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Dopo aver giocato 3 partite ad Ancients primo scenario oggi pomeriggio sul Napolenico... Le mie prime impressioni sono di curiosità, le modifiche all'impianto di gioco sono parecchie e si sentono.
Le unità colpite perdono efficacia, tirano dadi pari al numero dei blocchi rimanenti.
Il dado a 6 facce ha 2 simboli fanteria, che statisticamente risulta essere ora il tipo di unità più vulnerabile.
La ritirata delle unita è stata limitata ad 1 esagono, e questo mi piace.
L'aspetto di posizionamento e i bonus malus di terreno sono importanti, l'uso dell'artiglieria con la sua gittata strategico. Gli schieramenti nello scenario di Rolica sono numericamente sbilanciati, con i francesi arroccati sulla difensiva sulle colline di centro mappa. Ho tenuto i francesi, forti nella fanteria di linea.. si nota che l'efficacia del fuoco a distanza cambia davvero molto rispetto ad Ancient. I leader sono stati limitati nella fase di attacco... il corrispettivo simbolo sui dadi è stato eliminato, e non supportano le unita assegnate o adiacenti in mischia (neanche attacco bonus ) ma solo nel morale.
L'unica unità che supporta la carica in mischia e l'attacco bonus è la sola cavalleria.
Abbiamo giocato con il mazzo base, mancano le carte leadership tranne una che permette di dare ordini a tutti i comandanti. Tornano alcune carte tattica di Ancients (first strike, counter attack) ne arrivano nuove tipo Bombard.
In sintesi il gioco mi è sembrato più prudente, l'analisi di posizioni e terreno preliminare ad ogni mossa.
Solo prime impressioni ed osservazioni, aspetto di giocare altri scenari.
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Sicuramente il Napoleonico è più complesso e stratificato rispetto ad Ancient. La presenza dell'artiglieria apre di fatto nuove possibilità e sicuramente in tal senso anche il terreno gioca un ruolo ancor più determinante.
Riguardo allo sbilanciamento di alcuni scenari considera sempre che, pur semplificato, si tratta comunque di un wargame storico. Le battaglie, nella realtà, non sono quasi mai bilanciate e il bello del wargame per me sta anche qui: ripercorrere un po' quelle che erano le reali situazioni rappresentate senza troppo badare a chi vince o chi perde. Almeno personalmente trovo molto più piacevole vivere così questa tipologia di giochi.
Lo "sbilanciamento" è spesso inevitabile al punto che in molti titoli vengono modificate le condizioni di vittoria così da bilanciare la partita almeno inerentemente a quelle. Tradotto in altre parole significa che i due giocatori hanno obbiettivi differenti e che la parte "storicamente più debole" spesso ha un obbiettivo minimo che è assimilabile al risultato effettivo storicamente conseguito.