Approfitto di questo thread (che ritengo essere appropriato) per aprire una digressione.
In calce all’articolo sulla “mia meccanica preferita” di Carnegie,
@Elijah ha espresso un concetto che trovo molto interessante (anche se non necessariamente limitato a questo titolo, quanto connesso alla meccanica stessa delle azioni condivise, se messa al centro del gameplay).
La mia personale risposta c’è, ma non è semplice: in giochi come questo la creatività trova la sua realizzazione in una dimensione diversa dal singolo turno di gioco. In Carnegie i giocatori non godono di grande libertà nel turno in corso, è vero: spesso la decisione “migliore” è tra l’azione A o B, stop. La libertà e la creatività nel gioco risiedono altresì dalla sua stessa profondità: le mie scelte dei turni precedenti e attuali hanno un impatto estremo su quelle dei turni futuri. In questo senso, vedo un potenziale “creativo” che trova la sua realizzazione non a breve termine, ma nella pianificazione a lungo termine e in scelte capaci di aprire sempre nuove possibilità nel medio-lungo termine.
In Carnegie non vinci tanto “seguendo la massa”, bensì prevedendo quanto avverrà, sfruttando la direzione del vento quando serve, aprendoti possibilità strategiche esclusive per i round a venire, cambiando il valore relativo delle tue azioni, frenando o accelerando il flusso del loop risorse umane-ricerca e sviluppo-costruzione in tuo favore, creandoti una strada diversa dagli altri e più profittevole.
TL;DR: personalmente vedo spazi di creatività in questo gioco, ma li vedo nei turni a venire, non interni e limitati al singolo turno.
Spendaccione!
Like a Ninja
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
Perfetto come un diamante!
First reaction SHOCK!
). Le prime due partite le feci proprio in solitario, panico...il bot è fortissimo e in una fase di apprendimento iniziale ti fornisce anche una prospettiva di gioco poco chiara. Dovresti provare a giocare in multi perchè lì, secondo me, ti diverrà tutto molto più chiaro. 
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