Bellissimo articolo, grazie per il lavoro che fate!
Parte 1: quel maledetto numero in alto a sinistra
Le recensioni sono solo di due tipi: con voto o senza voto.
Io che alle interrogazioni me la son sempre cavata bene, so una cosa per certo: con le parole, se sei bravo, puoi dire tutto e niente. Bastano un “mediamente”, un “abbastanza”, un “probabilmente”, per salvarti le chiappe. Gli avverbi sono il paracadute dei diplomatici.
I numeri invece non mentono. O almeno lo fanno raramente.
Quando scrivi una recensione hai davanti una di quelle due scelte: o dici cosa pensi del gioco, o dici cosa pensi del gioco e lo sintetizzi con un voto.
E il voto è un'arma a doppio taglio. Una moneta ha sempre due facce:
- è un'assunzione di responsabilità da parte del recensore. Sì, io posso anche aver detto un sacco di cose, averla imbellettata bene, aver fatto tanti giri di parole, ma alla fine la mia opinione è lì, in quel numero e quello non lo posso mascherare, edulcorare, nascondere.
- si rischia che leggano solo quello. Il voto salta all'occhio, è un giudizio freddo, impietoso, non argomentato, facilmente confrontabile. Tutto quello che hai scritto nella recensione, le tue argomentazioni, sono infinitamente più importanti di quel numero, perché è da loro che deriva, da loro è giustificato e motivato. Ma sono più faticose da leggere, da comprendere, anche da controbattere. Peggio ancora, la lettura del voto potrebbe condizionare chi legge: se d'accordo, facendogli saltare o sottovalutare i difetti evidenziati; se avverso, facendogli trovare il pelo nell'uovo, indisponendolo verso qualsiasi argomentazione.
Ho parlato sommariamente con due grandi recensori italiani di questa cosa. Uno preferisce non metterlo, lasciando che lo si deduca dalla recensione, perché un bravo recensore deve far trasparire il suo giudizio da quello che scrive, senza bisogno di numeri. Per l'altro è assolutamente essenziale, proprio per la sua schiettezza e incamuffabilità.
Io sono più in linea col secondo, facendo una postilla: per me il recensore deve prendersi la responsabilità di mettere un voto numerico; il lettore dovrebbe prendersi quella di leggere la recensione, tutta e senza condizionamenti o pregiudizi di sorta e se c'è qualcosa da contestare, farlo sulle argomentazioni, non sui numeri.
Parte 2: 7 non è un brutto voto
e soprattutto non è un insulto a vostra madre
Questa seconda parte non era compresa nell'articolo originale, scritto qualche mese fa. Però mi sento di inserirla, anche alla luce delle ultime recensioni pubblicate. Partiamo dal titolo: 7 non è un brutto voto, per lo meno per come lo intende questo recensore. In una scala che va da 1 a 10, un voto medio è 6. A fare i pignoli sarebbe 5,5, ma si sa che a scuola il 6 è quello che demarca la sufficienza dall'insufficienza, che fa promuovere a giugno; e quindi siamo buoni e approssimiamo per eccesso.
Ora, per me, considerata la quantità di giochi che escono ogni anno e considerata la qualità media, un gioco senza infamia e senza lode, merita un 6. Parlo di un gioco senza macroscopici difetti evidenti e senza particolari pregi evidenti. Ovvero, magari ha pregi e difetti, ma si compensano a vicenda, senza che nessuno prevalga sull'altro, senza che spicchino dalla media. Perché 6? perché come dicevo per un gioco del genere, in una scala che va da 1 a 10, 6 è la norma. Non è 8 la norma, a meno che la vostra personale scala non vada da 0 a 16 (o da 6 a 10, come preferite). Oppure potrebbe usare la stessa scala numerica, ma con parametri totalmente differenti, come ad esempio quelli basati sulla "voglia di rigiocare un gioco" di Board Geme Geek: se io dovessi utilizzarla fioccherebbero i 3 e 4, altro che 7. Se per qualcuno un gioco "normale", solo perché pubblicato e quindi poi non così brutto, dovrebbe avere almeno un 8, significa che la sua personale taratura di questa scala parte da molto più in alto, anche se la scala è la stessa come estremi. Questione di taratura quindi, ma a me sembra più corretto e logico far corrispondere la media nel giudizio alla media della scala che si utilizza, non più in alto.
Quindi, prima di inveire contro un recensore perché ha dato 7 al vostro gioco preferito, in cui magari avete speso tanti soldi e scoccia non vederlo premiato con un 9 secco, fate due cose: 1) leggete la recensione (come detto nella prima parte); 2) chiedete al recensore se per lui 7 è un voto così brutto come sembra a voi. Magari scoprirete di no. E magari scoprirete che non ce l'ha nemmeno con vostra madre.