ne pensate? Come vi comportereste?

Non devi trovarlo fastidIOso... anche IO lo fò!

Ho vari gruppi di gIOco, ed in almeno 2 di questi i vari partecipanti propongono sempre sempre sempre titoli nuovi (e IO i nuovi li odIO [ @cola ], soprattutto odIO imparà le regole); IO però fò diversamente... mi metto nella serata e inizIO a dire, se volete fà un titolo nuovo, NON vengo oppure se vedo che si mettono d'accordo per un titolo che non ne ho voglia, prima provo a fargli cambiare idea, poi ovviamente "pacco" e stò con la famiglia a casa!

 

[lushipur]

Mi pare un comportamento assolutamente legittimo. Ecco forse farei come Computer82 e lo renderei più evidente al gruppo.
Anche perché partecipare ed essere magari quella che si annoia davanti a tutti, gioca male o rogna tutto il tempo, sarebbe molto peggio.
Fa quindi benissimo a non venire.

 

[Jibril]

Non devi trovarlo fastidIOso... anche IO lo fò!

Ho vari gruppi di gIOco, ed in almeno 2 di questi i vari partecipanti propongono sempre sempre sempre titoli nuovi (e IO i nuovi li odIO [ @cola ], soprattutto odIO imparà le regole); IO però fò diversamente... mi metto nella serata e inizIO a dire, se volete fà un titolo nuovo, NON vengo oppure se vedo che si mettono d'accordo per un titolo che non ne ho voglia, prima provo a fargli cambiare idea, poi ovviamente "pacco" e stò con la famiglia a casa!

Ma lo capisco, però il tuo comportamento è corretto. Il punto che mi da fastidio è il non dire neanche se c'è o meno. La cosa di Barrage è venuta fuori solo perchè le ho scritto io e non sapevo che Barrage non le piacesse (ci ha visti giocare una volta e non l'ha nemmeno provato, ma ci sta). Lei per tutto il giorno non ha detto una parola o ha avvisato. Ne abbiamo discusso in privato e abbiamo trovato un accordo.
Però per dire, a lei piace un sacco Zombicide e si lamenta che non ci giochiamo mai (e il motivo è semplice, io e un altro ragazzo del gruppo ci abbiamo giocato fino alla nausea), ma non lo propone nemmeno!

Mi pare un comportamento assolutamente legittimo.

Legittimo anche senza dire niente?

 

[Jibril]

Cioè attenzione, non dico che deve giocare ad un gioco che non le piace, ma di dire che non le piace e nel caso non viene. Io che Barrage non le piacesse, non lo sapevo!

 

[lushipur]

Cioè attenzione, non dico che deve giocare ad un gioco che non le piace, ma di dire che non le piace e nel caso non viene. Io che Barrage non le piacesse, non lo sapevo!

No, infatti dicevo che dovrebbe essere solo chiara sulle modalità.
Forse ha solo paura che facendo coming out non verrebbe più invitata perché “scomoda”.
Dipende tutto da che rapporti ci sono. Io affronterei l’argomento ma, ripeto, il suo non voler giocare a certe cose è più che legittimo.

 

[Jibril]

No, infatti dicevo che dovrebbe essere solo chiara sulle modalità.
Forse ha solo paura che facendo coming out non verrebbe più invitata perché “scomoda”.
Dipende tutto da che rapporti ci sono. Io affronterei l’argomento ma, ripeto, il suo non voler giocare a certe cose è più che legittimo.

Ma no, figurati se non la invitiamo più. Anche perché il 99% del tempo siamo sempre noi 4
Sul giocare ciò che vuole ci mancherebbe anche

 

[Einar]

Però per dire, a lei piace un sacco Zombicide e si lamenta che non ci giochiamo mai (e il motivo è semplice, io e un altro ragazzo del gruppo ci abbiamo giocato fino alla nausea), ma non lo propone nemmeno!

Proponetele magari ogni tanto qualcosa di più american per andare incontro ai suoi gusti o almeno cercare di capire quali sono i giochi provati che lo sono piaciuti di più.
Sicuramente per come sono fatto io un gioco nuovo,anche se non di mio gusto,lo proverei comunque ma non tutti siamo fatti allo stesso modo.

 

[odlos]

Buongiorno a tutti.
Vorrei sottoporvi una questione che da un po' di tempo è venuta fuori con un'amica del gruppo di gioco.
Il gruppo è solito vedersi due volte a settimana: il lunedì per la serata giochi da tavolo, aperta a tutti e il mercoledì la serata giochi di ruolo, ristretta ai soli partecipanti alle campagne in corso.
Questa persona è solita partecipare ad entrambe le serate, ma da qualche tempo è difficile capire come gestire la serata del lunedì. La filosofia del gruppo vede la serata aperta a tutti e non vorremmo escludere nessuno nei limiti del possibile. Solitamente qualcuno (molto spesso io) propone un gioco o due e si aspettano i feedback dai partecipanti alla serata. Tutti possono proporre e poi discutiamo su cosa intavolare; a volte ci sono diverse proposte, altre solo una.
Il problema che è venuto fuori è che a volte la mia amica non scrive se c'è o meno perchè semplicemente aspetta di capire cosa gli altri propongono, o la discussione che ne viene fuori, e se il gioco le piace viene, altrimenti pacca. Io un comportamento del genere lo trovo sia fastidioso che difficile da gestire. Capita che le proposte possano essere titolo X se siamo in 4, se siamo in 3 però anzi Y.

In particolare questa cosa è venuta fuori ieri, dopo aver proposto Barrage, ore dopo scopro (solo dopo averle scritto) che non veniva perchè giocavamo a Barrage e a lei non piace, ma non voleva farci cambiare idea o dettare legge sulla serata. Da una parte capisco il non voler essere l'ago della bilancia e avere il veto su alcuni giochi, ma anche aspettare sempre cosa decidono gli altri prima di far sapere se partecipare alla serata, senza dare un'opinione, lo trovo scorretto.

Non discuto i gusti, voi cosa ne pensate? Come vi comportereste?

Eh, sì, è sempre difficile riuscire ad andare incontro ai gusti di tutti i membri di un gruppo, accade così anche da noi, ci vuole solo buon senso e un po' di diplomazia, forse potreste gestire in maniera diversa la scelta del gioco; ogni tanto permettere a lei di fare la proposta e quando non è il suo turno di scelta sta a lei adeguarsi o non venire. Capisco in parte il suo punto di vista, in passato non mi è mai capitato di comportarmi così, ma di recente con il tempo a mia disposizione sempre più limitato, in effetti ci penso su 2 volte se l'uscita ludica ha come menu un gioco che mi è indigesto. In realtà poi, visto che di solito gioco con amici, non è inusuale che accetti anche di giocare cose non così in alto nella mia lista di gradimento.
Nel nostro gruppo abbiamo uno che giocherebbe solo a 5-10 giochi ed è insopportabile quando si propone qualcosa di nuovo e si devono spiegare le regole, se non fosse il mio più caro amico d'infanzia lo avrei già mandato a ca**re. Invece il mio ideale è fare un gioco nuovo e proporlo con costanza 4-5 volte prima di passare ad altro e di tanto in tanto recuperare cose del passato che non sono state sfruttate.
Per fortuna almeno sul genere noi siamo concordi, si gioca solo german, il problema è a cosa giocare perché il 100% di consensi è difficile da raggiungere, di solito io e l'altro membro del gruppo che compra più giochi portiamo qualche proposta, poi si decide cercando un accordo, ma negli anni ho sempre pensato che sarebbe bello dare la possibilità ad un giocatore a turno di fare la scelta e concedere un limitato numero di "veti" agli altri partecipanti (da usare in casi speciali, oh, ci sono giochi che proprio appaiono delle torture).

 

[Tullaris]

Sul fatto che aspetti a decidere se venire o meno in base al gioco proposto è più che naturale.
Sul fatto di rispondere dopo con la propria conferma è banalmente questione di educazione. Ma questo esula dal punto sopra, è vero sempre.

 

[charlesjudges]

In particolare questa cosa è venuta fuori ieri, dopo aver proposto Barrage, ore dopo scopro (solo dopo averle scritto) che non veniva perchè giocavamo a Barrage e a lei non piace, ma non voleva farci cambiare idea o dettare legge sulla serata.

A sua discolpa valorizzerei questo passaggio.
A nessuno piace essere quello che fa saltare un gioco a cui tutti vogliono giocare, magari complice il fatto che il resto del gruppo è molto gentile e disponibile a cambiare gioco in mancanza di unanimità.
Detto questo, a volte sarebbe l'ideale tenersi per sé i propri pensieri e "sacrificarsi" nel giocare anche ad un gioco che non piace (nota molto importante: ovviamente non facendo pesare la cosa agli altri al tavolo ma facendo buon viso a cattivo gioco e impegnandosi comunque al meglio).

 

[vertighel]

A sua discolpa valorizzerei questo passaggio.
A nessuno piace essere quello che fa saltare un gioco a cui tutti vogliono giocare, magari complice il fatto che il resto del gruppo è molto gentile e disponibile a cambiare gioco in mancanza di unanimità.
Detto questo, a volte sarebbe l'ideale tenersi per sé i propri pensieri e "sacrificarsi" nel giocare anche ad un gioco che non piace (nota molto importante: ovviamente non facendo pesare la cosa agli altri al tavolo ma facendo buon viso a cattivo gioco e impegnandosi comunque al meglio).

Condivido in pieno, penso che la tua amica sia liberissima di non venire se qualcosa non la aggrada.
Dopo di chè, non penso nemmeno che dobbiate selezionare giochi che vadano bene a tutti, ma magari alternare di settimana in settimana in modo che mediamente tutti i partecipanti siano soddisfatti.

 

[TeresaStrauss]

Boh, se dalla descrizione ho ben compreso, allora mi sembra un comportamento un po' così, paccare non lo comprendo proprio, se il motivo è questo e non un oggettivo imprevisto.
La vedo proprio come una mancanza di rispetto.

Poi penso che sia molto semplice: se ci si vede per stare insieme a divertirsi, non vedo ragione di metter paranoie (abbiamo già troppe complicazioni e pesantezze nella vita, alleggeriamo le serate ludiche!!).
Basta proporre i giochi a turno, con disponibilità da parte di tutti. Se per una volta il gioco non piace, gioco lo stesso sapendo che la prossima volta toccherà a me proporre.
Questo dà un sacco di vantaggi secondo me.
-si evita di passare il pomeriggio pre serata a chattare con contrattazioni infinite
-può portare anche gradite sorprese (avevo un pregiudizio che mi portava a non giocare quel gioco, e ho scoperto che non è male).
-essere corretti verso gli altri nel confermare la propria presenza poi aiuta anche nella scelta del gioco in base al numero dei giocatori.

Poi se uno non è mai mai contento anziché paccare magari semplicemente lo dice, un accordo si troverà pure se il fine è divertirsi, no?

 

[TigreTN]

Col mio gruppo PRIMA si conferma la presenza e solo POI scattano le proposte.
Se uno non dice nulla e si presenta... Beh, per me può passare la serata a guardare gli altri che giocano!!
E se si lamenta, si prende pure dei sonori 'vaffanculo'

 

[Gabbi]

Uhm. Io le serate ludiche le gestisco diversamente. Se siamo da qualche parte (tipo una ludoteca), si vede li per li cosa giocare, ma sono eventi rari.
In linea di massima si gioca da me, e da me non vige la democrazia: mia la casa, miei i giochi, mio il tempo per studiarli; quindi si gioca quel che dico io
Semplice e funzionale

Seriamente, funziona ed è meno tirannico di come lo ho esposto: semplicemente il gruppo si fida e in genere sanno in anticipo cosa sto preparando per la serata. Se poi capisco che il gioco X non piace a qualcuno, evito di proporlo se so che quel qualcuno sarà presente.

Questo, ovviamente, se non stiamo facendo una campagna a qualcosa (tipo SoBrimstone) in quel caso è tacito che si proceda con la campagna in corso.

 

[Jibril]

Mi fa piacere leggere tante risposte e diversi punti di vista. Una piccola precisazione riguardo i giochi: non è il tipo di gioco che non piace, è proprio Barrage . Poi noi giochiamo tutto, german, american, ibridi, l'importante è che piaccia.

Io sono dell'idea che visto che siamo in pochi, se una sera si propone un gioco che apparentemente (visto che non è stato nemmeno provato) non piace, almeno una o due volte lo proverei e garantirei la presenza. So che non siamo tutti uguali, ma io mi accollo anche giochi che non ho più voglia di giocare (vedi Zombicide), contando che salvo rare occasioni i titoli girano ogni settimana.

Però, ferma restando la libertà di scelta, la presenza di tutti è di solito data per scontata e per un motivo ben preciso: il lunedì è il giorno in cui a tutti torna bene esserci. Salvo rari casi ci siamo sempre tuttiI. Inoltre, come suggerito da qualcuno, ci vediamo per giocare e per stare insieme. Vista la natura del gruppo però il gioco riveste un ruolo principale (altrimenti io stesso non frequenterei il gruppo e sicuramente non riusciremmo a giocare titoli importanti)

Riguardo le proposte non c'è una rotazione vera e propria, ma a questo punto la propongo, mi sembra una buona idea per evitare situazioni spiacevoli o ambigue come questa.

 

[charlesjudges]

Riguardo le proposte non c'è una rotazione vera e propria, ma a questo punto la propongo, mi sembra una buona idea per evitare situazioni spiacevoli o ambigue come questa.

Con un sistema di proposte a rotazione, l'assenza perché un gioco non piace inizia a diventare già più inescusabile.

 

[Gabbi]

So che non siamo tutti uguali, ma io mi accollo anche giochi che non ho più voglia di giocare (vedi Zombicide),

Io a Zombicide oramai mi rifiuto di giocare: ad ogni partita mi sembrava di perdere due punti di QI
Tanto più che la persona che ospitava e organizzava le sessioni inseriva le armi forti delle espansioni senza aggiungere i nemici più forti (è uno che ha qualche problema con l'idea di perdere, infatti gioca quasi solo cooperativi).

 

[Gabbi]

Con un sistema di proposte a rotazione, l'assenza perché un gioco non piace inizia a diventare già più inescusabile.

Non vedo perché: io detesto tutta una serie di giochi (alcuni di questi anche molto apprezzati, a quanto leggo). Ho una nutrita libreria e i ripiani più in alto sono stipati di volumi "che prima o poi leggerò". Per giocare a Carcassonne, me ne sto a casa con una tazza di the e un buon libro. Io mi risparmio un gioco di m3rda, il gruppo si risparmia il mio malumore

 

[Jibril]

A Carcassonne non ci giochiamo . Però sono abbastanza d'accordo con @charlesjudges . Se una volta in due/tre mesi dovessimo giocare ad un titolo che non ti va a genio (non che odi), ci sta turarsi un attimo il naso. E poi nulla vieta di stare lì a fare dei discorsi insieme a tutti gli altri.

Sul discorso giochi di merda sono d'accordo. Proponimi Risiko e non mi vedi manco per sbaglio.