Sono passati pochi giorni dalla grande vittoria ribelle nella battaglia di Nal Hutta e l'Impero di danilius in gran segreto ha costruito una seconda morte nera e dispiegato una nuova forza (dislocata con regole sbagliate, ma questa è colpa dei ribelli) per la galassia.
I ribelli si sono spostati poco da Rodia, stabilendo una nuova base a Bothawui; stavolta hanno deciso di osare di più, conquistando fedeltà in tutti i sistemi popolati della regione di Kashyyyk e in tre su quattro di quella dello stesso Nal Hutta e macinando dunque reputazione, inesorabili. Leia inizialmente scorrazza con R2-D2, mentre Mon Mothma fa a lungo coppia fissa con C-3PO.
Dodonna, da gran stratega, rivolta il mazzo degli obiettivi come fosse un monoblù di Magic: The Gathering; ma l'Impero non sta a guardare: approfitta di una base ribelle fin troppo affollata per mandare sonde nello spazio sguarnito, dà un'occhiata agli stessi obiettivi ribelli, cattura ogni leader nemico che vede muoversi, come quando la liberazione di Leia per mano di Chewbacca con il Millennium Falcon finisce con la contro-cattura dello stesso wookie; ma i ribelli sono sempre abili a sfruttare l'iniziativa per liberare i prigionieri. Sperano anzi che l'imperatore decida di rapire il vecchio Ben, così che possa suicidarsi eroicamente e far guadagnare preziosa reputazione, al costo di lasciare i suoi in sei contro otto (del resto non è colpa sua se il mazzo azioni ribelli ha carte così belle per il colosso peloso). Non succederà.
(Nel frattempo, in mancanza del fratello, Leia fa una visita a Yoda; non servirà, ma un jedi è sempre meglio averlo, insomma.)
I ribelli allora piazzano un subdolo segnalino a Ryloth per convertire carte obiettivo in punti reputazione e, con abili mosse preparatorie, schierano le truppe della base nel sistema, attirando il nemico per quella che è – parafrasando qualcun altro – la "grande battaglia del nostro tempo".
Che la base non fosse lì in fondo l'impero lo sa, quello che non sa è che è nell'unico sistema che non può raggiungere entro due turni; dunque, quando attacca con Krennic, lo fa più per l'opportunità di infliggere un colpo durissimo al morale della feccia ribelle.
Prima ancora di iniziare lo scontro l'incrociatore di Mon-Calamari viene distrutto per un sanguinosissimo barbatrucco. Per i ribelli si mette subito male. Il primo round di battaglia navale è un massacro, con cinque dei sei caccia ribelli che vengono distrutti, mentre il sesto riesce a riparare il danno. Cinque su sei, esatto: uno sopravvive e, con un piccolo colpo di fortuna, distrugge la Morte Nera. I ribelli sono a un punto dalla vittoria.
L'idea è ripescare la carta obiettivo di Nal Hutta dal mazzo e riutilizzarla al termine della stessa fase azioni; ma un disperato intervento di Boba Fett coi suoi due dadi occhio nega la gioia al vecchio Ben.
Si va all'ultimo turno, con la morsa imperiale attorno a Bothawui sempre più opprimente, ma il sistema è fuori portata per questo turno, perché i mezzi di trasporto hanno avuto un intoppo di produzione e insomma: altroconsumo li ha obbligati a uscire nel turno successivo, troppo tardi. I ribelli però non vogliono finire così, per lo scadere del tempo; allora Jan Dodonna vede un TIE e un trasporto imperiale isolati e prende le uniche navi rimaste e dallo spazio pressoché pacifico di Toydaria le sposta verso quello di Kashyyyk, sistema per una volta contento di arrivare alla fine della partita.
Lo scontro è rapido: le due navi imperiali esplodono e, guardacaso, la somma delle loro difese è tre – perché sarà anche vero che sulla carta obiettivo Ackbar (nel frattempo entrato negli ultimi minuti, come Eriksen all'Inter) vede crollare un super Star-Destroyer; ma, insomma, tutto fa brodo, no?
Fuochi d'artificio.
Chewbacca smonta e rimonta C-3PO per la gioia.
Il generale Madine esulta, felice anche solo di essere stato tirato in causa.
Leia abbraccia fortissimo il vecchio Dodonna, che riscopre certi istinti che credeva ormai sopiti.
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NdR: a distanza di alcuni giorni un'ulteriore sfida, curiosi di sapere chi ha vinto?
