Bawnjourno* a tutti i goblin! – *: cit. Inglorious Basterds.
Mi sono io rincretinito di brutto o nessuno ha ancora aperto un thread sulla nuova espansione di Wingspan, Oceania?
Se sì, lapidatemi. Altrimenti, chi di voi ha voglia di dire la sua? Perché io, personalmente, non sono in grado di fare altro che dare un giudizio estremamente approssimativo, avendo alle spalle soltanto 4 partite. Perciò, mi limiterò a scrivere di getto quelle che sono una via di mezzo tra delle impressioni mature e delle "prime" impressioni, nella speranza che qualcun altro, più sul pezzo, intervenga in mio – e nostro! – soccorso.
The good
Il modo in cui Oceania rivoluziona le plance mi è piaciuto particolarmente. Nella versione base del gioco il primo round risultava piuttosto anchilosato, poiché le carte uccello non erano facili da giocare, vuoi per via dell'eventualità non rara che mancasse il giusto cibo nella mangiatoia vuoi perché l'azione base della Foresta ti dava accesso ad un solo dado. D'altra parte, sul fine partita l'azione della Prateria diveniva un po' troppo (bannatemi) egg-splosiva!
Ora invece l'originaria azione 2 della Foresta è divenuta l'azione 1, e parimenti è accaduto per l'habitat marino (non ricordo il nome ufficiale), mentre l'azione 1 della Prateria è stata un po' nerfata. Ottima però la decisione di inserire anche la facoltà, in alcune azioni, di refreshare, a seconda dei casi, la mangiatoia o l'offerta di uccelli, pagando un costo. Allo stesso modo, lodevole è la gestione dell'evoluzione della plancia: adesso lo schema è identico per ognuno degli habitat. Ne discende che i giocatori entrano subito in partita, grazie al potenziamento della Foresta – e al nettare, ma poi ci arriviamo – mentre il delirio di uova è ormai un pericolo scongiurato. In più, ora abbiamo diverse opportunità in più di mitigare l'alea. Insomma, modifiche davvero encomiabili!
Altro elemento che ho apprezzato sono le abilità (gialle) di fine partita, anche se, similmente a (ma forse in misura minore di) quelle di fine round, sono tanto più remunerative quanto prima le otterrete, dacché richiedono una certa visione strategica per poterle sfruttare al meglio. Quel tocco di strategia in più, però, a me è garbato assai.
The bad?
Ora però veniamo al punto più controverso: l'introduzione di un nuovo tipo di cibo, il nettare, una risorsa decisamente sui generis. Anzitutto vale come "jolly", e ciò aiuta soprattutto la giocata degli uccelli, molto più semplici da schierare sulla propria voliera anche quando costosi. E poi, e forse è questa la scelta sciagurata, rileva ai fini dei punti di fine partita secondo una meccanica di maggioranza. Ora, è chiaro che se una risorsa può risultare remunerativa due volte, beh, Houston abbiamo un problema!
Intendiamoci: il nettare è un introduzione interessante. Qualcosa, però, va migliorata, perché rebus sic stantibus ne esce devastata tutta la sezione del gioco dedicata alla gestione risorse. Ad ogni reset della mangiatoia parte immediatamente una vera e propria corsa al nettare. Laddove concorrano con la nuova risorsa, le vecchie rimangono (quasi sempre!) una scelta sub-ottimale. Le bacche poi non ne parliamo: con la nuova versione di dadi, che non prevedono una faccia con le sole bacche, sono ottenibili unicamente assieme (cioè in alternativa) al nettare, rispetto al quale soccomberanno quasi sempre proprio perché la nuova risorsa non è solo un jolly, ma è anche un punticino in più per le maggioranze di fine partita. In nuce: pare che il motto di Oceania sia nettare über alles «e questo è male»! – cit. venditore di cianfrusaglie orrorifiche in una puntata Halloween dei Simpson.
Conclusioni... per ora!
Ecco, se da un lato l'introduzione di una risorsa jolly non mi ha dato gran che fastidio – anzi! – dall'altro il meccanismo delle maggioranze mi pare davvero un errore, e pure grossolano. O perlomeno a me è sembrato così. Su BGG sono fioccate le proposte di house rules, invero molto intelligenti e semplici da applicare. Ex plurimis e a mero titolo esemplificativo:
- interpretare a contrario la regola della maggioranza: chi ha giocato più nettari perde 5 pti, il secondo ne perde 2;
- sostituire uno dei nuovi dadi con uno del vecchio set, in modo da ridurre la quantità di nettare disponibile durante la partita;
- ogni nettare comporta, a fine partita, 1 punto in meno.
Non sono ancora riuscito a provare nessuna di queste regole caserecce, tutte apparentemente promettenti. D'altronde mi piacerebbe tanto che la Stegmeier si pronunciasse in proposito, perché se da un lato questa espansione ha apportato delle modifiche da paura, davvero ottime per l'impatto che hanno sul ritmo di gioco, dall'altro lato l'eccessiva remunerosità del nettare mi pare proprio una stonatura pesante. Almeno, così mi è parso in queste poche, ma divertentissime partite. Ecco, a scanso di equivoci (e qui chiudo): questo difetto impatta al limite l'equilibrio del gioco, ma il poter giocare uccelli a manetta è sicuramente gradevole dal punto di vista del divertimento. Per cui è ovvio che a molti potrebbe non dare così fastidio questa scelta di design.
Daje raga, dite la vostra che so' curioso
Mi sono io rincretinito di brutto o nessuno ha ancora aperto un thread sulla nuova espansione di Wingspan, Oceania?
Se sì, lapidatemi. Altrimenti, chi di voi ha voglia di dire la sua? Perché io, personalmente, non sono in grado di fare altro che dare un giudizio estremamente approssimativo, avendo alle spalle soltanto 4 partite. Perciò, mi limiterò a scrivere di getto quelle che sono una via di mezzo tra delle impressioni mature e delle "prime" impressioni, nella speranza che qualcun altro, più sul pezzo, intervenga in mio – e nostro! – soccorso.
The good
Il modo in cui Oceania rivoluziona le plance mi è piaciuto particolarmente. Nella versione base del gioco il primo round risultava piuttosto anchilosato, poiché le carte uccello non erano facili da giocare, vuoi per via dell'eventualità non rara che mancasse il giusto cibo nella mangiatoia vuoi perché l'azione base della Foresta ti dava accesso ad un solo dado. D'altra parte, sul fine partita l'azione della Prateria diveniva un po' troppo (bannatemi) egg-splosiva!
Ora invece l'originaria azione 2 della Foresta è divenuta l'azione 1, e parimenti è accaduto per l'habitat marino (non ricordo il nome ufficiale), mentre l'azione 1 della Prateria è stata un po' nerfata. Ottima però la decisione di inserire anche la facoltà, in alcune azioni, di refreshare, a seconda dei casi, la mangiatoia o l'offerta di uccelli, pagando un costo. Allo stesso modo, lodevole è la gestione dell'evoluzione della plancia: adesso lo schema è identico per ognuno degli habitat. Ne discende che i giocatori entrano subito in partita, grazie al potenziamento della Foresta – e al nettare, ma poi ci arriviamo – mentre il delirio di uova è ormai un pericolo scongiurato. In più, ora abbiamo diverse opportunità in più di mitigare l'alea. Insomma, modifiche davvero encomiabili!
Altro elemento che ho apprezzato sono le abilità (gialle) di fine partita, anche se, similmente a (ma forse in misura minore di) quelle di fine round, sono tanto più remunerative quanto prima le otterrete, dacché richiedono una certa visione strategica per poterle sfruttare al meglio. Quel tocco di strategia in più, però, a me è garbato assai.
The bad?
Ora però veniamo al punto più controverso: l'introduzione di un nuovo tipo di cibo, il nettare, una risorsa decisamente sui generis. Anzitutto vale come "jolly", e ciò aiuta soprattutto la giocata degli uccelli, molto più semplici da schierare sulla propria voliera anche quando costosi. E poi, e forse è questa la scelta sciagurata, rileva ai fini dei punti di fine partita secondo una meccanica di maggioranza. Ora, è chiaro che se una risorsa può risultare remunerativa due volte, beh, Houston abbiamo un problema!
Intendiamoci: il nettare è un introduzione interessante. Qualcosa, però, va migliorata, perché rebus sic stantibus ne esce devastata tutta la sezione del gioco dedicata alla gestione risorse. Ad ogni reset della mangiatoia parte immediatamente una vera e propria corsa al nettare. Laddove concorrano con la nuova risorsa, le vecchie rimangono (quasi sempre!) una scelta sub-ottimale. Le bacche poi non ne parliamo: con la nuova versione di dadi, che non prevedono una faccia con le sole bacche, sono ottenibili unicamente assieme (cioè in alternativa) al nettare, rispetto al quale soccomberanno quasi sempre proprio perché la nuova risorsa non è solo un jolly, ma è anche un punticino in più per le maggioranze di fine partita. In nuce: pare che il motto di Oceania sia nettare über alles «e questo è male»! – cit. venditore di cianfrusaglie orrorifiche in una puntata Halloween dei Simpson.
Conclusioni... per ora!
Ecco, se da un lato l'introduzione di una risorsa jolly non mi ha dato gran che fastidio – anzi! – dall'altro il meccanismo delle maggioranze mi pare davvero un errore, e pure grossolano. O perlomeno a me è sembrato così. Su BGG sono fioccate le proposte di house rules, invero molto intelligenti e semplici da applicare. Ex plurimis e a mero titolo esemplificativo:
- interpretare a contrario la regola della maggioranza: chi ha giocato più nettari perde 5 pti, il secondo ne perde 2;
- sostituire uno dei nuovi dadi con uno del vecchio set, in modo da ridurre la quantità di nettare disponibile durante la partita;
- ogni nettare comporta, a fine partita, 1 punto in meno.
Non sono ancora riuscito a provare nessuna di queste regole caserecce, tutte apparentemente promettenti. D'altronde mi piacerebbe tanto che la Stegmeier si pronunciasse in proposito, perché se da un lato questa espansione ha apportato delle modifiche da paura, davvero ottime per l'impatto che hanno sul ritmo di gioco, dall'altro lato l'eccessiva remunerosità del nettare mi pare proprio una stonatura pesante. Almeno, così mi è parso in queste poche, ma divertentissime partite. Ecco, a scanso di equivoci (e qui chiudo): questo difetto impatta al limite l'equilibrio del gioco, ma il poter giocare uccelli a manetta è sicuramente gradevole dal punto di vista del divertimento. Per cui è ovvio che a molti potrebbe non dare così fastidio questa scelta di design.
Daje raga, dite la vostra che so' curioso
