Questi tipi di giochi mi fregano sempre :-)
una prova, se riuscirò, non me la farò mancare. Devo dire che le meccaniche mi lasciano alquanto scettico.
Un deck-building di combattimento sulla scia di Magic, in cui antiche divinità si affrontano per il predominio.
I cloni di Magic sono ormai innumerevoli e questo non fa eccezione, presentendo qualche piccola novità, ma senza spremersi troppo. Per 2-4 giocatori, la durata oscilla tra i 30 e i 90 minuti, rivolto a giocatori abituali.La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole ed in nessun modo ha valore di recensione
Si sceglie una propria divinità, che ha un'abilità permanente ed una monouso. Ogni divinità dà anche accesso ad un particolare tipo di carte con cui assemblare il proprio mazzo da 50.
I giocatori hanno un mazzo di Pesca che rappresenta anche i loro Punti Vita: una volta esaurito, la partita è persa. Man mano che le carte vengono giocate, vanno negli Scarti (alcuni effetti permettono di recuperarle e riportarle nella Pesca). Altri effetti di gioco, invece, tra cui gli attacchi per primi, le eliminano completamente dalla partita.
Premetto di non essere un patito dei deck-building prepartita, alla Magic per intenderci. Questo Twilght of the Gods non mi ha fatto cambiare idea, alla lettura delle regole e l'unico motivo per cui sono andato a leggerlo è stata l'omonimia con una canzone dei Bathory.
A ben guardare qualche spunto originale hanno tentato di metterlo. In particolare la fase di costruzione del mazzo Aspect, che poi si trasforma in risorse, prevede un “furto” più o meno volontario dal mazzo nemico, sottraendo a lui carte o comunque scambiando con le proprie. Non so bene quanto questo possa incidere sulla propria strategia ed influenzare la partita: diciamo che, sebbene sia la “novità” del gioco, non è una cosa che a pelle mi entusiasmi molto.
Alcuni passaggi delle sequenza di turno mi sono parsi un po' macchinosi.
Sicuramente il gioco è dedicato agli assidui e solo un veterano di Magic e simili potrà valutarlo al meglio, dopo averlo provato. Il sistema di combattimento d'altro canto è molto semplice e diretto e le 4 fazioni paiono – sulla carta – ben differenziate e con stili particolari.
Un patito di questi giochi potrebbe secondo me dargli una chance, considerato anche il fatto che la scatola base ha tutto l'occorrente per giocare in quattro, con tutti i differenti stili e mazzi base precostituiti.
Questi tipi di giochi mi fregano sempre :-)
una prova, se riuscirò, non me la farò mancare. Devo dire che le meccaniche mi lasciano alquanto scettico.
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